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Per i cani la voce dei proprietari è speciale

I cani sono come figli, lo sentono i proprietari e lo ha confermato la scienza: si alzano i livelli di ossitocina quando ci si guarda, i proprietari sono il safe heaven, c’è l’effetto base sicura e lo stress da separazione e le scoperte su questa stupenda caratteristica della relazione umano-canina sono sempre di più.

Uno studio pubblicato di recente sulla rivista Neuroimage ha affrontato un altro aspetto molto interessante del legame che si forma tra il cane e i suoi umani. E’ l’argomento di oggi.

La relazione sociale

Negli umani la relazione sociale con chi sta parlando (un amico, uno sconosciuto, la propria dolce metà, un figlio, etc.) influenza i processi neurali che supportano il sentire e il contenuto delle parole.

Quanto la relazione sociale con chi parla impatta sui processi neurali è stato rilevato tra gli altri da alcuni studi sul funzionamento del sistema nervoso dei bambini quando ascoltano la voce della mamma da cui è emerso che si ritrova nelle regioni del cervello dedicate ad elaborare l’udito e nelle regioni associate ai processi motivazionali e di gratificazione del circuito corticostriatale.

E’ interessante sapere che non solo i bambini differenziano gli individui importanti in base alla loro voce, lo fanno anche i giovani macachi, i leoni marini, alcuni tipi di foche e, come scopriremo, anche i cani.

La relazione umano-canina

Tra cani e umani si forma una relazione sociale molto forte. Dal lato degli umani un chiaro segno è che la maggioranza dei proprietari considera il cane un vero e proprio membro della famiglia; dal lato dei cani il tipo di relazione emerge tra gli altri dai risultati di una versione adattata dello Strange Situation test che, sviluppato originariamente per valutare l’attaccamento tra madre e figlio, è stato usato per valutare l’attaccamento dei cani ai loro proprietari e ha rivelato che, in situazioni comparabili, ci sono similitudini funzionali molto forti tra il comportamento dei cani verso i loro proprietari e quello dei bambini nei confronti della madre.

L’attaccamento

I criteri misurabili dell’attaccamento sono stati definiti come: mostrare prossimità e cercare il contatto con la figura di attaccamento durante l’esplorazione (effetto base sicura) e quando ci si sente in pericolo (effetto safe heaven); disagio per l’assenza della figura di attaccamento; cambi di comportamento specifici al momento della riunione con la figura di attaccamento (comportamenti che sono diversi da quelli mostrati nei confronti di altri).

I cani e l’attaccamento

Una relazione di attaccamento è, spiegano gli studiosi, un legame specifico basato sulla dipendenza alla figura di attaccamento e dalla sicurezza che quella figura fornisce (così sono i genitori per i bambini, ad esempio).

I cani possono sviluppare diversi legami di affiliazione con le diverse persone con cui entrano in contatto ed è stato accertato che la relazione tra cane e proprietario può essere descritta dalle due caratteristiche principali della teoria dell’attaccamento sviluppata da Bowlby: il cane usa la figura di attaccamento (il proprietario) come ‘base sicura’ durante una esplorazione in un ambiente nuovo e come ‘safe heaven’ quando si sente in pericolo, per cui è stato stabilito che la relazione sociale dei cani con i loro proprietari può essere considerata funzionalmente analoga a quella tra madre e figlio umano.

Il ruolo della voce

I ricercatori ci dicono che studi comportamentali hanno mostrato che i cani identificano i loro proprietari sulla base di segnali visivi, olfattivi e anche vocali e, attraverso strumenti di neuroimaging, è stato osservato che nel processo di identificazione della voce è coinvolta una seconda regione uditiva. Non solo, il cervello dei cani processa la valenza emotiva dei segnali vocali che ricevono in regioni uditive non primarie.

In sostanza, in modo simile a quello che avviene negli umani, nei cani il processamento degli stimoli vocali connesso alle relazioni sociali coinvolge regioni uditive secondarie e non primarie ed è indipendente dal processamento semplicemente acustico dei contenuti del discorso per cui quando ricevono stimoli importanti da parte dei proprietari, nel loro cervello si attivano regioni centrali dei circuiti corticostratiali legati alla gratificazione e alla motivazione.

Più in dettaglio, il nucleo caudato risponde di fronte a premi in cibo, all’odore di un umano familiare e a complimenti verbali e diverse regioni del cervello, incluse l’amigdala e il nucleo caudato, rispondono favorevolmente al viso dei proprietari rispetto al viso di altre persone.

L’ipotesi

L’ipotesi dei ricercatori era che la voce dei proprietari, rispetto ad una voce qualsiasi, susciti nei cani risposte neurali maggiori nelle regioni coinvolte nei processi uditivi, della gratificazione e della motivazione e che questa sensibilità sia modulata sia dal contenuto della comunicazione sia dall’attaccamento del cane al proprietario.

Lo score dell’attaccamento

Attraverso un test rielaborato per cani da un test per umani, si valuta il livello di attaccamento dei cani ai proprietari

Effettivamente i proprietari sono speciali

Gli studiosi hanno rilevato una correlazione positiva tra lo score dell’attaccamento dei cani ai loro proprietari e le preferenze neurali quando ne sentono la voce. Gli scienziati ci dicono che gli effetti neurali dipendenti dalla relazione sociale sono modulati dal grado e dalla qualità della relazione sociale con la persona che parla.

In altre parole, quando il proprietario parla, la relazione sociale che il cane ha con il suo umano influenza nel cervello del cane le risposte neurali nelle regioni uditive e nelle regioni corticostriatali associate con i processi della gratificazione e della motivazione.

Sentire la voce del proprietario è più gratificante per i cani che hanno uno score di attaccamento al proprietario più alto rispetto a quelli che lo hanno meno alto.

E’ stato scoperto anche che anche il contenuto delle parole espresse ha un peso sull’attività celebrale dei cani tanto che si nota un aumento della attività neurale quando il proprietario pronuncia parole di lode rispetto a parole a vanvera.

Una spiegazione biologica

Biologicamente, sia nei bambini sia nei cani, una funzione dell’attaccamento è mantenere la prossimità alla figura di attaccamento e, gli studiosi ipotizzano, questo può essere facilitato rendendo le interazioni sociali una esperienza gratificante, cosa che spiegherebbe l’attività neurale in presenza dei genitori nel caso dei bambini, e dei proprietari, nel caso dei cani.

Per i cani c’è un dato ulteriore, addirittura la sola presenza dei proprietari è gratificante e per chi di loro ha uno score di attaccamento molto alto, il solo sentire la voce dei proprietari è non solo gratificante ma anche attenua l’aumento dei liveli di cortisolo durante la separazione.

In poche parole

Negli umani la relazione sociale con la persona con cui si sta parlando influenza il processamento neurale della conversazione, ed un caso esemplare è quello delle risposte auditive e gratificatorie che hanno i bambini alle parole della mamma.

I cani di famiglia hanno comportamenti di attaccamento verso i proprietari analoghi a quelli dei bambini verso i genitori e studi fatti usando il neuroimaging hanno mostrato che nel cervello dei cani la corteccia uditiva e il centro della gratificazione sono sensibili alla voce dei proprietari e a parole di lode. E’ stato anche scoperto che l’attività neurale è maggiore nei cani che hanno uno score di attaccamento ai proprietari più alto.

In conclusione

Gli studiosi, identificando le risposte neurali della gratificazione dipendenti dalla relazione sociale hanno stabilito che i meccanismi neurali modulati dall’attaccamento tra cane e proprietario sono comparabili a quelli tra bambino e mamma.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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