1. Padrone, tu per me sei un cane fichissimo
I cani sono molto bravi a districarsi dalle situazioni in cui di volta in volta si trovano nella vita con gli umani. Chiunque abbia un quadrupede lo vive quotidianamente. Il fatto già di per sè affascinante lo diventa ancora di più se si pensa che seguono attentamente tutto ciò che facciamo ma ci attribuiscono le loro intenzioni, le loro conoscenze, le loro paure. In altre parole, interpretano le nostre azioni in chiave canina.
2. Padrone, io so riconoscere il tuo viso
Per i cani il viso degli umani è una fonte di informazioni importanti, e già questo è un fatto molto significativo. Ancora più interessante è sapere che i cani, sulla base delle caratteristiche del viso, riescono a distinguere tra le persone che conoscono e quelle che non conoscono. Ma non solo, sulla base delle caratteristiche del viso, tra le persone che conoscono sanno individuare i loro proprietari.
3. Caro padrone per me sei meglio di una salsiccia
I cani sono molto golosi e seppure ognuno ha i suoi gusti anche per loro ci sono alcune cose che in termini assoluti sono più goduriose di altre (ad esempio una salsiccia è sicuramente più interessante di una carota) ed è stato dimostrato che riescono meglio nelle attività premiate con la cosa più squisita. Immaginabile? Forse sì. Meno ovvio e molto commuovente è quello che avviene quando accanto alla squisitezza si introduce l’umano che dotato di premio meno prelibato indica al cane cosa fare: tra la super squisitezza e le indicazioni del suo umano, il cane segue queste ultime.
4. Contagio emotivo
E’ scientificamente dimostrato che durante le interazioni positive tra il cane e il suo padrone avviene quella che gli studiosi definiscono ‘sincronizzazione psicologica e ormonale’ tra il quadrupede e il suo umano. E’ anche noto che i cani riescono a discriminare tra gli stati d’animo degli uomini e sono dotati di grande empatia, che lo stress aumenta la loro memoria così come avviene per gli umani e che il livello di stress degli umani influenza la performance dei cani relativamente alla memoria.
5. Non piangere piccolo bimbo
Il contagio emotivo di cui al punto che precede è stato rilevato anche nel caso del pianto di un bambino, che genera nei cani reazioni sia psicologiche sia fisiologiche. Quando sentono il pianto di un bambino i cani adottano una posizione, che gli studiosi considerano unica nel suo genere, che è allo stesso tempo di allerta e di sottomissione e hanno un aumentato il livello di cortisolo salivare (che indica la reazione allo stress).
6. Padrone non ti preoccupare ci penso io: i cani anti-esplosivi
Alcuni studi hanno rivelato che quando nello svolgimento del loro lavoro aumenta il livello di stress dell’handler – e quindi si riduce la sua attenzione – migliora la performance del cane. L’ipotesi è che aumentando lo stress e diminuendo l’attenzione dell’umano, si riduce anche il suo controllo sul cane che quindi assume su di sè la gestione della situazione e mostra al meglio quello che sa fare.
7. Gli handicap fisici non sono un limite
E’ scientificamente provato che i cani che non vedono o non sentono possono imparare tanto quanto quelli che non hanno limiti fisici e hanno comportamenti che non si differenziano dai loro pari senza invalidità. L’unica cosa che richiedono sono metodi educativi che tengono conto dei loro limiti sensoriali e quindi proprietari ancora più dediti e disposti ad impegnarsi per il benessere del loro quadrupede.
8. I numeri
Secondo alcuni studi i cani potrebbero riuscire a contare, ed è stato rilevato che hanno maggiore facilità a contare oggetti piuttosto che pezzi di cibo.
9. La memoria
E’ stato scientificamente provato che i cani riescono a distinguere e ricordare la dimensione e il colore di un oggetto rispetto ad un altro.