Home Vita con il Cane Sono meglio i cani maschi o le femmine?

Sono meglio i cani maschi o le femmine?

La decisione di accogliere un cane nella propria vita è di quelle epocali.

La creatura è un essere vivente che appartiene ad un’altra specie, ha il suo carattere e la sua personalità, ha caratteristiche genetiche ed esperienze di vita che ne influenzano il modo di essere e la visione del mondo e quindi i comportamenti, è ricca di sentimenti (amore, paura, insicurezza, sensibilità, gelosia, etc.) e ha esigenze sue proprie che vanno riconosciute (e non è necessariamente facile), rispettate e soddisfatte (e può essere molto impegnativo).

Chi decide di accogliere un cane nella sua vita deve quindi essere consapevole di due fatti fondamentali: sta decidendo di condividere la sua vita con un animale e quell’animale che a volte sembra un peluche e che spesso si tende a considerare come un giocattolo è in realtà molto complesso e tanto può essere fonte di immensa gioia, tanto può essere origine di problemi anche molto seri.

Si ribadisce quindi ancora una volta quanto sia fondamentale scegliere il cane giusto.

Tutto deve iniziare con una analisi di coscienza franca e brutale mirata a stabilire se ci sono le condizioni per accogliere un cane nella propria vita. Se la risposta è positiva si passa al secondo step, l’analisi altrettanto franca di sè stessi e del proprio stile di vita e poi dei cani che hanno caratteristiche compatibili con il mondo in cui dovranno essere inseriti, valutandone aspetti genetici (caratteristiche di razza), storia personale, carattere e personalità. Fatto questo si va a incontrare (possibilmente accompagnati da un educatore cinofilo) le creature pelose per conoscerle e infine si sceglie (delle domande che si deve porre chi pensa di voler prendere un cane, abbiamo parlato qui.)

Abbiamo parlato delle condizioni e dello stile di vita dei futuri proprietari, delle caratteristiche genetiche, della storia, e delle caratteristiche individuali della creatura come criteri da valutare quando si pensa di prendere un cane.

E il sesso del cane quanto conta? Ci sono differenze tra cani maschi e cani femmine? Se sì, quali? Le risposte sono diverse da come ci si potrebbe aspettare.

Oban ne ha parlato con la sua maestra, la super Cinzia Stefanini, rieducatrice cinofila, Master etologa, specialista della Rieducazione Comportamentale APNEC e practitioner TTouch.

Cara Cinzia, grazie mille! Inizio subito con le domande.

O (Oban): Il sesso del cane è un elemento importante da prendere in considerazione quando si sceglie un cane?
C (Cinzia Stefanini): Grazie a te, Obanino. Certo è uno degli elementi importanti da considerare

O: In una scala da 1 a 10 (dove 1 è poco e 10 è molto), quanto è importante il sesso del cane nella scelta della creatura?
C: Io direi una giusta via di mezzo, è importante 5/6

O: Senza considerare il fattore estetico, ci sono differenze tra i cani maschi e i cani femmine?
C: Certo, nel carattere e nello sviluppo del carattere. Spesso, ma non sempre, le femmine sono più docili e meno competitive dei maschi. Un aspetto abbastanza tipico dei maschi è manifestare un tipo di litigiosità più esibita che in città può essere fastidiosa, ma nella mia esperienza non si può dire in termini assoluti che i maschi sono più difficili delle femmine. Magari all’apparenza ma non necessariamente nella sostanza. Un po’ come per gli umani, si può dire che i maschi sono più difficili delle femmine? Io risponderei che dipende dal singolo individuo e dalla predisposizione di chi ha a che fare con lui/lei. Mi spiego meglio con un esempio: una ragazza calma e tranquilla a casa che esce tutte le sere fino a notte fonda per qualcuno può essere più semplice mentre per qualcun altro può essere più complicata di un maschio scatenato tutto il giorno ma che finita l’attività fisica esaurisce le pile e dorme fino alla mattina dopo. Per i cani il discorso è simile.

O: E’ vero che le femmine sono più dolci?
C: Le femmine sono tendenzialmente più dolci e più facilmente gestibili, ma questo non vuol dire che basti scegliere una femmina per avere garanzie. Le femmine vanno educate tanto quanto i maschi.

O: Nella tua esperienza ci sono comportamenti tipici delle femmine?
C: Escludendo quello che dicevamo prima, che spesso le femmine sono più docili e meno competitive, direi che una caratteristica delle femmine è il nervosismo, particolarmente prima e durante il periodo dell’estro o durante la pseudo gravidanza. In questi periodi le femmine possono anche avere problemi fisici, ad esempio sporadici episodi di minzione inappropriata.

