Una premessa
I cani sono animali molto complessi, con capacità cognitive importanti, una ricca vita emotiva regolata da aree del cervello che funzionano in modo molto simili a quelle umane.
Ogni cane è unico, un individuo con il suo carattere, la sua personalità, la sua storia, i suoi perchè, le sue motivazioni di razza e individuali e con tante e importanti esigenze fisiche, emotive e mentali.
Da parte loro, i Cani con la loro natura e complessità si trovano a vivere in un mondo fatto dagli umani per gli umani in cui sono spesso considerati ospiti, addirittura ospiti sgraditi da parte di quegli stessi che li prendono.
La relazione umano-canina è millennaria, tanto che si parla di coevoluzione tra le due specie, ed è talmente speciale che il legame che si può sviluppare tra proprietari e cane è comparabile a quello tra genitori e figli, è scientificamente provato.
In altre parole, chi prende il Cane introduce nella propria vita un essere senziente di una specie diversa, che ha la sua comunicazione, il suo codice di comportamento, le sue esigenze [che sono di specie (date dal suo essere cane), di razza (date dal suo essere di quella razza o mix di) e individuali (date dal suo essere quell’individuo cane)] e si assume la responsabilità di dare al Cane ciò di cui ha bisogno, emotivamente, mentalmente e fisicamente, la vita di cui ha bisogno per stare bene.
Il Cane come lo voglio gli umani
Tanti umani sono convinti che il Cane debba essere e debba comportarsi come vogliono loro e se il Cane è diverso e non si conforma al modello che hanno in testa non va bene ed è vissuto come un problema.
La presunta legittimità di questa posizione è purtroppo alimentata da tanta gente attiva nel mondo cinofilo che promette di addestrare il cane, cambiarlo e farlo diventare come vogliono gli umani. Sono gli stessi che negano la complessità dei Cani, le loro capacità cognitive e la loro vita emotiva, che inquadrano il Cane e la relazione umano-canina in termini di dominanza e sottomissione e usano punizione positiva e strumenti coercitivi per ‘mettere a posto’ il cane.
Cosa vuol dire usare la forza e la punizione positiva
Forza e punizione positiva sono usate per alterare un comportamento del cane o costringerlo a fare qualcosa. La forza comprende l’uso di coercizione fisica e/o verbale per costringere il cane; la punizione positiva consiste nell’infliggere qualcosa di doloroso, come botte, strattonate, etc. dopo un comportamento per renderlo meno frequente.
Gli effetti che forza e punizione positiva hanno sui Cani
E’ scientificamente provato che forza e punizione positiva causano:
- Stress
- Insicurezza
- Ansia
- Paura
- Fanno sentire il Cane in pericolo
- Ansia
- Paura
L’uso di forza e punizione positiva rende il cane ipersensibile al contatto fisico e paurosi dell’ambiente.
Un altro effetto dell’uso della forza e della punizione positiva è la perdita di fiducia negli umani, cosa che danneggia, spesso in modo modo irreparabile, il legame tra il Cane e gli umani.
La forza e la punizione positiva usate regolarmente danneggiano anche la salute fisica dei cani: la paura, l’ansia e lo stress, tra gli altri, impattano negativamente sul sistema immunitario e sul sistema digestivo.
La relazione tra paura e aggressività
Le emozioni e gli stati d’animo negativi causati dal subire violenza e punizione positiva generalmente portano allo sviluppo di comportamenti aggressivi, che sono uno dei modi che i Cani hanno per gestire la ansia e la paura.
Nei cani, paura e aggressività sono strettamente collegate: la paura è generalmente ciò che porta a comportamenti aggressivi.
Una alternativa ancora peggiore alla aggressività
Un’altra conseguenza della forza e della punizione positiva ancora peggiore della aggressività è la impotenza appresa.
Il Cane che soffre di impotenza appresa impara che non può fare nulla per se stesso e si chiude al massimo per evitare di essere punito. La chiusura emotiva e mentale può essere tanto grave da colpire anche la capacità di apprendere e interagire con le persone.
Conclusione
Forza e punizione positiva possono apparire strumenti validi ma sono tutto l’opposto: può sembrare che diano risultati ma sono solo apparenti, dovuti a inibizione e non a cambiamento, non sono certi, sono limitati a chi abusa il Cane e non sono necessariamente duraturi.
E’ scientificamente dimostrato che forza e punizione positiva, metodi e gli strumenti coercitivi, danneggiano, spesso in modo irreparabile il Cane e la relazione umano-canina; l’uso della forza e della punizione positiva sui Cani non ha quindi alcuna ragione, con nessun Cane.