Home Il Benessere dei Cani Perchè il cucciolo non vuole camminare e come risolvere

Perchè il cucciolo non vuole camminare e come risolvere

Un problema che si può avere con un cucciolo è che si rifiuti di camminare quando si va in strada. Magari si siede, magari si blocca, magari si stende, comunque sia il risultato è lo stesso: non si va da nessuna parte. La situazione è fonte di frustrazione, anche grande, che è pure comprensibile e la tentazione di trascinare, strattonare o tirare il piccolo è forte, fortissima, ma si deve resistere, farebbe più danni che altro. Quello che serve è capire le ragioni del comportamento e avere ‘un po” di pazienza (con i cuccioli, ma in generale con i cani la gentilezza e la pazienza portano lontano).

Ne tratta L’educatrice americana Karen B. London in un articolo su The Bark di qualche tempo fa.

Una prima cosa utile da sapere è che non è raro che i piccolini non vogliano camminare quando escono da casa; a volte è un problema serio (potrebbe, ad esempio, essere un sintomo che il cane è fobico) ma più spesso che no i piccoletti si sciolgono da soli con il passare dei giorni, quando prendono confidenza con l’ambiente in cui si trovano.

Detto questo, vediamo alcune situazioni comuni, non sono ovviamente tutte ma coprono diverse possibilità.

Il collare/la pettorina e guinzaglio

Alcuni cuccioli si bloccano perchè non sono abituati al collare/pettorina e al guinzaglio. Tre azioni facilitano a superare questo ostacolo: scegliere un’attrezzatura da cucciolo, di dimensioni e peso adeguato al piccolino (per i cani di taglia molto piccola la London suggerisce di usare quelle per i gatti); far sì che l’esperienza di mettere il collare/la pettorina e il guinzaglio sia molto piacevole, ad esempio rendendolo un gioco; e abituare in casa il piccolo che camminare con il collare/la pettorina e il guinzaglio è qualcosa di piacdvole così quando esce affronta l’esperienza in base a quella positiva che conosce.

Un passo alla volta

I piccoli di cane sono, lo abbiamo visto in altre occasioni (ad esempio qui), come i bimbi umani – tra le altre cose, hanno energie limitate, i muscoli e le articolazioni non sono sviluppate, devono conoscere tanto del mondo – e alcuni di loro possono essere più timorosi nell’affrontare un ambiente che non conoscono. Non solo, come non ci si aspetta che un piccolo bipede cammini per Km e Km, ancora meno se mostra di non essere convinto alla prospettiva di camminare, così è per i cuccioli di cane.

Una prima cosa da ricordare, elementare nella sua semplicità, è che se il piccino ha problemi a camminare è bene darsi un percorso breve da percorrere e rispettare il ritmo della creatura, anche se è lento; le distanze lunghe e un passo veloce potrebbero essere troppo da sostenere per lui/lei. Con il passare dei giorni, le esperienze brevi e piacevoli faranno sì che cambi idea sul cammino all’esterno e la creatura affronterà le uscite con serenità.

Dove si va

Abbiamo accennato prima che un motivo per cui i piccoli possono rifiutarsi di camminare all’esterno è che non conoscono l’ambiente in cui si muovono. La London propone esercizio di portarli in automobile (se non soffrono la macchina, ovviamente) ad una breve distanza e poi invitarli a camminare verso casa piuttosto che da casa. Spiega che alcuni cuccioli preferiscono camminare verso un posto che conoscono piuttosto che allontanarsene e così un po’ alla volta si fa conoscere loro dove si trovano e si toglie la ragione della loro ritrosia.

La stanchezza

Un motivo, ovvio ma sempre meglio ricordarlo, per cui i piccoli possono non voler camminare è che sono stanchi. A differenza degli altri casi presentati, il bloccarsi è più probabile si presenti dopo un po’ di tempo già passato all’esterno.

Problemi fisici

E’ sempe possibile che un motivo per cui i piccoli si rifiutano di camminare sia che hanno qualche problema fisico. E’ ovviamente opportuno, come d’altronde si fa sempre con i cuccioli, fare una accurata visita dal veterinario per determinare lo stato dei piccini.

La compagnia

Alcuni piccoletti possono essere invogliati a camminare quando c’è un gruppo – magari un altro cucciolo con il suo proprietario oppure più membri della famiglia insieme. Tentare l’uscita con più soggetti porta anche a capire i gusti del piccolo.

Caccia al tesoro

Che bello è camminare quando per strada si trovano tesori! La London suggerisce di nascondere lungo il percorso (che deve essere variato in termini di destinazione, direzione e distanza) tesori da scoprire così da rendere l’uscita ancora più emozionante e così potrebbe invogliare il piccolo a camminare meglio e di più.

Stop and go

Una altra soluzione che propone la London è un esercizio (da fare al massimo un paio di volte a uscita non di più perchè può perdere efficacia) che potremmo chiamare di stop&go in cui si chiede al piccolino di fermarsi e poi gli si da un ok per muoversi. La London spiega che tanti cani sono molto contenti di muoversi dopo che è stato chiesto loro di stare fermi.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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