A fronte di un cane che ha manifestazioni di ‘aggressività’ non è raro che qualcuno commenti ‘I cani non sono cattivi, come sono dipende dai proprietari‘.
Posto che la questione cani buoni/cani cattivi è molto più complicata di quello che si pensa, a differenza di tante delle cose che si sentono sui cani, questa ha il suo perchè.
E’ indubbio che i proprietari influenzano i cani, si tratta di capire come lo fanno e quanto di quello che si osserva dei cani è dato dai proprietari.
Vediamo.
La personalità
E’ scientificamente provato che la personalità dei proprietari influenza quella dei cani. Uno studio pubblicato sulla rivista Applied Animal Behaviour Science ha constatato che cani e proprietari tendono a condividere 4 dei Big Five tratti della personalità:
- Estroversione
- Amicalità
- Coscienziosità
- Nevroticismo
Una eccezione alla condivisione è stata riscontrata nella apertura all’esperienza, tratto in cui cani e proprietari parrebbero non essere tanto allineati.
Il contagio emotivo
Tra cani e umani esiste anche il contagio emotivo – quel fenomeno per cui le emozioni, e comportamenti correlati, della persona generano emozioni e comportamenti simili nei cani.
E’ scientificamente provato, ad esempio, che proprietari ansiosi trasmettono la loro ansia sui loro cani che diventano ansiosi a loro volta; anche la paura è oggetto di contagio emotivo – il cane che sente il proprietario impaurito si spaventa a sua volta; lo stesso è per lo stress – i cani di proprietari stressati sono stressati a loro volta.
Caratteristiche simili
Alcuni sostengono che si tende a scegliere cani con caratteristiche simili a se ma questo contrasterebbe con l’esperienza, almeno italiana, che dice che i cani sono prevalentemente presi d’impulso e in base all’aspetto estetico.
La gestione dei cani
Infine, last but not least come si dice, c’è la questione di come la gestione da parte dei proprietari influenza i cani e se è vero che un cane ‘cattivo’ è frutto di cattivi proprietari.
I cani imparano cosa vuol dire essere cani ed apprendono le prime, fondamentali, regole del comportamento canino dalla mamma e dai fratellini. E’ scientificamente provato che i piccoli portati via troppo presto dalla mamma crescono con importanti problemi comportamentali, tra cui problemi cognitivi e di apprendimento, paurosità, reattività eccessiva, ansia, aggressività e possessività eccessiva.
C’è il modo di ‘educare’ i cani, con tantissimi che ancora si affidano alla ‘tecnica’, eufemismo con cui sono definiti i metodi coercitivi, nonostante sia scientificamente provato da numerosissimi studi che gli effetti della violenza, fisica e/o psicologica che sia, ha effetti pesantissimi sui cani, causando tra l’altro ansia, paura, preoccupazione, aggressività.
C’è poi la questione del ruolo dei proprietari e della sicurezza di cui i cani hanno bisogno. Per i cani, i proprietari sono come genitori, hanno la stessa funzione e devono dare loro, tra gli altri, presenza, guida, educazione, preparazione alla vita, amore, sostegno, essere il safe-heaven e la base sicura, offrire sicurezza, gioco, divertimento, serenità, comprensione, comunicazione, cura. I proprietari assenti o mal presenti (anche se credono di essere presenti e nel modo corretto) non danno ai cani ciò di cui hanno bisogno, possono farli sentire soli, insicuri, incerti della loro relazione più importante e causare loro problemi importanti che si manifestano in comportamenti manifestamente difficili.
E’ uno dei motivi per cui avere problemi con il proprio cane può essere una fortuna; chi vuole affrontarli e risolverli è costretto ad imparare tanto sulla propria creatura, a cambiare il modo di relazionarsi con lui/lei e di gestirla.
C’è anche la questione della vita adeguata. I cani hanno esigenze date dal loro essere cani, dall’essere cani di una o l’altra razza (o mix di) e dall’essere quell’individuo cane (ogni cane è un individuo a se). I cani che non fanno vite adeguate soffrono e possono manifestare il loro malessere con comportamenti umanamente difficili.
Concludendo, si può dire che i cani sono fatti dai proprietari?
Sì, a patto di avere sempre in mente che i cani non sono come il pongo che si modella a piacimento ma che hanno il loro carattere, le loro motivazioni, la loro genetica, le loro intenzioni, oltre a capacità cognitve importanti, che anche tra i cani ci sono i criminali, che le apparenze sono spesso molto ingannevoli, e che il buono e cattivo umani hanno poco significato nel mondo canino.