Interpretare correttamente i comportamenti del cane è fondamentale per una corretta gestione della creatura e per una vita serena e felice insieme.
Nonostante le apparenze possano far pensare il contrario, le incomprensioni sono più diffuse di quello che si crede e il motivo è semplice: molto molto spesso i comportamenti del cane hanno un significato diverso da quello che si pensa.
Abbiamo quindi pensato a un breve dizionario che propone la traduzione in umano di alcune espressioni del linguaggio canino.
Vediamo.
Montare
Il cane monta – altri cani, persone, mobili, cuscini, etc. Solitamente si interpreta questo comportamento in due modi: il cane è dominante oppure è maniaco o magari entrambe le cose.
Una caratteristica dei cani che si tende ad ignorare è che sono molto complessi e anche montare non è quello che sembra.
E’ scientificamente provato che montare non ha niente a che fare con la dominanza e con lo status sociale, ha invece a che fare con lo stato emotivo del cane.
- Un motivo per cui i cani montano è rilasciare la tensione perchè sono eccitati, agitati o stressati.
- In situazioni di gioco, un motivo per cui il cane può montare un altro cane è attirare la sua attenzione e in qualche modo costringerlo ad interagire quando altri metodi più cortesi non hanno funzionato.
- Sempre in situazioni di gioco, un altro motivo per cui il cane può montare è testare la tolleranza e la pazienza dell’altro cane e pesare quanto tiene alla relazione.
- Il cane può montare per motivi di salute, problemi alle vie urinarie
- Un’altra ragione per cui il cane può montare è che ha trovato piacevole la sensazione e la replica
- Montare è un comportamento comune dell’adolescenza
- Ovviamente c’è il naturale istinto di monta quando il maschio incontra femmine in calore
In generale, per capire il motivo per cui il cane monta è necessario contestualizzare il comportamento e osservare cosa succede prima e dopo.
Detto questo, è importante ricordare che il cane montato può non apprezzare l’attenzione ed esprimere il suo disturbo, nel modo in cui lo fanno i cani.
Dare la zampa
‘Che carino! Guarda come da la zampa’.
Per tanti il cane è un peluche motorizzato con cui ci si diverte quando fa qualcosa di buffo o divertente e un gesto che si associa quasi automaticamente al cane è il dare la zampa.
I cani ovviamente non sono peluche, nemmeno motorizzati, sono esseri sensienti, complessi, articolati, con una importante e ricca vita emotiva e cognitiva e anche dare la zampa non è un gesto cute, è un gesto con significato, più di uno a dire la verità.
Perchè i cani danno la zampa quindi? Dare la zampa è una comunicazione che ha diversi significati come accennavamo prima:
- E’ un segnale di stress
- E’ una richiesta di attenzione
- E’ un modo per stabilire un contatto fisico
- E’ una richiesta di interazione
- E’ una richiesta di conforto
- E’ un modo di esprimere vicinanza e affetto
- E’ una richiesta di cibo
- E’ un modo per esprimere che sente dolore
- E’ una richiesta di aiuto
- E’ un segnale di vicinanza e fiducia
- E’ un modo per dire ‘non smettere‘, quando ad esempio si sta accarezzando il cane e ci si interrompe
- E’ anche un modo per controllare
Dare la zampa è un gesto che possono fare spontaneamente o che imparano a replicare perchè sono rinforzati dalle gratificazioni che ricevono quando lo fanno (è molto probabile che di fronte al cane che da la zampa lo si accarezzi, o gli si dia una cosina da mangiare o gli si parli con tono piacevole e affettuoso).
Per capire cosa la creatura sta comunicando dando la zampa, è necessario osservare la postura, lo sguardo, considerare eventuali vocalizzazioni e valutare il contesto in cui il gesto si esprime.
Uscire per primo dalla porta
Ah questa è inutile, si sa che i cani escono prima dalla porta perchè sono dominanti.
No.
I cani escono prima dalla porta perchè non vedono l’ora di uscire perchè sono stati chiusi in casa troppo tempo e hanno accumulato noia ed energie, perchè hanno da fare urgentemente la pipì o la popò, perchè non ne potevano più di stare da soli in casa, etc. etc.
Al ritorno possono passare per primi perchè sono stati abituati così dai loro umani e quel mdo di tornare diventa una routine consolidata.
Tirare al guinzaglio
I cani tirano al guinzaglio perchè sono dominanti.
No.
Anche tirare al guinzaglio ha diversi significati e nessuno ha a che fare con la dominanza:
- Bisogno: è stato chiuso in casa tante ore e ha bisogno di uscire, fisiologicamente, mentalmente e fisicamente
- Eccitazione: è eccitato perchè è fuori, perchè ha sentito qualche odore, perchè ha visto qualcosa e tira per andare
- Scappare: da casa, da una situazione, da un posto, da un odore – i cani possono tirare al guinzaglio perchè vogliono allontanarsi da qualcosa
- Funziona: un motivo per cui i cani tirano al guinzaglio a cui si pensa poco ma che invece è molto comune è che la gestione da parte dei proprietari e/o accompagnatori ha insegnato loro che tirare funziona e visto che funziona, tirano, per arrivare prima dove vogliono o semplicemente perchè sono abituati a farlo.
Salire sul letto
Il cane sul letto perchè vuole dominare gli umani.
Anche no.
