Per quanto tempo bisogna portare fuori il cane

Che i cani debbano uscire si sa, come e quanto debbano stare fuori è meno scontato. E’ l’argomento di cui ci occupiamo oggi.

Un problema di peso

Come tra gli umani, anche tra i cani c’è un problema non indifferente di sovrappeso e obesità e come per gli umani, anche per i cani, fare attività fisica è fondamentale per essere in forma e, come per gli umani, il modo più facile e più sicuro di attività fisica è uscire e camminare all’aperto – dove per ‘all’aperto’ non si intende nel giardino di casa (a meno che non sia un parco tipo quello di Versailles che però, diciamo, non è alla portata di tutti) ma strade, parchi, boschi, spiaggie, etc. etc.

Non solo esercizio fisico

Abbiamo visto in più occasioni che i cani hanno bisogno di essere impegnati, oltre che fisicamente anche mentalmente e le uscite e le camminate servono per permettere loro di farlo mettendo al lavoro il loro fenomenale olfatto, il loro senso principale.. Per poter usare adeguatamente l’olfatto serve uscire e muoversi nel mondo esterno, con i ritmi e i tempi che tale impegno richiede. Uscire è anche un’occasione per incontrare gli amici, ovviamente per chi apprezza la compagnia di altri cani; chi non la apprezza o è selettivo deve essere rispettato nelle sue preferenze e gestito di conseguenza.

Esplorare il mondo

Abbiamo visto prima, camminare all’esterno è essenziale per i cani perchè esercita il loro fisico, e così contribuisce a mantenerli in salute, e permette loro di attivare la mente, e così contribuisce al loro benessere e al loro fare i cani – quanti cani non adeguatamente impegnati soffrono di ansia e stress e ci sono problemi di convivenza perchè, naturalmente, si manifestano in comportamenti ‘problematici’ – e, last but not least, uscendo e camminando, conoscono ed esplorano il mondo, esperienza essenziale per la loro vita e il loro benessere.

L’esperienza deve essere piacevole

Ovviamente, gli impagabili benefici delle uscite e delle camminate ci sono se l’esperienza dell’uscita è piacevole per il cane. E quindi, deve avere il tempo e il ritmo necessari per annusare, esplorare e studiare, serve anche che l’atmosfera sia piacevole e rilassata e quindi, anche, che siano rispettate le sue preferenze nei confronti degli altri cani – non essere costretto ad interagire con loro se non lo apprezza, farlo alle sue condizioni se è selettivo, etc.

I benefici non sono solo per il cane

E’ indubbio che occuparsi bene dei cani e dare loro quello di cui hanno bisogno richiede impegno, dedizione, organizzazione e anche flessibilità, abbiamo visto che i gusti del cane non necessariamente coincidono con i propri, anche se si è scelto il cane giusto, per cui bisogna fare gli adattamente necessari per dare alla creatura la vita migliore possibile.
Detto questo, i benefici dell’impegno non sono a senso unico, perchè occuparsi del cane fa bene, benissimo, anche agli umani e stare bene insieme, il cane e i suoi umani, fa bene alla relazione umano-canina, è uno dei pilastri su cui si fonda.

E con questo arriviamo alla domanda iniziale, quanto devono camminare i cani?

Alcuni fattori da considerare

Posto che ci sono quelli che potremmo definire standard minimi perchè l’uscita del cane sia quantomeno accettabilmente buona, due aspetti che si devono considerare sono che ogni cane è un individuo a se per cui ognuno ha le sue specifiche esigenze anche in fatto di uscite e che non tutti i giorni sono uguali e se il cane è, ad esempio, stanco, nervoso, ha dormito male, si sente poco bene, è stato sovrastimolato nei giorni precedenti, avrà bisogno di uscite diverse, meno impegnative.

Per ogni cane ci sono diversi fattori da considerare, primi tra tutti

  • l’età
  • il livello di energia
  • lo stato di salute
  • la razza

Cani anziani e cani con problemi di salute hanno bisogno di camminare meno di cani giovani o adulti e carichi di energia. Ugualmente, ci sono razze (o mix di) che hanno geneticamente bisogno di essere molto impegnate anche fisicamente, tra queste i terrier, i pastori (border collie e australian shepherd, ad esempio), i retriever, i cani da caccia., mentre altre stanno bene anche con meno.

Un parametro di riferimento

Visto quanto scritto prima si capisce perchè in realtà non esiste un numero di riferimento per quanto debbano stare fuori e camminare i cani. Detto questo, c’è chi lo da e l’accordo più o meno condiviso è che, tolto il tempo necessario per fare la pipì e la popò, da dividere in 2-3-4 o più uscite al giorno (a seconda del cane, ovviamente), i quadrupedi hanno bisogno di uscire e camminare almeno, tra i 30 e i 120 minuti al giorno.

Vantaggi e svantaggi delle uscite lunghe e brevi

Si potrebbe pensare che portare fuori il cane a lungo in una stessa uscita sia la carta vincente – cammina, annusa tanto, fa tante esperienze, si impegna tanto, consuma tante energie, si soddisfa – e può certamente essere così. Uno svantaggio delle uscite lunghe è l’esposizione maggiorata a potenziali eventi stressori – ad esempio altri cani, rumori, etc. – per cui l’uscita da piacevole, stimolante e soddisfacente si trasforma in stressante e troppo stancante. Suddividere in più uscite più brevi ha quindi il vantaggio di ridurre il rischio che il cane si stanchi e stressi. Uno svantaggio delle uscite brevi è che non siano soddisfacenti per il quadrupede.

Per sapere cosa è meglio per il proprio cane bisogna conoscerlo e quindi, osservarlo e vedere come si comporta nell’una e nell’altra situazione. Ovviamente, come dicevamo prima, anche i giorni sono diversi per cui a volte può essere preferibile una soluzione e a volte l’altra.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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