La prima cosa da sapere sui cani è che la stragrande maggioranza delle cose che si raccontano su di loro hanno poco o addirittura nulla di vero.
E’ stupefacente che quello che si sa sull’animale più vicino agli umani che esiste (tanto vicino e da così tanto tempo (migliaia e migliaia di anni) che si parla addirittura di coevoluzione tra cani e umani) sia una montagna di rumenta.
Eppure, se si cerca, una spiegazione si può trovare: per i cani non c’è considerazione nè rispetto e fa comodo considerarli e trattarli come se fossero oggetti, meno che oggetti addirittura.
Per scegliere un mobile, una televisione, uno smartphone o una automobile si studia, si cerca scrupolosamente, si compara per capire caratteristiche e funzionalità e una volta preso lo si tratta con cura e attenzione e ci si impegna per mantenerlo bene.
Con il Cane no.
Il cane deve essere semplice, lo si prende d’impulso, non ha esigenze e non può richiedere impegno, nel momento in cui le ha diventa un peso e un fastidio, è considerato normale viverlo con ostilità e trattarlo con violenza.
E’ sconcertante.
Prendere il cane è come prendere un bambino ma di un’altra specie
‘Così diventa come voglio’
Quanti prendono il cane e pensano che sia come un pongo, modellabile secondo i propri desideri e si sorprendono e se la prendono con l’animale che non corrisponde a quella idea senza fondamento che avevano di lui/lei.
E’ il secondo scontro con la realtà del Cane (segue quello con i suoi bisogni, il suo mordere di tutto di più con quei dentini minuscoli e aguzzi tipici dei piccini, il suo piangere e, spesso anche giocare, di notte): scoprire che l’animale, cucciolo o adulto che sia, non è pongo e non è modellabile secondo i desideri degli umani.
La relazione con il cane
Il cane ha la sua natura, le sue esigenze, il suo carattere, la sua personalità, la sua predisposizione genetica e individuale, i suoi gusti e vivere correttamente con il cane vuol dire riconoscerli, rispettarli e adeguarsi.
Il cane deve essere amato e rispettato per chi è e deve vivere in modo compatibile e rispettoso di chi è, non essere forzato a conformarsi ad aspettative umane, spesso anche irrealistiche.
E’ uno dei motivi per cui è tanto importante volere consapevolemente il cane, sapere cosa vuol dire accoglierlo nella propria vita, ed è tanto importante scegliere il cane giusto. Oltre alle caratteristiche di razza, infatti, ci sono le caratteristiche individuali con cui si deve imparare a convivere, che si deve imparare a gestire e anche ad apprezzare. Come si fa a vivere bene con qualcuno, cane o umano che sia, se non lo si apprezza?
Non è facile avere tanta disponibilità nei confronti degli umani, figurarsi verso il cane, che ci si aspetta sia semplice come un pupazzo.
Non è un caso che quello che è il normale impegno che viene con il cane sia visto e vissuto come sacrificio e il cane, non più pupazzo, è considerato un problema.
I cani sono veramente impegnativi
La mente e il cuore del Cane
Relazionarsi con il cane è relazionarsi con qualcuno che conosce gioia, dolore, anticipazione, amore, gelosia, paura, preoccupazione, insicurezza, stress, gelosia, delusione, tristezza, lutto; qualcuno che ha senso di se, che può essere sicuro o insicuro, pauroso, non pauroso, timido o sfrontato, spiritoso o no, molto sensibile o anche poco sensibile, delicato o irruento; qualcuno che sa leggere gli umani come nessun altro al mondo; qualcuno che vive osservando gli umani e che coglie e interpreta anche il più piccolo segnale (compresi gli odori) che gli umani inviano e li usa per decidere come comportarsi; qualcuno che comunica con i suoi proprietari in modo umano (cosa che non fa con i cani); qualcuno che ha un codice di comportamento molto rigoroso diverso da quello umano; qualcuno che ha la sua comunicazione: qualcuno che ha le sue, importanti, esigenze fisiche, mentali ed emotive, date dal suo essere cane, e dall’essere quello specifico individuo cane.
In poche parole, il Cane è molto molto complesso.
La realtà dei cani
La realtà dei cani è che sono veramente impegnativi: prendere il cane è come prendere un bambino, un bambino di un’altra specie che pensa, si comporta, ha priorità, modo di relazionarsi e di comunicare diverso dagli umani.
Con buona pace di chi pensa che i cani sono pupazzi.
Già si sentono le grida, ‘Ecco l’errore, la stupidità, i cani non sono bambini!‘.
Mai detto che i cani sono bambini, abbiamo detto che i cani sono come bambini, ed è vero, e come i bambini sono straordinariamente impegnativi. In più, rispetto ai bambini, non si allontanano mai e vanno gestiti, accuditi e curati per tutta loro vita e quando se ne vanno, nell’attimo che è la loro vita, ti devastano anche per il dolore.
Il cane e il legame con i suoi umani
Il legame che il cane sviluppa con i suoi proprietari è comparabile a quello tra figli e genitori: si rivolge a loro per informazioni, sicurezza, conforto, aiuto, indicazioni.
Il cane ha bisogno di fidarsi dei suoi umani e di sapere di potersi affidare a loro; ha bisogno che i suoi umani siano gestori competenti di ambiente e risorse.
Il ruolo dei proprietari
Gli umani devono educare, guidare, dare regole, dare sicurezza, giocare, sostenere, gestire situazioni, dare conforto.
Per i cani gli umani sono importantissimi ed è fondamentale per il cane, per gli umani e per la relazione umano-canina, che i proprietari svolgano con competenza il loro ruolo. Quando gli umani non svolgono il loro ruolo, nascono i problemi.
In conclusione
La drammatica realtà è che quando si tratta di cani, superficialità e presunzione sono molto diffuse, con conseguenze devastanti per il benessere degli animali e per la relazione umano-canina. E’ uno strazio per i cani e una occasione persa per gli umani visto lo straordinario potenziale della relazione umano-canina.