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Cane traumatizzato: cosa si può fare

I cani hanno una ricca vita emotiva, provano tanti sentimenti, tante emozioni e tanti stati d’animo, conoscono la felicità e il dolore, la preoccupazione e l’anticipazione, il lutto, l’amore e se vivono esperienze negative possono esserne traumatizzati.

Il trauma nel Cane

I traumi possono derivare da fonti diverse, tra cui abuso, isolamento, incidenti, addestramento/educazione con la forza (la ‘tecnica’ come ama chiamarla qualcuno), grossi cambiamenti di vita, malattie.

Il cane non dice a parole di essere traumatizzato ma esprime il suo malessere con i comportamenti, che come abbiamo visto tante volte sono comunicazioni, e tra i segni principali di trauma nel cane ci sono abbaio eccessivo, aggressività, nascondersi cercando di farsi il più piccolo possibile, comportamenti di fuga, congerlarsi.

Va da se che riconoscere i segnali per quello che sono – un messaggio di difficoltà ed un riflesso delle sue esperienze di vita – e non imputarli al cattivo carattere del cane è importantissimo per poterlo aiutare a stare meglio.

Un passo fondamentale

Gli esperti del National Institute for Canine Ethics spiegano che l’obiettivo nei confronti di un cane traumatizzato è aiutare il cane ad avere fiducia nelle sue capacità e nell’ambiente, non è l’educazione nè il training, che potranno essere considerati successivamente e solo se le condizioni lo permetteranno.

Il primo passo per aiutare un cane traumatizzato è coltivare un legame forte e la comprensione delle sue esigenze. E’ necessario che il cane inizi ad avere un senso di sicurezza e perchè ciò sia realizzabile serve creare un ambiente stabile e tranquillo e dare certezza al cane.

Creare un rapporto di fiducia con il cane, ancora più se traumatizzato, è complesso e richiede tempo, pazienza, comprensione, empatia. E’ sicuramente aupicabile rivolgersi ad un comportamentalista cinofilo, il quale potrebbe ritenere necessario coinvolgere anche un veterinario esperto in comportamento. Il lavoro servirà a costruire fiducia in se e negli altri e con il tempo dovrebbe portare ad un miglioramenot nelle manifestazioni comportamentali del cane.

Problem solving, fiducia ed esplorazione

Attività di problem solving sono molto utili per aiutare il cane ad acquisire fiducia in se stesso e nelle sue capacità. Le attività sono molteplici e possono essere più semplici e più complicate. E’ necessario sempre partire in modo semplice e aumentare la difficoltà poco alla volta e solo se il cane è pronto a passare al livello successivo.

La soluzione di problemi porta ad un senso di risultato, di conquista, che stimola la loro fiducia in se.

E’ molto importante essere sempre vicini per celebrare ogni successo, dal più piccolo al più grande, mai sgridare, mai urlare, mai fare pressione sul cane. E’ molto importante che finisca sempre in un successo per cui se si nota che dopo un po’ di tempo ha difficoltà, senza che se ne accorga, rendere più facile, anche facilissimo, l’esercizio così che possa risolverlo, e poi chiudere la sessione.

Come relazionarsi con un Cane traumatizzato

  • Muoversi lentamente
  • Parlare piano
  • Rispettare il suo spazio
  • Rispettare il suo corpo (non toccarlo, non cercare di accarezzarlo)
  • Dare al Cane tutto il tempo di cui ha bisogno per sentirsi più sicuro e iniziare a sentirsi meglio

La resilienza

Nei cani la resilienza si costruisce attrverso esperienze coerenti e positive. In pratica ciò vuol dire esporli regolarmente, nei modi e nei tempi adeguati a ciascun individuo, a situazioni diverse, persone, altre animali in modo controllato e positivo.

E’ fondamentale che le esperienze siano adeguate al cane, non lo facciano sentire mai sopraffatto, e che abbia sempre una via di uscita sicura o uno spazio sicuro in cui potersi ritirare se ne sente il bisogno.

Nel tempo, queste esperienze positive aiutano il cane ad imparare che nuove situazioni e nuove sfide non sono pericolose, lo aiutano a costruire resilienza e la capacità di affrontare e gestire lo stress.

Con un cane traumatizzato si tratta sia di curare sia di farli sentire sicuri, motivo per cui comprendere le cause del trauma, creare un ambiente sicuro e di sostegno e costruire un rapporto di fiducia è fondamentale.

Il ruolo fondamentale della comunicazione

Non si ripete abbastanza, i cani non parlano ma comunicano e responsabilità degli umani – proprietari, educatori cinofili, dogsitter, veterinari comportamentalisti, toelettatori, veterinari – è ascoltare, comprendere e rispettare quelle comunicazioni e rispondere di conseguenza.

Una comunicazione gentile e rispettosa comprende usare un tono di voce basso, avere un linguaggio del corpo tranquillo e usare il rinforzo positivo (che non è sinonimo di cibo, il rinforzo positivo può essere qualsiasi cosa che ha valore per il cane, dalle attenzioni, ai complimenti, al gioco, etc.).

L’importanza delle caratteristiche dell’interlocutore per il cane sono tali che è stato osservato che i cani, particolarmente i sensibili e gli insicuri, sono più a loro agio con le donne che con gli uomini.

8 elementi per aiutare un cane traumatizzato

  • Creare un ambiente sicuro
  • Lavorare per aumentare il suo senso di sicurezza, di fiducia in se e negli altri
  • Non forzare, lasciargli tutto il tempo di cui ha bisogno
  • Capire le sue comunicazioni
  • Rispettare il suo spazio (tenersi ad una giusta e rispettosa distanza e aspettare che sia il cane a prendere l’iniziativa se vuole avvicinarsi)
  • Rispettare il suo corpo (non cercare il contatto fisico, non forzare le carezze, etc.)
  • Muoversi in modo lento e rilassato
  • Parlare con tono basso e pacato
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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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