Di come sia importante l’igiene orale per i cani ci siamo occupati qualche tempo fa. Oggi ci vediamo un altro tema correlato, ancora meno sexy ma molto utile: se esiste una relazione tra la paradontite e il declino cognitivo nei cani.
La premessa
E’ stato provato che negli umani esiste una correlazione tra parodontite e sviluppo dell’Alzheimer, a causa, si ipotizza, degli effetti sul cervello della infiammazione cronica associata alla paradontite. In altre parole, detto in modo un po’ grossolano, è stato osservato che i batteri della parodontide stimolano l’infiammazione del sistema nervoso centrale e questa infiammazione, e la risposta che genera, è indicata come un fattore che contribuisce, se non addirittura causa, la patogenesi dell’Alzheimer.
Il declino cognitivo nei cani
I cani, generalmente i cani anziani, possono soffrire di declino cognitivo, che viene viene comunemente chiamato demenza senile ed è comparato all’Alzheimer degli umani. E, come gli umani, anche i cani possono soffrire di paradontite.
Lo studio
Un recentissimo studio pubblicato sulla rivista Open Veterinary Journal ha ipotizzato che nei cani, come negli umani, esiste un legame tra paradontite e declino cognitivo partendo dall’idea che cani a cui era stato dignosticato il disturbo cognitivo soffrissero di una forma significativamente più grave di paradontite rispetto ad altri cani della stessa età che non presentavano disturbi cognitivi.
I sintomi della demenza senile nel cane (secondo il questionario DISHAA)
Alcuni tra i sintomi di demenza senile nel cane sono:
- Disorientamento:
- incastrarsi,
- avere difficoltà a superare ostacoli,
- cercare di uscire dalla parte della porta dove è lo stipite
- Fissare muri, pavimenti o nel vuoto
- Non riconoscere persone o pets conosciuti
- Si perde in casa e/o in giardino
- Non risponde a stimoli visivi e/o sonori
- Interazioni
- Irritabilità e paurosità nei confronti di membri della famiglia, ospiti e/o altri animali di casa
- Perdita di interesse per le interazioni in famiglia, per essere accarezzato, per andare ad incontrare i suoi umani, etc.
- Ciclo sonno-veglia disturbato
- Vocalizza durante la notte
- Irrequietezza notturna, cammina avanti e indietro
- Dimentica cose che sa
- Sporca in casa
- Non riconosce più richieste a cui rispondeva
- Non riconosce il suo nome
- Ridotta attenzione, si distrae molto facilmente, è difficile attrarre la sua attenzione
- Attività
- Gioca molto meno, sia con persone sia con altri cani, sia in famiglia che fuori
- Gira a caso, vaga per casa senza meta
- Comportamenti ripetitivi (si lecca, gira su se stesso, mastica in modo compulsivo)
- Ansia
- Più ansioso quando si separa dai suoi umani
- Più reattivo e/o impaurito da stimoli olfattivi o sonori
- Si spaventa o spaventa di più quando va in posti nuovi o quando esce da casa
I livelli della peridontite (in base alle fotografie dei cani osservati)
- 0/Assente: i denti non mostrano segni di placca, le gengive sono normali
- 1: un po’ di placca, le gengive possono essere un po’ arrossate
- 2: discreta quantità di placca, le gengive sono arrossate e un po’ gonfie
- 3: presente il tartaro, le gengive sono infiammate, ritratte o iperplastiche
- 4: presenza importante di tartaro, le gengive sono seriamente infiammate, ci possono esser segni di infezione o caduta di denti
I risultati della ricerca
In base a quanto emerso dalla loro analisi, i ricercatori hanno determinato che anche nei cani esiste una associazione tra la peridontite e il declino cognitivo.
Visto tutto, si conferma quanto sia importante occuparsi dell’igiene orale dei propri cani.