Home Vita con il Cane I cani distinguono le parole e il tono della voce degli umani

I cani distinguono le parole e il tono della voce degli umani

In una scena del delizioso film Tre Uomini e un Bebè, Tom Selleck ha in braccio la piccola Mary e le legge la cronaca di un match di boxe. Da sotto i baffoni esce un tono leggero e delicato, come quello che si usa per raccontare le favole.

I suoi amici quando lo vedono gli chiedono se è impazzito e lui risponde che no, non è impazzito, va benissimo così perchè la piccina è sensibile al tono della voce ma non capisce le parole per cui la lettura così fatta la culla ma non la preoccupa.

Con i cani questo non sarebbe possibile secondo quanto ha scoperto un gruppo di scienziati ungheresi in una ricerca pubblicata sulla rivista Science nell’estate del 2016.

I cani sentono le parole e ascoltano il tono della voce

La questione è la seguente:

I cani usano i segnali acustici per ricevere comunicazioni dagli umani, le regioni del cervello che usano per processare le vocalizzazioni degli altri cani e degli umani si sovrappongono e, tra le altre cose, usano le parole (secondo alcuni studiosi arrivano a capirne fino a 1000) anche come elemento discriminante per il recupero degli oggetti. Celeberrimo in questo senso è il caso del cane che sapeva cosa doveva portare ogni volta che gli dicevano il nome di un oggetto e la volta in cui gli chiesero di portare una cosa dal nome nuovo, cercò nella pila e tornò con un giocattolo che non aveva mai visto prima.

La ricerca rivela che i cani per processare quello che stanno ascoltando si affidano sia al significato delle parole che al tono della voce e rispondono molto di più quando le informazioni lessicali (le parole) e l’intonazione con cui sono espresse sono coerenti.

Sembra poi che cani e umani abbiano in comune un’area del cervello più sensibile quando un suono trasmette emozioni positive piuttosto che emozioni negative e, non solo, per questa regione del cervello, sia per i cani sia per gli umani, non importa l’origine del suono, che siano parole o altre vocalizzazioni, umane o canine – una risata e una abbaiata gioiosa si equivalgono.

Questo vuol dire anche che suoni, sia canini sia umani, hanno proprietà acustiche che trasmettono emozioni e, qualsiasi sia l’origine, sono riconosciuti sia dai cani sia dagli umani.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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