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Il senso dell’umorismo dei cani

Scriviamo continuamente che i cani sono creature straordinarie. Tra le tante doti che hanno ce n’è una che non viene spontaneo immaginare ma se ci si pensa ha il suo perchè: i cani hanno senso dell’umorismo!

Coccoli, empatici, intelligenti, fedeli, lavoratori, e anche spiritosi! Chi meglio di loro? Pochi….

Come tra gli umani, anche tra i cani ci sono i super simpaticoni – amano giocare e spesso fanno scherzi agli amici, sia cani sia umani – e quelli che lo humor non sanno cosa è.

Visto che il senso dell’umorismo canino non è proprio così ovvio vediamo da cosa si riconosce.

Stanley Coren spiega che i cani mantengono uno spirito più o meno giocherellone tutta la vita e sostanzialmente non hanno inibizioni per cui si lasciano andare al gioco, a differenza degli umani che si fanno mille fisime.

Racconta poi che il primo a parlare dell’umorisimo dei cani è stato niente meno che Charles Darwin che indicava come classico esempio di senso dell’umorismo dei cani una situazione a cui tanti di noi proprietari assistiamo regolarmente (probabilmente senza renderci conto di cosa sia in realtà): il cane ha qualcosa in bocca (ad esempio un legno o un gioco) e quando un altro cane o un umano si avvicina fa finta di lasciarlo ma all’ultimo secondo lo riprende e poi tutto orgoglioso si allontana pronto a ripetere la scena. Un chiaro segno che si sta divertendo un mondo 🙂

Ogni cane ha il suo carattere e la sua personalità, e ognuno di loro è più o meno spiritoso e ognuno di loro ha i suoi gusti in fatto di gioco e divertimento per cui gli esempi di humor canino sarebbero tanti quanti i cani che esistono al mondo.

Per comodità riportiamo tre che racconta Coren, protagonista il suo cane Flint, molto giocherellone e scherzoso e che aveva tra le sue vittime preferite la moglie di Coren, che è invece molto seria e amante della quiete.

Flint (il cane) si metteva ad abbaiare alla porta, la padrona gli diceva di stare zitto e lui si azzittiva subito per poi correre qualche secondo dopo ad abbaiare alla finestra;

Quando veniva trovato sul letto gli veniva detto di scendere, scendeva e poco dopo si faceva trovare spaparanzato sul divano.

Memorabile la volta in cui la signora Coren aveva ospiti e Flint andava da ognuno alla ricerca di carezze e cibo fino a che la padrona non gli ha detto di smettere di disturbare e lo ha invitato ad andare a fare qualcosa di interessante da un’altra parte. Il cane è uscito dalla stanza e dopo qualche minuto è riapparso tutto tronfio con una cosa in bocca. Una sottoveste che aveva rubato da un cassetto! E di fronte al pubblico degli ospiti (in delirio di risate mentre la padrona era atterrita), ha iniziato a lanciarla per aria, a riprenderla e a strapparla da tutti i lati.

Si stava divertendo tantissimo!

Un’altra cosa poco nota è che non solo i cani hanno senso dell’umorismo, ma ridono anche! Il primo a dirlo è stato il premio Nobel Konrad Lorenz mentre relativamente recente è la scoperta che sembra che ridono e si divertono per ciò che solitamente fa divertire i bambini!

Come si può immaginare un cane molto spiritoso non è per tutti e nonostante non ci siano garanzie (ovviamente, per il solito discorso che ogni cane è un individuo a sè) sembra che ci sia una qualche correlazione tra la predisposizione al gioco e l’umorismo e la razza, con alcune razze più ‘spiritose’ e altre meno.

Secondo Coren, in cima alla lista degli spiritosi ci sono:

– Setter irlandesi
– Schnauzer nani
– Airedale
– Golden retriever
– Australian shepherd

Più spiritosi della media ma meno di quelli elencati sopra, ci sono:
– Vizsla
– Labrador
– West Highland
– Yorkshire
– Corgi

‘Normalmente’ giocosi:
– Bassotti
– Weimaraner
– Barboncini
– Cocker
– Boxer

Poco spiritosi:
– Doberman
– Pinscher
– Husky
– Terranova
– Danesi

I meno giocosi di tutti:
– Samoiedo
– Chihuahua
– Rottweiler
– Akita
– Bulldog

Detto tutto questo, pensiamo sia opportuno chiedersi se quelli che con eccessiva rapidità sono definiti come dispetti non siano in realtà scherzi e quindi un’ennesima manifestazione della straordinarietà dei nostri meravigliosi amici a quattrozampe.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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