Oban verso i suoi simili è molto sospettoso e fin da piccolo ha molta paura dei bulldog. Grazie ai tanti esercizi che facciamo, ha imparato ad usare l’olfatto per cui oltre a odorare per terra, e gli altri cani, spesso quando siamo in giro si ferma e annusa l’aria così si fa un quadro più completo della situazione.
La premessa era necessaria per il racconto di oggi.
Qualche mese fa, con Obanino al seguito ci siamo avventurati in uno di quei grandi villaggi outlet che ci sono in Italia e appena arrivati abbiamo assistito ad una scena a cui non potevamo credere. Lui protagonista.
Nel primo angolo che abbiamo incontrato arrivando c’era un cane, fermo al lato della porta di un negozio. Oban quando lo ha visto si è immobilizzato a qualche metro di distanza, poi ha tirato per avvicinarsi e ha iniziato a corteggiarlo, prima gli ha leccato il muso, poi lo ha invitato a giocare, poi ha studiato il sottocoda, poi è tornato a leccargli il muso, poi gli ha abbaiato di nuovo invitante e poi lo abbiamo distratto e portato via.
La particolarità dell’incontro? Il suo nuovo amico era una statua…
Eccoli qui:
Superate le risate, c’è voluto un po’ perchè non riuscivamo a smettere, è arrivata la domandona: come è possibile che un cane, oltretutto abituato ad usare il naso, non si accorga che un altro cane non è vero?
E la risposta è….mistero. Non si sa. Cercando spiegazioni abbiamo però scoperto che il Pigolo (uno dei soprannomi di Oban) non è l’unico ad aver cercato di fare amicizia con una statua, ce ne sono alcuni che portano la pallina a sculture di persone sedute su una panchina e insistono perchè gliela tirino…
Forse è semplicemente una manifestazione della meravigliosa e struggente innocenza dei cani.