Se anche è indubbio che ci sono situazioni in cui possono sorgere problemi di status in casa – cani che non hanno nulla nella vita che cercano di riempire il vuoto nella loro esistenza; cani con proprietari che non svolgono il loro ruolo di gestori di risorse e ambiente; cani con proprietari che non danno regole o cani con difficoltà così gravi all’esterno che focalizzano tutto il loro mondo nella casa – i motivi comuni per cui i cani salgono sul letto sono, tra gli altri:
- comodità: i cani apprezzano la comodità e stare sul letto è comodo
- calore: stare sul letto, sopra o per alcuni addirittura sotto le coperte, è un modo per tenersi caldi
- vicinanza con gli umani: come ci sono cani che hanno una bolla prossemica importante, ce ne sono tanti altri per cui non si è mai abbastanza vicini e stare sul letto insieme è un modo per mantenere il contatto fisico
Correre verso gli altri
Il cane corre verso gli altri perchè vuole giocare con tutti.
In realtà nì.
Perchè? Perchè magari è anche vero che il cane che si dirige a tutta velocità verso un altro lo fa perchè vuole giocare ma i cani hanno un codice di comportamento canino, molto rigoroso, e una delle numerose regole è che non si corre verso gli altri in modo rigido e diretto, è un tipo di avvicinamento maleducato, spesso minaccioso, e come tale viene recepito.
Nel mondo canino il gioco e l’invito al gioco hanno la loro comunicazione e i loro rituali ben definiti e chiari e correre dritto verso qualcuno non è tra questi.
Manifestazioni aggressive nei confronti di altri cani
Quel cane è aggressivo, quel cane è cattivo.
Come è facile e come viene spontaneo giudicare i cani e come è sbagliato cedere alla tentazione di farlo, solo gli educatori cinofili seri ed esperti hanno le competenze per valutare correttamente i comportamenti dei cani.
La realtà della ‘aggressività è molto complessa e, tendenzialmente, diversa da quello che si immagina.
I cani che affrontano immotivamente gli altri cani in modo aggressivo lo fanno sostanzialmente per tre ragioni:
- difficoltà di comunicazione
- paura
- altissimi livelli di stress
- inesperienza
Sbadigliare
I cani sbadigliano, è un fatto. Tanto sbadigliano che un modo per valutare la loro empatia consiste nello sbadigliare e vedere se replicano (cosa che generalmente fanno) il gesto.
I motivi per cui i cani sbadigliano sono diversi:
- Sono stanchi o hanno sonno
- Sono stressati
- Stanno inviando uno di quelli che vengono chiamati ‘segnali calmanti‘, usati per alleviare la tensione, indicare intenzioni pacifiche
- Non stanno bene fisicamente
Leccarsi le labbra
I motivi per cui i cani si leccano le labbra sono diversi. I più comuni sono:
- Hanno la nausea
- Sono stressati
- Sono in difficoltà (ad esempio sono abbracciati da qualcuno a cui vogliono bene ma comunque ne sono disturbati)
- Stanno inviando un segnale calmante, mirato a indicare intenzioni pacifiche e alleviare tensione
Scodinzolare
Il cane che scodinzola è contento. No?
In realtà no.
Che il cane che scodinzola è contento fa parte delle convinzioni sui cani ma in realtà, come tutto quello che riguarda i cani, anche il movimento della coda è una manifestazione molto più complessa di quello che si crede.
Lo scodinzolìo esprime stato d’animo e i cani scodinzolano tra gli altri:
- Quando sono contenti
- Quando sono eccitati
- Quando sono preoccupati
- Quando sono dubbiosi
- Quando sono minacciosi
- Quando sono in allerta
Non scodinzolano nello stesso modo però: diversi stati d’animo > diversi modi di scodinzolare.
Per capire lo stato d’animo del proprio cane bisogna osservare contemporaneamente il movimento della coda, il contesto, la postura e lo sguardo e considerare le eventuali vocalizzazioni.
Il cane che scodinzola perchè è contento ha una postura rilassata, la bocca è aperta, a volte abbaia, la coda è tenuta in posizione media o medio-alta e si muove velocemente a destra e a sinistra.
Il cane preoccupato o dubbioso ha il muso incerto, la coda è abbassata e si muove lentamente; può essere orientata più a destra o a sinistra, e la posizione indica una predisposizione più negativa (a sinistra) o positiva (a destra).
Il cane minaccioso ha postura rigida, vuole farsi vedere grande e grosso, lo sguardo è fisso, e la coda è alta e rigida e si muove molto lentamente.
Ringhiare
Quando si sente ringhiare un cane si pensa subito sia cattivo. In realtà è un errore. Abbiamo visto in passato che i concetti umani di buono e cattivo non si possono nè si devono applicare ai cani, visto che i loro comportamenti, le loro regole e la loro comunicazione sono diversi da quelli umani.
Il ringhiare del cane giustamente deve essere rispettato e in qualche misura anche temuto ma, a differenza di quello che si pensa, deve essere anche apprezzato perchè è un avvertimento: Il cane infastidito da qualcosa o qualcuno o da qualcosa che pensa stia per accadere, ringhia per avvertire del suo disagio; se la situazione non cambia, agisce.
I cani non ringhiano solo per avvertire, il ringhio fa parte anche delle vocalizzazioni del gioco.
In collaborazione con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo, e co-autrice del best-seller Senti chi Abbaia