Home Il Benessere dei Cani A quale età si può portare un cucciolo a casa?

A quale età si può portare un cucciolo a casa?

Dopo l’analisi necessaria per stabilire se si è pronti ad accogliere un cane nella propria vita, dopo l’individuazione del cane giusto, arriva il primo momento della vita insieme: l’arrivo a casa.

Si pone quindi necessaria la domanda qual è l’età giusta in cui il cucciolo può essere separato dalla mamma e dai fratellini ed è pronto ad iniziare la nuova vita con quella che sarà la sua famiglia umana?

Ci sono due elementi cruciali da tenere in considerazione: da un lato, il ruolo fondamentale della mamma e dei fratellini per la prima educazione del piccolo e dall’altro, lo spazio temporale in cui i cuccioli sono estremamente aperti ad accettare positivamente nuove esperienze e gli esseri animati che incontrano.

Portare via troppo presto un cucciolo dalla mamma e dai fratellini aumenta esponenzialmente il rischio che crescendo il cane abbia problemi di personalità e presenti problemi comportamentali anche molto seri. Tra questi:

  • Reattività eccessiva
  • Paurosità
  • Possessività eccessiva
  • Ansia
  • Aggressività
  • Problemi cognitivi e di apprendimento

La parola chiave è ‘socializzazione’.

Vediamo più in dettaglio.

Dalla mamma e dai fratellini i cuccioli imparano tantissime cose super importanti che è molto difficile che riescano ad imparare da altri:

#1. Imparano la disciplina: la mamma punisce i piccoli marrani e insegna loro che esistono regole che devono essere rispettate. I piccoli imparano che esistono il giusto e lo sbagliato, che le azioni hanno conseguenze e che i cattivi comportamenti sono puniti (quanto hanno gli umani da imparare dai cani anche da questo punto di vista!).

I cuccioli che non vivono questa esperienza educativa, crescendo molto facilmente non accettano l’autorità e sono più restii ad imparare. Il risultato è cani meno controllati e controllabili, problemi comportamentali e di relazione con gli altri cani e con gli umani.

#2. L’inibizione del morso: lo abbiamo visto in altre occasioni, per i cani mordere non è normale. I cani imparano a non mordere sin da piccolissimi. Interagendo con la mamma e con i fratellini imparano quanto è doloroso essere morsi e imparano che mordere fa male; non solo imparano anche che mordere ha le sue conseguenze negative (ad esempio se giocando mordono un fratellino e il gioco smette oppure se mordono la mamma e la mamma si arrabbia) e imparano a limitare il morso.

Un cucciolo che è portato via troppo presto dalla sua cucciolata diventerà un cane che non sa inibire il morso e che non sa che il morso è un comportamento negativo, è quindi un cane molto problematico.

#3. Imparano cosa vuol dire essere un cane: Interagendo con la mamma e i fratellini, i cuccioli imparano a relazionarsi e a comunicare con gli altri cani. Imparano il significato della gerarchia, imparano il linguaggio del corpo (la postura), la vocalizzazione (abbaiare, ringhiare, etc.), mimano la caccia, la guardia, imparano ad inseguire, a giocare in modo corretto e sicuro. Insomma, imparano cosa vuol dire essere essere cani e cani che conoscono e rispettano le regole di comportamento del mondo canino.

Un cucciolo portato via troppo presto dalla mamma e dai fratellini e che non ha vissuto questa esperienza da adulto facilmente ha paura degli altri cani, non sa interagire con loro, non li apprezza (con tutto quello che significa in termini di manifestazioni comportamentali problematiche).

#4. Imparano ad accettare di essere toccati: interagendo con la mamma e con i fratellini con cui c’à tanta fisicità, i cuccioli imparano che il contatto fisico è normale, fa parte della vita. Alcuni cani adorano essere toccati, altri non lo amano per niente ma, indipendentemente dal gusto individuale, i cuccioli socializzati correttamente accettano di essere toccati.

Un cucciolo portato via troppo presto dalla mamma e dai fratellini, che non ha modo di imparare la normalità del contatto fisico, crescendo diventerà facilmente un cane che ad ogni tentativo di contatto, anche quelli necessari del veterinario, reagirà malamente (con aggressività) ed è ovviamente un problema.

Detto questo, esiste un periodo di tempo limitato di circa 5 settimane (che va circa dalla 7a settimana alla 12esima settimana di età dei piccoli), in cui i cuccioli sono molto disponibili ad accettare positivamente tutto ciò con cui entrano in contatto (umani, posti, altri animali, etc.) per cui è molto importante che in questo periodo facciano quante più esperienze (positive) possibili e la famiglia e l’ambiente in cui vivono sono ovviamente i primi a cui è bene che si avvicinino con disponibilità.

Arriviamo quindi al punto cruciale:

E’ evidente che separare troppo presto un piccolo dalla mamma e dai fratellini provoca danni al cane e causa problemi comportamentali. Allo stesso tempo, più tardi si separa il piccolo dalla sua famiglia d’origine, più si riduce la finestra di tempo in cui ha disponibilità e malleabilità nei confronti del nuovo.  

Visto questo, qual è l’età giusta in cui i piccoli possono lasciare più o meno serenamente la famiglia di origine ed entrare nella nuova vita?

Gli studiosi indicano che l’età migliore in cui i cuccioli possono essere separati dalla mamma e dai fratellini per essere portati nella nuova famiglia è 8 settimane.

Portarli via prima delle 8 settimane vuol dire fare loro un danno e vuol dire anche mettere a rischio la relazione umano-canina. Tra le tante cose, la mancanza di una corretta socializzazione è uno dei motivi per cui bisogna fare estrema attenzione alle adozioni del cuore.

E un cane più grande? Abbiamo visto che i cani riescono ad amare e ad affezionarsi a nuovi umani anche dopo aver sofferto il trauma dell’abbandono.

L’età del cane non è quindi un impedimento allo sviluppo di una relazione forte e serena con la creatura a quattrozampe, anzi, sotto certi aspetti i cani adulti sono molto meglio dei cuccioli perchè sono già formati, sono più stabili e consapevoli di loro sè stessi. La precondizione necessaria perchè un cane sia equilibrato è che sia stato adeguatamente e correttamente socializzato da piccolo perchè un cucciolo non adeguatamente nè correttamente socializzato diventa un adulto (molto) problematico.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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