Un aspetto dei cani che incuriosce molto è l’apparente contrasto tra logica e esperienza.
La logica fa pensare che i cani non possano sapere l’ora, l’esperienza dice il contrario. Quante storie ci sono di cani che svegliano i proprietari sempre alla stessa ora, oppure arrivano a chiedere la pappa quando è ora di mangiare, oppure che arrivano con il guinzaglio quando è quasi l’ora di uscire, etc. etc.
Come si spiega?
La realtà è che i cani hanno il senso del tempo.
Non sanno l’ora, ma hanno il senso del passare del tempo.
Secondo gli studiosi i cani sanno se è passato poco o tanto tempo da quando è successo qualcosa e in più, visto che associano situazioni ed elementi – elementi di cui gli umani sono spesso inconsapevoli – ‘sanno’ che qualcosa sta per accadere. Questo vale particolarmente per i cani che hanno una vita in cui gli eventi sono scadenzati in modo regolare.
Ci spieghiamo meglio.
I cani si rendono conto della quantità di tempo che è passato sulla base del variare dei fenomeni esterni che percepiscono – la luce del giorno, i rumori della città o delle abitazioni vicine, i rintocchi delle campane e così via.
Si rendono conto di quanto tempo che è passato anche in base a fenomeni interni come l’aumentato senso di fame, il bisogno di fare la pipì, la noia, etc.
L’associazione tra eventi che si ripetono regolarmente e i ritmi cicardiani fa sì che i cani riescano anche ad anticipare l’arrivo di eventi.
Ad esempio: sono le 6:30, dall’esterno entra una luce di un certo tipo, l’umano si alza, accende la luce nel corridoio, si veste, e imbraga il peloso. E’ l’ora della prima uscita della giornata. Dopo un po’ di volte che la routine è ripetuta, il cane quando vede quella luce, oppure vede l’umano che si alza e fa certe cose, pur non sapendo che ore sono, sa che è l’ora in cui si va al parco.
E’ importante qui ricordare qui che i cani percepiscono elementi e fenomeni – suoni, odori, rumori, luci, emozioni, onde magnetiche – di cui gli umani non si rendono nemmeno conto e associano l’accadere di determinate cose – la pappa, l’uscita, il ritorno degli umani – a quegli elementi e a quei fenomeni e percependo elementi e fenomeni anticipano l’accadere delle situazioni a cui quegli elementi e quei fenomeni sono associati.
In una recentissima ricerca, l’esperta cinofila americana Alexandra Horowitz aggiunge un’altro elemento alla comprensione del senso del tempo da parte dei cani e spiega che i cani ‘odorano il tempo‘.
Considerato che l’olfatto dei cani è un prodigio sensoriale, non è così sorprendente che i pelosi associno odori e cambiamenti negli odori a determinati eventi e quindi, di fatto, al tempo che è passato e quindi anche a cosa sta per succedere.
Si ritiene sappiano anche che un odore forte vuol dire nuovo (= meno tempo) mentre un odore più debole vuol dire più vecchio (= più tempo).
Un esempio dovrebbe chiarire la questione: quando si esce di casa si lascia – almeno per il sensibilissimo naso dei cani – un odore, che con il passare del tempo si affievolisce.
Nella sua vita il cane potrebbe aver imparato che l’odore forte vuol dire che l’umano è uscito da poco (e quindi, poco tempo che sono da solo) e che l’odore debole vuol dire tanto tempo che l’umano è uscito (e quindi, tanto tempo che sono da solo) e l’umano che è uscito da tanto vuol dire, se tutto va come dovrebbe, umano che sta per tornare a casa e, quindi, eccitazione, emozione, attesa di fronte alla porta, e tutti quei comportamenti incredibili che ci lasciano sempre senza parole.
Come si può dedurre da quanto scritto sopra, una implicazione importantissima del fatto che i cani hanno il senso del tempo è che si rendono conto di quanto tempo rimangono da soli e visto che per loro stare da soli non è normale, si conferma quanto sia fondamentale gestire correttamente il loro rimanere da soli a casa.