Chi è il miglior amico dell’uomo? Il cane!
Lo sanno tutti. Addirittura, migliore amico dell’uomo è sinonimo di cane.
Sarà vero?
Devo dire che è una domanda che non mi ero mai posta e che ho trovato leggendo alcuni articoli dell’etologo Mark Bekoff il quale dice che sostenere che il Cane è il migliore amico dell’uomo è una falsità che danneggia i quadrupedi.
Non ci va leggero il grande etologo e ragionandoci sopra ci si rende conto che la questione è non solo molto meno ovvia di quello che può sembrare ma è anche doveroso discuterne.
La questione ha due lati da cui essere affrontata: quello del Cane e quello dell’uomo (o meglio, degli umani).
Partiamo da quello del Cane.
E’ scientificamente provato che i cani sono geneticamente predisposti ad amare (ne abbiamo parlato qui), che partono con una buona opinione del mondo e degli individui (ne abbiamo trattato qui) e che sono capaci di attaccarsi anche a chi li tratta veramente male (abbiamo toccato l’argomento qui) per cui è facile capire come si possa fare il salto mentale e dire che amano incondizionatamente.
Il problema è quello che c’è dietro l’idea di amore incondizionato da parte dei cani e troppo spesso è una visione sminuente dei cani, un considerarli pupazzi viventi, che vivono nel momento, sono senza memoria, e sono basilari nelle loro relazioni e nella vita emotiva. E nulla è più lontano dalla verità perchè, lo abbiamo visto più e più volte, i cani sono molto complessi, provano tante emozioni, tanti sentimenti e tanti stati d’animo, non vivono nel momento, cambiano opinione su quelli con cui entrano in contatto e stabiliscono relazioni diverse con i diversi individui che fanno parte della loro vita.
Chi presta attenzione ai cani, a come si comportano, a come si relazionano con gli umani e tra di loro si rende conto che in realtà il loro amore non è universale e non è veramente incondizionato.
L’amore, il rispetto, la fiducia del cane non sono garantiti, sono da mantenere e spesso da (ri)conquistare e la relazione che si può formare con il proprio animale può essere straordinaria ma perchè possa diventarlo bisogna impegnarsi per costruirla e per mantenerla (niente di diverso da quello che avviene tra gli umani). E’ uno dei motivi per cui avere problemi con il proprio cane può essere una fortuna.
In altre parole, l’amore, la fiducia e il rispetto del cane non vengono gratis, non sono incondizionati. Le loro ‘condizioni’ non sono necessariamente le nostre – di quanto siamo belli, ricchi o umanamente di successo, ad esempio, ai cani non importa niente – motivo per cui potremmo non riconoscerle come tali e quindi potremmo pensare che non ci sono, ma che noi non ce ne accorgiamo non vuol dire che non ci sono.
In sunto, sì i cani ci amano, sì si può pensare che ci amino incondizionatamente ma no non ci amano incondizionatamente, il loro amore, il loro rispetto e la loro fiducia sono da conquistare e da mantenere. Il potenziale della relazione con il cane è enorme, ma per poterlo anche solo toccare bisogna impegnarsi seriamente.
L’altro lato della questione se il Cane è il miglior amico dell’uomo riguarda gli umani e qui l’esperienza ci dice che purtroppo la frase è più finta che vera.
Basti pensare alle crudeltà a cui sono normalmente sottoposti i cani, ai maltrattamenti e agli abusi nei confronti dei cani, istituzionalizzati in quei metodi ‘educativi’ che tanti presentano eufemisticamente come ‘la tecnica’ (ce ne siamo occupati tra gli altri qui, qui, qui e qui) e alla ferocia, anche subdola, con cui gli umani si relazionano normalmente con i cani per dire che il Cane non può essere il miglior amico dell’uomo e, tutto considerato, essere chiamato così non è nemmeno un privilegio a cui aspirare.