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Il cane ha paura delle scale: cosa fare

Ci sono su internet tanti video di cucciolini che non riescono a fare le scale e trovano un aiuto nei loro umani o nell’altro cane di casa con più esperienza.

La paura delle scale, che è generalmente più diffusa per lo scendere che per il salire, è un problema comune nei cani e non riguarda solo i piccoli, tutti possono esserne interessati.

Un cane che non sale le scale è quantomeno una difficoltà, se non proprio un problema per se stesso e per i suoi proprietari. Qualcuno potrebbe obiettare, ah ma si prende in braccio. Vero, ma non è una reale soluzione: oltre alla presenza di una paura, c’è la questione della taglia, del peso e non ultimo, della disponibilità della creatura a farsi prendere in braccio e a farsi portare e, in questo ultimo caso, se l’animale non apprezza essere trasportato, anche se pesa pochi chili è un problema.

La difficoltà con le scale quindi va gestita e per poter gestire bisogna prima capire. Vediamo quindi le cause più comuni per cui i cani si rifiutano di scendere e/o salire le scale.

Prima di tutto, come si capisce che il cane ha difficoltà con le scale? Si capisce perchè arrivato vicino o sopra le scale si blocca, piange, trema, si tira indietro, nasconde la coda tra le zampe.

Vediamo ora quali sono i motivi più comuni per cui i cani hanno problemi con le scale.

Motivi di salute

La prima cosa da escludere di fronte ad un cane che non vuole fare le scale è che la sua ritrosia non sia dovuta a problemi di salute per cui fare le scale genera dolore. Artrosi, artrite, spondilosi, displasia dell’anca e/o del ginocchio, e ferite possono rendere il fare le scale doloroso. Prima di parlare di fobie è opportuno indagare che il blocco di fronte alle scale non sia dovuto a motivi fisici, sia nei cuccioli sia nei casi anziani. Per questi ultimi, il dolore è da ipotizzare subito se la ritrosia nei confronti delle scale è un comportamento nuovo.

Paura

L’altro motivo comune per cui i cani si bloccano di fronte alle scale è la paura. Le cause della paura sono diverse.

Non conoscono le scale

Abbiamo visto che la socializzazione è fondamentale per i cani. Devono conoscere da piccini quante più cose possibili ed averne esperienza positiva e quella conoscenza da loro le basi per affrontare serenamente le situazioni di vita quando sono più grandi.

Tra le situazioni di vita ci sono le scale. Cucciolini che non le hanno mai viste o cani più grandi che non le hanno mai incontrate nella loro vita, quando si trovano a doverle superare molto facilmente ne hanno paura, Possono percepirle come un ostacolo grande ed intimidente, addirittura come un pericolo terribile ed è naturale che ne abbiamo paura.  Hanno bisogno di essere aiutati a scoprirle e ad affrontarle con serenità.

Esperienze traumatiche

Abbiamo visto che i cani per affrontare serenamente le situazioni devono averne avuto esperienza positiva. Purtroppo non è sempre così e, come per il resto, anche l’esperienza negativa (o le più esperienze negative) associate ai gradini, ad esempio essere trascinati, essere spinti, essere caduti, aver inciampato, può lasciare un segno indelebile e rendere le scale in generale un problema per tutta la vita delle creature. Ogni volta che si trovano di fronte ad una scala, la memoria del trauma (singolo o ripetuto, come abbiamo visto) si ripresenta e il cane si blocca, piange, trema, si rifiuta di salire e/o scendere.

Comportamento appreso

Basta un ‘semplice’ divieto di salire al secondo piano, un cancelletto che impedisce l’accesso, una sgridata un po’ forte se la creatura cerca di salire anche solo una volta (tentativo che gli umani tendono a percepire come violazione di un ordine e quindi, a diversi livelli di durezza, da punire, senza considerare che magari il cane si sentiva solo ed era triste e si era avventurato oltre i confini imposti solo perchè alla ricerca di calore e affetto) ed ecco che per i cani più sensibili si crea l’associazione scala = negativo e, ogni volta che si trovano posti di fronte ad una scala, vanno in crisi.

Il tipo di scala

Ci sono cani che hanno paura delle scale in generale, e altri che hanno paura di alcuni tipi di scale. Tra questi ultimi, molto comune è la paura delle scale con gradini non pieni (che lasciano vedere il sotto) e quelle con spazio vuoto tra un gradino e l’altro per cui le creature salendo e/o scendendo hanno la sensazione del vuoto che li spaventa.

Come aiutare i cani che hanno paura delle scale?

Una prima cosa è evitare di fargliele fare quando e dove è possibile, ad esempio prendendo l’ascensore invece di scendere a piedi, anche se è per un solo piano.

Per le scale con il vuoto tra i gradini, un intervento suggeribile è coprire lo spazio. Non vedendo il vuoto, il cane perde un motivo per avere paura della scala e potrebbe affrontarla subito senza problemi,

Un’altra  cosa che si può fare è associare le scale a qualcosa di positivo e quindi portare il suo gioco preferito o qualche straordinaria squisitezza ed elargire preziosità e complimenti quando si avvicina alla scala. Sentirsi considerato il cane più bravo e apprezzato del mondo è sempre molto piacevole e aiuta ad affrontare una situazione di disagio.

Lasciare le scale libere – la presenza di ulteriori ostacoli su cui potrebbe inciampare o che potrebbe far rotolare giù facendo magari anche rumore aggiungerebbero un’ulteriore spavento ad una situazione già delicata.

Affrontare la situazione con spirito leggero e allegro, come abbiamo visto nel caso del controdizionamento per la paura dei fuochi di artificio. Superare la paura delle scale e imparare e salirle e a scenderle è più facile se l’atmosfera è gioiosa e l’esercizio ricorda un gioco e una festa.

Approcciare l’attività, letteralmente e figurativamente, con lo spirito di un passo alla volta. In altre parole, lavorare su un gradino alla volta e non sull’intera scala in un colpo solo. Il processo deve essere graduale. Un primo step è far sentire il cane tranquillo vicino alla scala e questo si può raggiugere premiandolo e complimentandolo quando si avvicina sereno alla scala. Il secondo step sarà incoraggiarlo a fare il primo scalino, aspettandolo lì a braccia aperte, pronto a ricoprilo di complimenti appena arriva. E pian piano, giorno dopo giorno, gradino dopo gradino, si arriva a fare l’intera scala,

Come dicevamo prima, è un processo. Non è qualcosa che si raggiunge in un tutto-subito. Ci vogliono esercizio, pazienza, tanti tanti complimenti e la consapevolezza che quello a cui si deve mirare sono tanti piccoli miglioramenti, un po’ alla volta, la cui somma porta al successo finale.

Da ricordare che nel corso dell’esercizio, la cui durata deve comunque essere limitata, è fondamentale osservare come si sente il cane e interrompere la sessione se mostra segni di stress, ansia, noia, fatica, sopraffazione. Si riprenderà con pazienza e spirito positivo il giorno dopo o quando sarà nuovamente possibile. E’ importante ricordare anche che ogni sessione di lavoro si deve chiudere con una nota positiva.

Come sempre, per qualsiasi dubbio, incertezza, aiuto, rivolgersi ad un educatore cinofilo, professionista, serio e preparato.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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