Vedendo un cane che si scaglia contro un altro cane o contro una persona o che ringhia quando ci si avvicina alla sua ciotola o che abbaia feroce quando si cerca di salire sul letto viene spontaneo giudicarlo aggressivo.
In realtà anche la aggressività, come praticamente tutto quello che riguarda i cani, non solo non è semplice ma è anche diversa da quello che appare.
Reattività e aggressività non sono la stessa cosa
La reattività
Un atteggiamento spesso scambiato per aggressività è la reattività ma reattività e aggressività non sono la stessa cosa.
La reattività è una reazione elevata a certi stimoli o situazioni; può essere alimentata da forte eccitazione, predazione o paura di qualcuno o qualcosa.
La reattività può trasformarsi in aggressività ma non è sinonimo di aggressività.
All’origine della reattività ci possono essere:
- La genetica
- L’abitudine a reagire in modo eccessivo
- Una socializzazione carente, inadeguata o addirittura assente
- Mancanza di autocontrollo
- Stanchezza eccessiva
- Una esperienza traumatica
- Una combinazione dei fattori elencati sopra
Generalmente, i cani che hanno comportamenti reattivi hanno fattori scatenanti, che possono essere situazioni in cui si sentono intrappolati (ad es: l’essere al guinzaglio) o che li eccita oppure certi individui – i bambini, i cani maschi, i cani di una certa razza, o cani che hanno certi comportamenti, etc.
La aggressività
Per aggressione si intende un comportamento che è ostile, distruttivo o dannoso nei confronti di un individuo.
Sentendo i termini ‘ostile’, ‘distruttivo’ e ‘che fa danni’, per di più se riferiti ai cani, si pensa automaticamente alla cattiveria: il cane ostile, distruttivo e che fa danni è cattivo, si pensa.
La realtà è più complessa, come accennavamo all’inizio: con ostile, distruttivo e dannoso non ci si riferisce ad un individuo ma ad un comportamento, sono due cose molto diverse, e, come praticamente tutto quello che riguarda i cani, anche i comportamenti aggressivi sono molto più complicati di quello che si immagina (uno dei motivi per cui giudicare i cani è un vero errore).
I comportamenti aggressivi hanno natura diversa, cause diverse e si gestiscono in modo diverso.
Quale funzione ha il comportamento aggressivo?
Il comportamento aggressivo serve il bisogno del cane di aumentare la distanza da quella che percepisce come una minaccia – ad esempio, un altro cane, una persona che si avvicina, etc.; serve a controllare una situazione, detenere una risorsa, allontanare una minaccia o manifestare irritazione.
Quali sono i tipi di comportamento aggressivo?
La aggressione può essere dovuta a:
- Guardia, controllo e/o protezione del territorio: il cane aggredisce l’intrusore (che può essere un nemico ma anche un amico)
- Protezione delle risorse: molti cani proteggono le risorse a cui tengono; risorse materiali (giochi, cibo, acqua, etc.) o sociali (proprietario, altro cane, attenzioni, etc.)
- Protezione verso un membro della famiglia: il cane aggredisce quando pensa che un membro della famiglia è in pericolo oppure perchè non vuole condividerlo
- Paura: il cane che ha paura, che si sente senza via di fuga, può attaccare nel tentativo di far allontanare chi o cosa lo spaventa
- Difesa: motivata dalla paura, l’aggressione difensiva è solitamente frutto di un ragionamento del tipo ‘La migliore difesa è l’attacco’, a volte accompagnato da un ‘O la va o la scappa’,
- Frustrazione: l’eccitazione da qualcosa che non si riesce a soddisfare può scatenare comportamenti aggrressivi
- Predatorietà: inseguire, prendere, ferire, a volte anche uccidere, fa parte del comportamento predatorio, assolutamente normale se indirizzato al selvatico; è invece aggressivo se indirizzato verso altri cani o persone (soprattutto se bambini o neonati)
- Dolore: un cane che sente dolore può comportarsi in modo aggressivo
- Rediretta: è la aggressività che si manifesta quando il cane è sovrastimolato/sovraeccitato/aggressivo verso un individuo (un cane, una persona, etc.) e qualcuno interferisce nella sua azione o non riesce a portarla a termine per cui si scaglia contro chi ha vicino.
Tre caratteristiche poco note della aggressività
- La aggressività immotivata e sovradimensionata (per il cane, ovviamente, non secondo gli umani) è anormale o patologica. Sono da considerarsi patologici l’uso del morso senza il ringhio e l’uso del morso ripetuto trattenuto e lacerante in contesti normali.
- Per i cani i conflitti sono antieconomici (sono rischiosi, ci si può far male e non essere più in grado di funzionare e possono anche portare alla esclusione dal gruppo) e i cani competenti non cercano il conflitto inutile, sanno gestire i conflitti ma non li cercano.
- Aggressività verso le persone e aggressività verso gli altri cani non sono la stessa cosa e che il cane sia aggressivo verso gli umani non vuol dire che lo sia verso i cani e, viceversa, che sia aggressivo nei confronti dei cani non vuol dire che lo sia anche verso gli umani.
- E’ più probabile l’aggressività verso gli uomini che verso le donne.
Cosa si può fare se il cane ha comportamenti aggressivi?
Prima di parlare di cambiare il comportamento aggressivo si deve capire la natura del comportamento.
Come abbiamo visto, infatti, ci sono alcune forme di aggressività che sono normali e non da correggere – ad esempio, il cane da guardia che difende il suo territorio dagli intrusori fa quello per cui è nato, fa il suo mestiere; Altre, ad esempio la reattività o la aggressività da paura, sono invece espressione di difficoltà del cane, spesso dovuta ai proprietari e ad una gestione non corretta e richiedono che si intervenga, con il supporto di un educatore cinofilo professionista, serio e preparato, per migliorare, in alcuni casi addirittura risolvere, la situazione.
Fattori che influiscono sul comportamento
Ci sono alcuni altri fattori che possono influenzare il comportamento in senso aggressivo:
- Lo stato di salute
- Le esperienze di vita, tra cui l’essere stato regolarmente trattato con metodi e strumenti coercitivi
- L’età (i cani anziani con capacità sensoriale ridotta possono avere maggiore senso del pericolo e reagire aggressivamente più di quanto non facevano da giovani)
- Squilibrio ormonale
- Separazione precoce dalla mamma
- Genetica
- Socializzazione inadeguata, carente o del tutto mancante
In conclusione
Il mondo dei cani è un po’ come Las Vegas, non è sempre tutto oro ciò che luccica. In altre parole, le apparenze sono ingannevoli, si è convinti di vedere qualcosa e in realtà è tutt’altra.
I casi sono innumerevoli, tra cui l’aggressività come abbiamo visto finora, e definire un cane alfa, dominante e aggressivo perchè ringhia, abbaia o si slancia verso cani estranei o persone è decisamente scorretto.
Amdare oltre le apparenze e comprendere la realtà dei cani e dei loro comportamenti è essenziale per una gestione corretta, per il benessere del cane e per il benessere della relazione umano-canina.
Con Sara de Cristofaro, educatore cinofilo e autrice del best-seller Senti chi Abbaia