con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo e autrice del best-seller Senti chi Abbaia
Chi sceglie consapevolmente di accogliere un cane nella propria vita sente che la relazione con la creatura quadrupede è speciale ed effettivamente lo è, è scientificamente provato sulla base della rilevazione di fattori fisiologici e comportamentali.
Sui cani si dice e si scrive di tutto e molt(issim)o è basato su falsi miti che hanno poco o niente a che vedere con la realtà dei quadrupedi e vale sia per gli aspetti negativi, di cui caso esemplare è quello della dominanza, sia per quelli positivi.
Di questi ultimi ci occupiamo oggi.
Iniziamo però cercando di capire come è possibile che si sappia così poco su animali che sono a fianco degli umani, spesso in casa, anche sullo stesso letto, da migliaia di anni.
Perchè ci sono tanti falsi miti sui cani
Si può solo ipotizzare perchè sui cani ci sono tanti falsi miti e così facciamo. Osservazioni ed esperienza portano ad identificare diversi motivi (l’ordine è casuale):
- Ritardi scientifici: L’interesse scientifico per i cani è relativamente recente per cui si è iniziato a scoprire chi sono veramente i cani solo molto (molto molto molto) avanti nella convivenza e c’è ancora tantissimo da indagare.
- Vicinanza con gli umani e antropomorfizzazione (anche da parte chi la demonizza): i cani sono così vicini agli umani da essere considerati e giudicati come umani. Le idee che si sono formate su di loro sono quindi spesso errate ma essendo facili da comprendere sono facilmente accolte, rese proprie e diffuse.
- La complessità dei cani: con i cani molto spesso ciò che si vede non è quello che sembra, non di rado è addirittura l’opposto di quello che sembra. Fermarsi alle apparenze però è comodo, rapido e facile.
- Errori scientifici: la convinzione sulla dominanza è frutto di un errore scientifico, riconosciuto dal suo stesso autore ed è confutata da studi più avanzati e recenti, ma è profondamente radicata nell’immaginario collettivo perchè da una interpretazione semplice e riduttiva dei cani e dei loro comportamenti e legittima a vivere il cane in modo semplicistico e non impegnativo.
- La natura umana: c’è un mare di gente che ha bisogno di denigrare, sminuire, usare, abusare, maltrattare altri e i cani, di un’altra specie e naturalmente in posizione di debolezza e dipendenza e impossibilitati a difendersi, sono un target perfetto. Rivedere le proprie convinzioni sui cani e (ri)conoscere che sono molto di più di quello che si vuole pensare delegittimerebbe certi approcci e modi di fare e costringerebbe a rivedere se stessi e la relazione con il cane e pochi sono disposti a farlo.
- La natura dei cani: tra le tante cose, i cani sono straordinariamente adattabili e sono approfittatori, due caratteristiche che li portano ad avere comportamenti e modi di fare che possono ingannare.
Una delle convinzione da rivedere
Le convinzioni da rivedere sui cani sono numerose – dalla dominanza di cui abbiamo parlato ampiamente al senso del tempo (ce l’hanno) al loro avere una ricca vita emotiva (è scientificamente provato che i cani provano tanti sentimenti, emozioni e vivono tanti stati d’animo).
Un’altra convinzione da rivedere è che i cani amano i loro umani a priori, per il solo fatto che esistono.
Ecco, non è così. Non solo, è anche possibile che non li amino anche se le apparenze fanno pensare tutto il contrario.
Boom. La bomba è stata lanciata.
Il legame così speciale dei cani con gli umani
Abbiamo detto più volte che il legame tra i cani e i loro umani è speciale e unico.
Dovremmo dire può essere speciale e unico; non basta avere il cane perchè quel legame così speciale si sviluppi, perchè intervenga l’ossitocina quando ci si guarda, come avviene tra la mamma e i suoi figli umani. Ci sono condizioni perchè succeda.
Le condizioni sono fondamentalmente due:
- Il proprietario deve volere quel legame così speciale che può avere con il cane
- Il proprietario si deve impegnare per il cane
Cosa bisogna fare perchè ci sia quel legame così speciale con il proprio cane?
La buona notizia in questo caso è che veramente volere è potere. Non basta volere per avere ma è un ottimo punto di partenza.
Cosa serve per avere, dunque? (L’ordine è casuale)
- Dedicarsi al cane: capirlo, capire la sua comunicazione, i suoi comportamenti, le sue esigenze e impegnarsi per soddisfare le sue numerose, canine, esigenze di guida, sicurezza, educazione, divertimento, attività, sostegno emotivo, socializzazione, socialità, etc. etc. etc. Non si deve prendere il cane pensando di forzarlo a conformarsi ad un modello idealizzato, spesso addirittura innaturale e impossibile.
- Apprezzare e amare il cane per chi è: il cane deve essere e si deve sentire apprezzato e amato per chi è. Non si deve prendere il cane pensando di forzarlo ad essere chi non è e per conformarlo ad un modello idealizzato, spesso addirittura innaturale e impossibile.
- Passare ‘quality time’ insieme: riposo, divertimento, attività, impegno, cibo, viaggi, vacanze, posti speciali, giri speciali, spazzolare, etc. etc. Il ‘quality time’ insieme al cane è molto importante perchè si possa sviluppare una relazione e un legame profondo.
- Considerare il cane un membro della famiglia: il cane deve essere considerato un membro della famiglia, con diritti e responsabilità come gli altri. Un membro le cui esigenze sono considerate e rispettate e soddisfatte, deve essere partecipe attivo della vita dei suoi umani e i suoi umani devono partecipare attivamente alla sua, nei modi e tempi che vanno bene per lui/lei. E’ veramente importante.
- Trattare il cane con rispetto: educare e guidare con rispetto, per la natura del cane, del suo essere cane, di quella razza o mix di, e quell’individuo cane è molto importante.
- Svolgere il proprio ruolo con competenza: per i cani, i proprietari sono come genitori e come tali hanno la grande responsabilità di dare al cane sicurezza e gestire con competenza risorse e ambiente. Il cane deve sentire di potersi fidare e affidare ai suoi umani.
- Occuparsi della sua salute: il cane, come gli umani, ha una salute ed è compito e responsabilità dei proprietari occuparsene con la massima cura
In conclusione
- A differenza di quello che abbiamo creduto finora, l’amore del cane non viene gratis.
- A differenza di quello che le apparenze sembrano dire, salti, ‘baci’, seguire per casa, mendicare cibo non indicano che il cane ama.
- La mediazione dell’ossitocina, che rende il legame tra il cane e i suoi umani così speciale da essere comparabile a quello tra genitori e figli, avviene se il proprietario vuole quel legame speciale e si impegna seriamente e profondamente per il cane.
(in questo contenuto ci si riferisce al cane pet)