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Correre con il cane

Una delle numerossime cose che i cani fanno per noi è costringerci a muoverci e quindi, di fatto, ci aiutano a stare in salute.

I quadrupedi hanno bisogno di uscire almeno 3 volte al giorno e perchè le uscite soddisfino le esigenze fisiche e mentali del cane e siano quindi uscite di qualità, devono avere certe caratteristiche (ne abbiamo parlato anche qui).

Questo vuol dire che quando si porta fuori il cane per le sue uscite (che si differenziano da quelle in cui accompagna gli umani che escono per motivi loro) bisogna adattarle alle sue esigenze e ai suoi gusti.

E in questo contesto si inserisce l’argomento di cui ci occupiamo oggi: correre con il cane.

Tante persone che hanno il cane corrono e quando si allenano portano il quadrupede. L’idea  è quella dei famosi due piccioni con una fava: in un colpo solo si fa una cosa per sè e si soddisfa il bisogno del cane di uscire e fare attività fisica.

Solo che, come praticamente tutto quello che riguarda i cani, anche questo è meno semplice di quello che si immagina.

Perchè in realtà non è scontato che portare i cani a correre sia buono per loro.

Ci spieghiamo.

Per i cani le uscite sono oltre che un’occasione di fare attività fisica, anche un’esperienza sensoriale importantissima che permette loro di esercitare la mente (per averne una misura basta pensare agli stimoli olfattivi che ci sono all’aria aperta).

Per i cani le uscite sono anche un’esperienza sensoriale

Dedicarsi agli odori, studiarli e analizzarli richiede calma, flessibilità e tempo ed è un’attività impossibile per i cani che devono correre dietro il loro umano e che se rallentano o si fermano sono strattonati, magari anche stretti sul collo per via del collare a strozzo.

In queste condizioni l’uscita è più una privazione sensoriale che l’esperienza stimolante e arricchente che dovrebbe essere e non è piacevole.

Un’eccezione sono, ovviamente, le uscite in cui cane e umano corrono liberi ognuno di seguire i suoi sensi e di soddisfare le sue esigenze. In questi casi il problema è il rischio che il cane, attratto da qualcosa, vada troppo avanti o rimanga indietro e si perda.

Per alcune razze correre può essere molto pericoloso

Per alcune razze, le brachicefale in primis (ad esempio Boxer, Bouledogue francese, Dogue de Bordeaux) correre è sempre a rischio per via della particolare struttura del muso e del naso che  impedisce una corretta respirazione. Il pericolo diventa molto importante quando fa caldo.

Detto questo, posto che il cane abbia un fisico adatto alla corsa non è detto che la ami – abbiamo visto più volte che ogni cane ha i suoi gusti – e per chi non ama correre, essere costretto a seguire il running magari sostenuto dei loro umani è una esperienza spiacevole.

A questo si aggiunge che anche i cani che sono naturalmente atletici devono essere allenati prima di poter essere impegnati in un esercizio intenso di running. Nulla di diverso rispetto alle attenzioni e precauzioni che gli umani dovrebbero avere anche per sè stessi quando fanno attività fisica.

I cuccioli non possono sostenere un allenamento pesante

Un altro aspetto da considerare è l‘età del cane: i cuccioli non possono sostenere allenamenti di running con gli umani, non hanno ancora il fisico pronto e se se sono sottoposti a simili sforzi rischiano problemi di sviluppo anche molto seri.

Un altro elemento che va tenuto in considerazione prima di portare il cane a correre sono i problemi ortopedici e/o articolari che potrebbero insorgere come conseguenza di lunghi periodi di running o che, presenti e magari non evidenti, sono aggravati dalla corsa.

Il caldo è molto pericoloso per i cani

Il caldo aggiunge un ulteriore elemento di rischio. I cani non sudano e si rinfrescano (relativamente parlando) ansimando e quando le temperature sono alte, si disidratano con estrema facilità e sono a rischio di colpo di calore, che è pericolosissimo e può essere fatale.

In conclusione, correre con il cane può essere bellissimo e molto soddisfacente sia per il peloso sia per l’umano ma deve essere fatto con attenzione, rispettando età, gusti e condizioni fisiche della creatura e con le dovute cautele ed attenzioni per il suo benessere fisico e mentale.

Il discorso si applica tale e quale alla pratica molto di moda di andare con il cane legato alla bicletta.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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