Noi viviamo a Milano da un po’ di anni ormai e un aspetto della città che ci piace molto è come complessivamente i cani siano amati dai cittadini. In confronto all’altra esperienza diretta che abbiamo che è quella di Roma la differenza è abissale. A Milano i cani fanno parte della vita della città e sono in generale ben visti e per chi ha il cane è molto molto bello.
Un caso esemplare è la scena a cui ho assistito ieri al parco: una cucciolona di Australian Shepherd sciolta stava giocando quando sulla strada vicino è passato un signore che faceva jogging, lei ha mollato quello che stava facendo e abbaiando come un forsennata prima lo ha inseguito e poi ha iniziato a saltargli addosso. Le signore che erano con lei si sono girate a guardarla e non hanno detto nulla – non un no, non un richiamo, niente, l’hanno lasciata fare.
Di fronte ad una cosa del genere, se il runner avesse protestato o anche si fosse arrabbiato, qualcuno avrebbe potuto contestarlo? No. (In questo caso la persona, a mio parere fin troppo tollerante della maleducazione altrui, ha proseguito per la sua strada senza dire niente).
Episodi sgradevoli nei confronti dei cani e dei loro proprietari spesso sono ingiustificati – dovuti solo a odio becero nei confronti dei cani – l’episodio di ieri mi ha fatto realizzare che a volte però i proprietari hanno le loro responsabilità.
Ecco 4 cose che fanno i proprietari che alimentano l’ostilità contro i cani (sono numerate solo per una questione di ordine)
#1. Non raccogliere
Lo schifo di camminare su marciapiedi, prati, aiuole da cui emana la puzza derivante dalle produzioni canine non raccolte spiega e, arrivo a dire, giustifica, quelli che al solo sentire parlare di cani si arrabbiano. Cosa hanno in testa quelli che non raccolgono??? Si meriterebbero di tutto, dalle umiliazioni pubbliche alle multe con tutto quello che c’è in mezzo. Sono schifosi, incivili, ingiustificabili, e anche un pericolo per la salute pubblica, in primis canina, perchè i depositi lasciati così sono una fonte infinita di parassiti e virus. A Milano c’è chi sostiene che a non raccogliere siano le colf che escono svogliate con il cane. Non è vero, a non raccogliere sono in primis gli italiani, sia uomini sia donne e di tutte le età, dal ragazzino alla signora anziana.
#2. Usare gli spazi pubblici come se fossero un giardino privato
Ci sono alcuni proprietari di cane che arrivati in una piazza o uno spiazzo verde lasciano libera la creatura, a volte tirano anche fuori la palla e iniziano a giocare con palla e cane che sfrecciano a tutta velocità tra passanti e astanti e chissene frega che passino signore con il bastone, signori spinti in sedia a rotelle, passeggini, bambini che si reggono a mala pena sulle gambe, perchè il cane ‘è bravissimo e buonissimo’. Sarà anche, ma un cane che insegue una palla (= una preda) non si ferma di fronte a niente e nell’impeto di passione e divertimento può abbattere chiunque. E’ colpa del cane se inseguendo la palla tocca la vecchietta che cade e si rompe il femore? Certo che no. E’ del proprietario irresponsabile e irrispettoso.
#3. Non controllare il proprio cane
Cani che si avvicinano e odorano gente stesa per terra a prendere il sole; cani che rubano panini a persone che mangiano seduta sulle panchine; cani che vanno a fare amicizia con bambini che camminano nel parco; cani che si rincorrono tra decine di persone sedute sui prati; cani che si avvicinano e musano le persone che passano; cani che abbaiano contro e saltano sui passanti; cani che cercano di salire sui tavoli nei ristoranti, etc. etc. etc. etc. I casi sono infiniti, il denominatore comune: cani lasciati a loro stessi e senza freni ma non tutti gli umani, legittimamente, apprezzano la vicinanza ravvicinata dei quadrupedi (cosa che vale anche per gli umani, non tutti necessariamente apprezzano la vicinanza ravvicinata di altri umani). E’ responsabilità dei proprietari rispettare gli altri e assicurarsi che il cane non invada gli spazi altrui.
#4. Lasciarli depositare ovunque
Lasciare che il cane depositi sulle automobili, sui motorini, sui portoni, sulle copertine dei motorini, etc. etc. è gratuito e anche una mancanza di rispetto.