O: Nella tua esperienza ci sono comportamenti tipici dei maschi?
C: Posto come dicevo prima che spesso i maschi sono un po’ meno docili e più competitivi delle femmine, comunemente un aspetto che li differenzia dalle femmine è il periodo adolescenziale (che differisce da razza a razza, ed è molto influenzato dalla taglia del cane, con i cani di taglia grande che sono un po’ più lenti nella maturazione) in cui i maschi tendono a sviluppare comportamenti competitivi ed antagonisti nei confronti degli altri maschi e un po’ “ossessivi” nei confronti delle femmine.

O: Secondo te si può dire che i maschi sono più difficili delle femmine?
C: Non lo direi. E’ una idea molto diffusa ma la realtà è un po’ diversa. Pensa che addirittura in alcune razze i maschi sono per certi aspetti più semplici da gestire delle femmine. Non solo, si possono e anche agevolmente correggere i comportanti derivanti dall’essere maschio del cane (la competitività e l’antagonismo). L’importante è prenderli in tempo. Un proprietario che si trova di fronte ai primi scontri con altri cani, deve innanzitutto comprendere di che natura è l’aggressione, e poi aiutare il proprio cane a migliorare l’approccio agli altri cani, facendo curve e aumentando le distanze, favorire la socialità con cani tranquilli, socialmente competenti e non minacciosi. Tutto ciò fatto in età adolescenziale può risolvere i problemi di antagonismo. Se trascurati o puniti, questi atteggiamenti si sedimentano e tendono a peggiorare. Preciso che non si tratta di cambiare il cane ma correggere suoi comportamenti che sono naturali ma antisociali (e che in natura sarebbero molto penalizzanti, alcuni cani non sopravviverebbero).

O: E’ vero che le femmine sono generalmente meno litigiose ma quando litigano i loro scontri sono molto più violenti e con maggiori probabalità di farsi male?
C: Assolutamente sì. Nei maschi le manifestazioni di comportamento aggressive sono molto spesso spettacolo. I cani hanno quelle che si chiamano forme di aggressività esibita e tendono a manifestare il comportamento antagonista con atteggiamenti plateali ringhi, mostrano i denti, tirano su il pelo, fanno esibizioni “muscolari” – che tendono a mantenere il conflitto limitato e hanno la finalità di evitare ferite e danni fisici. Avendo i maschi più motivi di conflitto i loro litigi sono, seppur plateali, tendenzialmente meno seri. Le femmine invece quando litigano generalmente fanno sul serio e spesso l’esito è negativo proprio perchè aggrediscono per ferire l’altro cane.

O: Secondo te, sempre escludendo le considerazioni estetiche, ci sono situazioni in cui è suggeribile scegliere un maschio o una femmina?
C: Se in casa c’è già un cane femmina, è suggeribile scegliere un maschio; mentre per chi è alla prima esperienza di cane, di solito preferisco suggerire una femmina ma non è un grosso problema se la famiglia preferisce un maschio.

O: Due maschi possono convivere bene insieme?
C: Dipende da alcuni fattori: la razza, alcune razze da caccia – ad esempio i pointer – spesso convivono serenamente anche se sono dello stesso sesso; dall’età dei due cani – a volte età diverse favoriscono la convivenza, due cani giovani della stessa età sono più competitivi di un maschio già maturo e un cucciolo; dalle rispettive esperienze pregresse – se sono stati ben socializzati oppure se già vivevano con un cane dello stesso sesso; dalla situazione ambientale e dal nucleo familiare – un ambiente grande che permette di avere più spazi da dedicare ai cani e una famiglia attiva che tiene impegnati i cani in attività appaganti e costruttive.

O: Nella tua esperienza i cani rispondono diversamente agli uomini e alle donne?
C: A volte sì, soprattutto in base al tipo di socializzazione che hanno ricevuto da cuccioli e dalle esperienze di vita.

O: Nella tua esperienza, per un uomo è meglio prendere un cane femmina o un maschio e per una donna, è meglio prendere un cane femmina o un maschio?
C: Secondo me non fa differenza. Quello che conta è la scelta del cane giusto e la sua successiva educazione.

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Oban

Collie blue merle dalla coda corta, un po' timido e riservato ma molto tenero, va matto per la pallina, le ragazze e le brioche alla crema. E' tra i fondatori di Dogdeliver. Blogger per passione racconta agli umani il mondo come lo vedono i cani.

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