Home Vita con il Cane E’ normale che il cane si blocchi quando cammina?

E’ normale che il cane si blocchi quando cammina?

L’altro giorno per via della pioggia, nella piazza in cui abitiamo si è formata una pozzanghera gigante – l’equivalente di un laghetto per creature di piccole dimensioni – e una cucciolotta che vive qui vicino appena l’ha vista si è entusiasmata e senza un minimo di paura ci si è infilata dentro e ha iniziato a sguazzare, correndo avanti e indietro. Era così felice! La proprietaria invece appena si è accorta di cosa stava succedendo ha iniziato a gridare fermati, esci da lì, sei scema, ma sei proprio scema e dopo qualche tentativo l’ha bloccata, l’ha presa in braccio e l’ha riportata a casa.

Quante volte si interviene sui cani per fermarli e impedire loro di fare qualcosa.

Siamo così abituati a pensare ai cani in termini umani – anche, forse addirittura più degli altri, gli adepti dello slogan ‘i cani devono fare i cani‘ – che non dedichiamo un attimo a considerare cosa non è normale per i cani e ha bisogno di intervento e cosa invece è normale e dove quindi è giusto lasciare che facciano i cani.

Ad esempio, per quanto disgustoso, rotolarsi nelle schifezze e mangiare cose immonde è normale per i cani, così come fare buche o giocare nel fango. Che sia normale poi non vuole dire che sia proprio compatibile con la vita con gli umani e che si debba necessariamente accettare sempre e comunque, ma quello è un altro discorso.

Il punto di oggi è che ci sono comportamenti dei cani che sono normali, mentre altri non sono normali e altri possono essere l’uno o l’altro e devono essere contestualizzati. Metterli tutti nello stesso calderone e gestirli allo stesso modo non fa il bene dei cani.

E con questo ultimo tocchiamo l’argomento del titolo.

Nello specifico, il caso dei cani che si bloccano durante le uscite. E’ normale? Non lo è? Si può fare qualcosa?

Per decidere come gestire il problema bisogna prima capirne la causa e le ragioni che possono spingere un cane a bloccarsi sono diverse. Ecco alcune tra le principali:

Paura

Il range di reazioni alla paura dei cani è costituito dalle cosiddette Four F’s o Quattro F (che va bene in inglese ma non in italiano):

  • Fight (combattere) – confrontare la fonte della paura
  • Flight (scappare) – cercare la fuga (uno dei motivi per cui il guinzaglio e le aree chiuse hanno un potenziale di complicazione così alto per i cani)
  • Fidget/Fooling around (leccarsi le labbra, dare la zampa, agitarsi, etc.) – è un comportamento mirato ad attenuare la tensione e ad alleviare lo stress
  • Freeze (bloccarsi)

L’educatrice Emma Bowdrey spiega che l’obiettivo del bloccarsi è sperare di passare inosservati e, generalmente,  prendere il tempo necessario per valutare la situazione e decidere come procedere. Muoversi è sicuro o il pericolo è ancora presente? Se si sentono ancora minacciati potrebbero rifiutarsi di andare avanti.

Che gli umani possano non rendersi conto del pericolo sentito dai cani non è sorprendente visto che i cani hanno una linea visuale diversa dalla nostra, hanno un olfatto prodigioso, ben superiore al nostro, e hanno un udito altrettanto sopraffino. Potrebbero sentire, vedere o odorare qualcosa di cui gli umani non sono consapevoli e a quello reagire.

Un altro aspetto interessante del bloccarsi dei cani è che può essere così veloce che gli umani nemmeno se ne accorgono. La fiducia del cane nei confronti di chi lo ha accompagna e della sua capacità di gestire le situazioni ha un ruolo centrale nel suo comportamento. Un cane che si fida tende a bloccarsi di meno.

