Home Vita con il Cane I cani e i lupi si differenziano nella propensione al rischio

I cani e i lupi si differenziano nella propensione al rischio

La saggezza popolare ci dice che i lupi perdono il pelo e non il vizio. Tanti che si autoproclamano esperti cinofili prendono quasi alla lettera il detto quando sostengono che i cani sono lupi addomesticati e con questo giustificano l’uso di metodi aberranti sui cani. Il genoma dei cani ci dice che sono discendenti dal lupo grigio ma che in migliaia di anni di evoluzione si sono allontanati geneticamente.

Le diversità tra i cani e i lupi sono tante e sono importanti. Una che abbiamo visto in passato (qui) si manifesta nella relazione con gli umani: allevati nello stesso modo da umani, i cani si attaccano e relazionano con gli umani come non fanno i lupi.

Un’altra differenza è quella di cui ci occupiamo oggi: si tratta della preferenza nei confronti del rischio. E’ un tema un po’ particolare e sappiamo poco di come è stato condotto lo studio ma l’argomento è abbastanza interessante per cui eccoci qui.

I ricercatori hanno osservato il comportamento di cani e di lupi allevati nello stesso modo di fronte alla decisione tra avere sicuramente un cibo neutro, insipido, e fare una scelta rischiosa che poteva risultare o in uno snackino squisito o in un sasso, ovviamente immangiabile.

Ai cani e ai lupi coinvolti nello studio era stato insegnato di scegliere, indicando con la zampa o con il muso, una ciotola rovesciata sotto cui era sempre la merenda insipida o un’altra ciotola sotto cui si trovava a volte lo snackino squisito e a volte il sasso.

Nell’80% dei casi, i lupi hanno scelto l’opzione più rischiosa mentre per i cani è stato il 58% dei casi. La conclusione degli studiosi è che i cani sono più cauti dei lupi e che la differenza parrebbe sia essere innata sia confermare l’ipotesi che la preferenza nei confronti del rischio si evolve come una funzione dell’ecologia. Rifletterebbe, in altre parole, la differenza evoluzione tra i cani e i lupi, dove questi ultimi sono rimasti cacciatori e in quanto tali sono abituati all’incertezza per quanto riguarda il cibo e sono quindi più proni a prendersi rischi, mentre i cani avvicinatisi agli umani e più abituati al cibo sicuro o quasi, hanno minore propensione al rischio.

Lo stesso fenomeno è stato riscontrato negli scimpanzè che si nutrono di frutta e cacciano scimmie e rischiano più dei bonobo che nutrendosi prevalentemente di vegetazione, sono abituati ad avere a disposizione il cibo.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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