Qualche tempo fa abbiamo visto che anche nel mondo canino esistono le brava mamme e le cattive mamme e abbiamo visto anche che c’è una età giusta in cui si può portare il piccolo a casa, separare troppo presto un cucciolo dalla mamma ha effetti nefandi su chi diventerà da grande.
Le due questioni sono collegate tra di loro e a loro volta sono relate ad una terza che è l’argomento di cui ci occupiamo oggi: come l’infanzia segna il cane per tutta la vita e come una infanzia brutta lascia danni permamenti.
Alcuni studi pubblicati di recente su il Journal of the Experimental Analysis of Behavior, la rivista Applied Animal Behavior Science e la rivista Physiology & Behavior hanno analizzato per anni gli effetti che stressori, compresi quelli vissuti nell’infanzia, influenzano le risposte psicologiche e comportamentali dei cani nel corso della vita.
The child is father to the man
Il ruolo dell’infanzia
Jung, Freud e Erickson sostenevano che gli eventi della prima infanzia condizionano la personalità e i comportamenti dell’adulto. Loro si riferivano agli umani e recentemente è stato scoperto che vale anche per i cani.
La realtà è, come aveva scritto tanto eloquentemente il poeta William Wordsworth, che ‘The child is father to the man‘ (Il bambino è padre dell’uomo).
Lo Strange Situation test
Lo Strange Situation test è un test che è stato sviluppato negli Anni ’70 per valutare la qualità e la natura dell’attaccamento ai genitori/caregiver dei bambini di 9-30 mesi di età.
Di fondo è molto semplice: consiste, in presenza di una persona sconosciuta, in una serie di brevi separazioni e ricongiungimenti tra il bambino e il genitore/caregiver.
La procedura è pensata per provocare stress e valutare come il bambino risponde all’assenza e al ritorno del suo genitore/caregiver. Il comportamento del bambino nello Strange Situation Test offre informazioni sullo stile di attaccamento del bambino e la qualità dell’attaccamento al genitore/caregiver, che a loro volta si sono rivelati utili per comprendere lo sviluppo sociale ed emotivo nell’infanzia e come il tipo di attaccamento nell’infanzia influenza il benessere socioemotivo e le relazioni nell’adulto.
In situazioni che causano ansia come quelle dello Strange Situation Test, i bambini con un attaccamento emotivo sicuro trattano il loro genitore/caregiver come un ‘safe heaven’ .
I cani e la Strange Situation Test
Lo stesso test, in versione adattata, è ampiamente usato per studiare i cani, il legame e l’attaccamento con i proprietari e, come abbiamo visto, è stato osservato che i cani hanno risposte simili ai bambini tanto che si ritiene che il legame che si può formare tra cani e proprietari sia comparabile a quello tra figli e genitori.
I cani e l’infanzia difficile
Negli umani è scientificamente dimostrato che l’infanzia e il tipo di attaccamento ai genitori influisce su come la persona sarà da adulta.
Viste le similitudini tra umani e cani in fatto di attaccamento alla figura di riferimento (genitore/caregiver) gli studiosi hanno voluto capire se lo stesse avviene nei cani; in particolare si sono soffermati sulle conseguenze che una infanzia difficile ha sullo stress nell’adulto e sul capacità di trovare conforto dalla presenza dei proprietari.
Dallo studio è emerso che i cani con storie di infanzia molto dura avevano livelli di cortisolo (detto anche l’ormone dello stress) più alti della media dei cani allevati positivamente e ciò vuol dire, ritengono i ricercatori, che esiste un effetto residuale persistente delle avversità che hanno sofferto in età giovanile.
Il comportamento dei cani
Un altro strumento di riferimento per valutare il comportamento dei cani è stato il C-BARQ sviluppato da James Serpell nei primi anni 2000. E’ ampiamente usato pe valutare le tendenze comportamentali dei cani, tra cui la paurosità e la aggressività.
Sulla base del C-BARQ, i cani che hanno una infanzia brutta sono in generale più paurosi delle persone che non conoscono e più paurosi in situazioni non sociali (ad esempio di suoni forti nell’ambiente) di quanto siano i cani allevati correttamente. Non solo, sono più appiccicosi, soffrono di più di ansia da separazione e hanno livelli più alti di richiesta di attenzione.
I cani con una infanzia brutta, stressati sin da piccoli, si sono rivelati anche avere livelli più bassi di addestrabilità.
Il cucciolo è il padre dell’adulto
Gli studiosi ritengono che i dati emersi dalle loro osservazioni dicono che condizioni avversive nell’infanzia influiscono negativamente sul cane per tutta la vita, con i cani che hanno sofferto da piccoli che da adulti sono sono generalmente più paurosi e stressati.
E, come abbiamo visto in passato, l’essere pauroso e lo stress sono condizioni molto difficili, con importanti implicazioni, per i cani e quindi anche per i loro proprietari e per la vita insieme.