Cosa fare quando il cane si blocca per paura? Posto che la paura e l’insicurezza nei cani sono un problema serio che è opportuno affrontare con un educatore cinofilo professionista, serio e preparato, il lavoro si sviluppa su due fronti: da una parte rafforzare, se non addirittura creare, il rapporto di fiducia del cane nei confronti degli umani (cosa che detta così sembra facile e veloce ma non è nè l’una nè l’altra) e dall’altra, farlo sentire più sicuro quando è all’esterno. In entrambe le azioni, la presenza e l’impegno degli umani è ovviamente fondamentale.

Uno step utile è tenere traccia di quando si verificano i blocchi: Ci sono percorsi in cui si blocca di più? Ci sono suoni che lo/a portano a bloccarsi? Si blocca di più nelle uscite di giorno o in quelle di notte o non c’è differenza? Si blocca di più con qualche membro della famiglia che con altri?

L’obiettivo della raccolta di queste informazioni è costruire – nei limiti del possibile – un percorso di uscita in cui si riduce al minimo l’esposizione ai fattori di stress e conseguentemente si limita la paura e quindi i blocchi.

Una cosa da non fare è forzare il cane ad andare nella direzione di cui ha paura. Progressivamente ci si arriverà, ma la fiducia si costruisce anche mostrando di comprendere il suo disagio e facendogli capire che la situazione è sotto controllo. Costruendo e rafforzando la relazione di fiducia, si lavora anche sulle cause scatenanti della paura.

Comportamento appreso

I cani sono intelligenti e furbi e gli umani più spesso che no sono inconsapevoli di quello che comunicano e insegnano loro.

Una possibile ragione per cui i cani si bloccano è che hanno imparato che porta qualcosa di buono.

Il caso classico è quello dei premietti dati magari quando erano piccoli per invogliarli ad andare da qualche parte che. tanto utile inizialmente, può diventare un problema nel momento in cui il quadrupede impara che fermarsi = ricevere qualcosa di buono e inizia a ripetere il comportamento quando ha voglia di una merenda.

Da notare che il discorso non vale al contrario – una punizione ricevuta ogni volta che si ferma non previene il comportamento e causa invece un mare di problemi, dalla paura nei confronti degli umani, allo stress, all’ansia, etc.

Problemi di salute

Dolore alla schiena, alle zampe, polpastrelli feriti, piedi che fanno male, senso di malessere, sono altri motivi per cui i cani possono bloccarsi e non voler camminare. Come visto prima, non costringere un cane a camminare quando non ha voglia, men che mai se non è la sua normalità. Controllare invece come procede la situazione e se continua ad essere strana, andare dal veterinario.

Stanchezza

Un fatto spesso trascurato dagli umani è che anche i cani si stancano e la stanchezza non rispettata si manifesta anche con comportamenti spiacevoli, che sono spesso male interpretati, cosa che da via ad una spirale di incomprensioni e frustrazione sia nel cane sia negli umani. Il problema si risolve facilmente: se il cane si blocca, farsi venire il dubbio che sia stanco e riportarlo a casa oppure trovare un buon punto fresco e tranquillo dove si può stendere e rilassare e riprendere il cammino quando se la sente.

Altro

Sete, cattivo umore, giornata no, voglia di fare un’altra strada, memoria di un tesoro lasciato da qualche parte sono tra gli altri motivi per cui i cani si bloccano durante la camminata.

Il cane è un compagno di vita, un essere senziente, con gusti, sentimenti, emozioni e stati d’animo e forzarlo ad andare sempre e comunque dove vuole l’umano è anche una violenza. Fa parte della bellezza della vita e della relazione con il cane trovarsi a negoziare con lui/lei sul dove andare quando si esce insieme ed è giusto dargli questa libertà.

Ovvio, il discorso vale se c’è possibilità di scelta… se si tratta di andare dal veterinario o se ci sono impegni urgenti, una volta stabilito che non si blocca perchè sta male o è esausto dalla stanchezza, sarà lui/lei a doversi adeguare e non è nemmeno difficile convincerlo quando sa che nella relazione la disponibilità è di tutte le parti.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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