Un recente articolo su The Bark tratta di un tema estremamente importante, oltre che interessante: l’arrabbiarsi dei cani. E’ un argomento di cui non ci si occupa mai, probabilmente per via dell’abitudine di giudicare i cani e fare l’associazione cane che si comporta (umanamente) bene = cane buono e cane che si comporta (umanamente) male = cane cattivo e anche per la tendenza tra gli umani, da un lato di chi vuole associare i cani solo a cose positive e, all’opposto, chi considera i cani mostri cattivissimi.
Che cane stupendo
Nell’articolo su The Bark l’educatrice americana Karen B. London affronta alcuni punti che aiutano a comprendere la questione e lo fa partendo dagli umani e dal commento che si sente tanto frequentemente ‘Ah che cane stupendo, gli si fa di tutto e non dice niente‘, dove il di tutto vuol dire veramente di tutto, dall’invadere i suoi spazi al rubargli i giochi, dal disturbarlo mentre riposa al tirargli le orecchie e la coda e tutti i vari trattamenti che gli umani, anche in buona fede, anche inconsapebolmente di cosa vuol dire per i cani, infliggono sui quadrupedi.
La tolleranza degli umani
Quanti umani disturbati, stuzzicati o provocati rimarrebbero calmi o addirittura reagirebbero positivamente? Pochissimi, per non dire nessuno.
Quanto pretendiamo dai cani
Nei confronti dei cani, invece, ci si aspetta che quando sono importunati, infastidi, provocati, etc. non abbiano reazioni e, se le hanno, si pretende che siano positive. Un aspetto totalmente sottovalutato, per non dire ignorato, dei cani, ci dice la London, è che soddisfano le aspettative umane: La realtà infatti è che i cani reagiscono mediamente molto poco e quando lo fanno, in modo molto lieve, ai trattamenti che subiscono. Commenta la London, è veramente sorprendente che non perdano le staffe più spesso.
Vuol dire che i cani non conoscono la collera?
No. Il portafoglio di emozioni, sentimenti e stati d’animo che i cani provano è tale che conoscono anche la collera, solo si adirano seriamente poco, pochissimo, e molto meno di quello che si pensa. E con questo si aprono altri due punti.
Da cosa si capisce quando i cani sono arrabbiati?
Alla domanda da cosa si capisce che il cane è arrabbiato viene spontaneo rispondere ‘quando è aggressivo‘ ma in realtà la questione è diversa e più complessa. La London spiega che le manifestazioni aggressive sono più che spesso che no, tutt’altro rispetto alla collera e se anche l’aggressività si può presentare con la collera non è la stessa cosa: l’ira è una emozione mentre l’aggressione è una azione. La London spiega che l’aggressione può essere il risultato dell’ira ma è raro che accada e, aggiunge, è una fortuna che sia così perchè fermare e aiutare un cane che esprime la sua rabbia in aggressività è molto difficile, se non impossibile.
Il ruolo della paura nelle manifestazioni aggressive
La London ricorda che la causa più comune delle manifestazioni aggressive è la paura.- dice che circa l’80% dei cani ‘aggressivi’ è guidato dalla paura e se anche può non essere il solo fattore in gioco è il principale e il cane che ha paura si può aiutare.
‘Aggressività’ e dolore
Un’altra causa molto comune di aggressività è il dolore: uno dei motivi per cui i cani aggrediscono è evitare di essere toccati (da persone, altri cani o altri animali) per evitare di soffrire, oppure reagiscono perchè sono stati toccati e hanno provato dolore.
Cosa vuol dire quando i cani mordono
Abbiamo visto che nonostante i cani reagiscano molto meno di quello che sarebbe naturale aspettarsi visto quello che subiscono, comunque conoscono la collera e un segnale che il cane è arrabbiato, suggerisce la London, è che morde. A proposito dei morsi dei cani vale la pena ricordare che i cani imparano fin da piccini a gestire il morso, non mordono a caso e infatti mordono veramente poco e anche quando mordono, statisticamente, è rarissimo che lo facciano per fare male (la London evidenzia come negli Stati Uniti il 99% dei morsi di cane riportati negli ospedali è classificato al livello 1 su una scala da 1 a 6 di gravità delle ferite).
Un altro aspetto del morso dei cani da considerare è, racconta, la capacità che hanno di controllarlo e l’impressione di chi ritiene di essere riuscito a non farsi mordere è una illusione, la realtà è che il cane che non riesce a mordere è perchè non vuole farlo, non perchè il destinatario delle sue attenzioni è riuscito ad evitarlo.
Irritazione, frustrazione e collera
I cani possono arrabbiarsi, come abbiamo visto prima, ma anche su questo è necessario fare alcune differenziazioni. L’ira, ci dice la London, ha diversi gradi. Va dalle forme più lievi come ad esempio l’irritazionoe e la frustrazione, alle forme più estreme come la collera e nelle più di due decadi di lavoro con cani problematici ha notato che tanto l’irritazione e la frustrazione sono comuni, tanto nei cani la collera vera, seria, è molto rara.