Qualche settimana fa, durante il mio turno, mi è capitata una cosa che purtroppo noi volontari non amiamo per niente! Una cagnolina, che era stata adottata lo scorso anno, è stata riportata in canile. Era arrivata da noi quando era davvero piccolina, aveva circa 4 mesi, insieme ad una sorellina e un fratellino. Come vi dicevo i cuccioli, generalmente, non rimangono a lungo in canile. Ed è stato così anche per Dory.
Un anno fa Dory mostrava già segni di timidezza, non è mai stata, nemmeno da cucciola, una di quelle che ti saltava addosso e cercava le coccole ad ogni costo. Lei ti studiava, e poi pian piano si avvicinava. Era lei che decideva come e quando, e questo va sempre rispettato! Ha trovato comunque anche lei una giovane coppia che l’ha adottata e con cui è rimasta per circa un anno.
Purtroppo però le cose non sono andate bene, e un paio di venerdì fa, il padrone di Dory ce l’ha riporta per motivi che non vi spiego perché personali, ma comunque non legati a problematiche del cane.
Purtroppo è toccato a me rimettere in box questa fantastica cucciola color biscotto, spaventata, disorientata e con due occhi pieni di paura che cercavano solamente di incrociare lo sguardo rassicurante del suo padrone.
Per un volontario questo è un vero colpo al cuore ve lo assicuro. Quello sguardo mi rimarrà sempre in testa e ci deve servire come promemoria. Perché prendere un cane non è come portarsi a casa un pupazzo. I cani hanno bisogno di attenzioni, di impegno da parte nostra e hanno sopratutto bisogno di NOI! Ecco questo è uno dei motivi che ci spinge a fare tantissime domande a chi viene in canile per adottarne uno, e come vedete a volte non bastano!
Ma non ho voluto raccontarvi questa storia per rattristarvi, anzi! Ho voluto parlarvi di questa mia avventura perché è quella che oggi mi spinge a correre in canile appena posso, per cercare di “lavorare” con questa fantastica cagnolina. Per provare a trasmetterle fiducia verso l’uomo, anche se per ora la sua fiducia non è stata ripagata al meglio!
Il tutto ovviamente sotto la supervisione di chi i cani li conosce davvero. Senza inventarsi nulla e sempre mettendo al primo posto il suo benessere.
E dovreste vederla adesso che divide la cuccia con un altro cane meraviglioso. Dovreste vederla come gioca con lui e come la sua vicinanza le abbia cambiato lo sguardo e donato sicurezza. Adesso si diverte! No, non sono pazza, in canile riescono anche a divertirsi, a giocare ad abituarsi alla presenza dell’uomo. Pian piano spero riesca anche a fidarsi di me, a giocare insieme a me ad andare in passeggiata. Inutile dirvi che se potessi me la sarei già portata a casa… ma questo vale per tutti i cani della nostra struttura… e per tutti i volontari! 🙂