Home Educazione Cinofila Cani: alcune razze collaborano con gli umani più di altre

Cani: alcune razze collaborano con gli umani più di altre

I cani sono animali sociali che hanno comportamenti sociali e apprendimento sociale.

Il comportamento sociale va dalla semplice attrazione tra individui alla vita in società complesse caratterizzate, tra gli altri, dalla divisione dei compiti, la cooperazione e l’altruismo. Le forme più riconosciute di comportamento sociale comportano interazioni all’interno di aggregazione o gruppi sociali (la definizione è della Encyclopedia Britannica).

Per apprendimento sociale si intende, invece, un apprendimento trasmesso o facilitato socialmente. Si ritiene che l’apprendimento sociale sia esclusivo degli animali più avanzati evolutivamente che vivono in ambienti sociali complessi (come sono, tra gli altri, gli umani e i cani).

Cani e umani: una vicinanza millenaria

La vicinanza tra i cani e gli umani è millenaria, lo abbiamo visto infinite volte. E’ tanto stretta che si parla addirittura di coevoluzione tra le due specie ed è tanto stretta che, tra le varie cose, ha portato i cani ad imparare a comunicare con gli umani in modo umano.

Più recente ma comunque ormai secolare è la pratica da parte degli umani di creare cani con caratteristiche e predisposizione di loro utilità (ad esempio, caccia, guardia, herding, etc.) e tratti fisici di loro gradimento (spesso anche a danno degli animali).

Tanto pesante è stata (ed è ancora) la mano umana sui cani che la comunità scientifica per anni ha ritenuto i cani non degni di interesse perchè ‘fatti dagli umani’, solo di recente ci si è resi conto non solo che i cani sono animali straordinari ma anche che la relazione umano-canina è unica e straordinaria e in gran parte lo è grazie ai cani.

Un aspetto che rende unica la relazione tra umani e cani è la capacità di questi ultimi di leggere, interpretare e capire gli umani e di collaborare con loro.

La capacità e volontà dei cani di collaborare con gli umani è di interesse scientifico. Qualche anno fa uno studio statunitense aveva rilevato che la propensione a rispondere alle direzioni umane è un tratto ereditario che si differenzia in modo significativo tra le diverse razze.

Un’altra ricerca più recente, dal titolo Would You Detour with Me? Association between Functional Breed Selection and Social Learning in Dogs Sheds Light on Elements of Dog–Human Cooperation (‘Faresti una deviazione con me? Associazione tra la selezione funzionale della razza e apprendimento sociale nei cani aiuta a comprendere elementi della cooperazione umano-canina’) condotta da studiosi del dipartimento di etologia della Università Eötvös Loránd a Budapest, in Ungheria, ha voluto capire se diverse razze di cane beneficiano allo stesso modo dall’osservare una azione umana che è potenzialmente utile per loro.

La ricerca

Ai fini della ricerca, gli studiosi hanno diviso i cani appartenenti a diverse razze in due di quelli che chiamano gruppi funzionali: razze che sono state selezionate per lavorare cooperativamente con gli umani (ad esempio i retriever e i cani da conduzione degli armenti) e razze di cane che lavorano prevalentemente senza la guida umana (ad esempio i cani da guardiania degli armenti).

I ricercatori hanno osservato per diversi anni se i cani riescono a risolvere un problema che consiste nel trovare un particolare percorso verso un premio dopo aver osservato un umano che lo fa. Da soli, solitamente hanno difficoltà a farlo e tendono ad affrontarlo con il sistema del trial and error – provano più e più volte fino a che riescono, o rinunciano.

Le razze non sono tutte uguali

Dallo studio è emerso che non tutte le razze rispondono allo stesso modo all’azione umana: le razze più cooperative traggono un chiaro beneficio dall’osservare l’umano in azione, le razze indipendenti no.

La conclusione degli studiosi è che le razze di cane cooperative, indipendentamente dalla loro origine e dai livelli di training, usano la dimostrazione umana in modo più efficace degli altri e il fattore decisivo per questa propensione sembra essere la selezione genetica per il lavoro cooperativo da parte degli umani.

In conclusione

Abbiamo visto tante volte che ogni cane è un individuo a se, con il suo carattere, la sua personalità, i suoi gusti, la sua storia e la sua prediposizione, individuduale e di razza, e che la scelta del cane giusto è il primo fondamentale passo per una vita felice insieme.

La scelta del cane giusto richiede che sia tenuta in considerazione la predisposizione di razza perchè è vero che non da certezze su come sarà il cane (conta il peso dell’individualità) ma certamente ne è un indicatore.

Nel caso specifico della collaborazione, chi cerca un cane più predisposto ad ascoltare e collaborare ha maggiori probabilità di trovare le caratteristiche che cerca nelle razze selezionate per questo.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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