Abbiamo visto in più occasioni che i cani conoscono il mondo con il naso, che con l’olfatto percepiscono sia il passare del tempo sia lo stato d’animo degli altri individui (cani e umani); abbiamo visto anche che il loro olfatto è di straordinario aiuto per gli umani, un caso esemplare è quello dei cani da allerta diabete.
Una recente ricerca pubblicata su Scientific Reports ci dice che il naso dei cani ha capacità ancora superiori a quelle che si conoscevano.
La particolarità del naso dei cani
Gli studiosi ci dicono che il rinario (la zona di pelle umida, glabra e ispessita intorno alle narici che hanno numerosi mammiferi) dei cani è prominente e riccamente innervato, cosa che fa pensare abbia una funzione sensoriale.
E’ anche generalmente fresco – è stato stabilito che è di circa 5 gradi più fresco rispetto alla temperatura ambientale, sia a 30°C, 15°C e 8°C – e umido.
Si ritiene improbabile che abbia una funzione di termoregolazione per tre ragioni:
- ha una superficie molto piccola rispetto alla dimensione del corpo dei cani
- quando sono esposti al caldo i cani iniziano ad ansimare e tirano fuori la lingua che è calda e umida e disperde efficacemente il calore corporeo in eccesso tramite l’evaporazione e l’irraggiamento mentre.
- quando sono esposti al caldo il rinario rimane fresco ed è quindi inefficace nella termoregolazione
Un vantaggio per i progenitori
La rilevazione delle radiazioni termiche è complessa, dicono gli studiosi, per via della bassa energia contenuta nei fotoni ad alta lunghezza d’onda ma la capacità di rilevare le radiazioni da corpi caldi sarebbe stato vantaggioso per i progenitori dei cani perchè li avrebbe aiutati nella caccia.
I cani e il rilevamento del calore
Partendo dalle caratteristiche del naso dei cani e dall’ipotesi del vantaggio evolutivo, gli studiosi hanno ipotizzato che i cani possano rilevare il calore e hanno condotto alcuni esperimenti sia comportamentali sia strumentali in Ungheria e in Svezia.
Dalle loro osservazioni comportamentali è emerso che, senza poterli vedere nè sentire con l’olfatto, i cani rilevano oggetti che emettono radiazioni termiche deboli.
Le risonanze magnetiche hanno rivelato che a fronte ad uno stimolo termico debole, la corteccia sinistra somatosensoriale, che invia segnali ricevuti dal naso, è più reattiva che a fronte di un segnale neutro (non caldo).
In poche parole cosa è stato scoperto
I ricercatori hanno scoperto che i cani possono sentire radiazioni deboli di calore e una parte specifica del loro cervello è attivata da questa radiazione a infrarossi.
E’ scientificamente dimostrato che il naso e il cervello dei cani insieme sono una piattaforma sofisticata per processare un ampio spettro di segnali, tra cui le onde di calore.