Io sono una grande fan delle serie TV anglosassoni (non tuttissime ma parecchie) e un elemento che accomuna le vicende personali dei protagonisti è che quando ci sono problemi, dipendono da qualche singhiozzo nella comunicazione, un amore non dichiarato, una disponibilità non espressa, una intenzione mal compresa, etc. etc.
Comunicazione mancante o difettosa = problemi.
Alla tele questo rende le storie più interessanti.
Ok, ma che ci importa?
Il fatto è che la comunicazione è fondamentale anche nella vita reale, è la linfa vitale delle relazioni e delle interazioni, è necessaria alle società per sopravvivere.
Per quello che riguarda noi qui, l’aspetto rilevante della questione è che la comunicazione è tanto importante per gli umani non perchè sono umani ma perchè sono animali sociali e tante altre specie di animali sono animali sociali per cui la comunicazione è egualmente fondamentale. Tra questi ci sono i cani.
La comunicazione è fondamentale per i cani (tanto quanto per gli umani come abbiamo visto) ed è cruciale tra i cani e tra i cani e gli umani.
La posizione dei cani (intesi come pets) nel mondo è particolare, anche difficile. Convivono con gli umani, una specie diversa dalla loro, in un mondo di cui sono parte ma che non è loro, non è fatto per loro e in cui vigono leggi e regole diverse dalle loro.
Non solo, dipendono dagli umani in tutto e per tutto e gli umani hanno grandi pretese nei loro confronti: si aspettano che i cani siano e si comportino come vogliono loro, no matter what. L’idea è un po’ ‘Sei un cane, devi essere e devi fare quello che voglio io‘, come se i cani fossero automi o pupazzi, cosa che non sono.
Come fa il cane a sapere cosa ci si aspetta da lui/lei se non glielo si dice e se non glielo si dice in modo per lui/lei chiaro e comprensibile?
Si può capire che vivere bene con gli umani non è scontato per i cani e che il potenziale di difficoltà per le due specie è alto. Ecco perchè comunicare bene con il proprio cane è tanto importante.
Comunicare serve per capire, per conoscersi, per capirsi, per guidare, per rassicurare, per educare ed è necessario per andare d’accordo e per stare bene insieme.
I cani imparano a vivere nel mondo degli umani e degli umani specifici che li hanno scelti, guidati oltre che dalla loro predisposizione genetica, dalle comunicazioni che ricevono: le regole da seguire, il sostegno, gli incoraggiamenti, la tutela, la socializzazione, il controllo delle situazioni, la sicurezza, l’amore, la disponibilità, l’apprezzamento, il rispetto, l’impegno, etc. etc.
Qualche tempo fa abbiamo visto che gli umani comunicano tanto con i cani in modo involontario.
Le espressioni del viso, i gesti, la postura, gli sguardi, le vocalizzazioni, le vere intenzioni che questi rivelano, e anche gli odori, sono tutte comunicazioni per i cani.
Le comunicazioni involontarie hanno un potenziale di incomprensione molto importante come si può immaginare. Non sappiamo che stiamo comunicando, non sappiamo cosa stiamo comunicando e i comportamenti del cane sono una reazione/risposta a quelle comunicazioni di cui non sappiamo niente. In queste condizioni è difficile capirsi e andare d’accordo
Si capisce come comunicare e avere controllo sulla comunicazione, almeno dove possibile (Sugli odori siamo svantaggiati. Difficile controllare l’odore che emaniamo ad esempio quando abbiamo paura o siamo stressati. Per noi è impercettibile ma non sfugge al potentissimo olfatto dei cani), sia tanto importante.
Il modo più naturale di comunicare per noi sono le parole e come abbiamo visto tante volte, un aspetto che rivela come sono straordinari i cani è che hanno naturalezza con il nostro parlare. Loro non usano le parole ma capiscono quando le usiamo noi.
Le parole da sole però non bastano. Come abbiamo visto prima, i cani vivono osservando ed ascoltando gli umani per cui il modo in cui sono espresse le parole, il tono di voce, l’espressione del viso, i gesti, la postura che le accompagnano contribuiscono a definire il messaggio.
Sappiamo anche che (detta in modo molto grezzo) i cani rispondono negativamente al negativo, motivo per cui per farsi ascoltare non basta comunicare e comunicare in modo chiaro e coerente; si deve farlo anche in modo rispettoso della natura dei cani.
E’ impegnativo? Diamine, sì ma è anche tanto gratificante. Con i cani, il famoso basta uno sguardo è veramente possibile e quando si raggiunge quel livello di comprensione reciproca la forza della relazione è veramente emozionante.
In chiusura, una precisazione è necessaria.
La comunicazione con il cane deve essere bilaterale. Si deve comunicare con il cane e si deve essere aperti alle sue comunicazioni. Questo vale per le cose belle e per i problemi. Che non ci siano problemi apparenti con il quadrupede non vuol dire infatti che sia contento. I cani hanno una eccezionale capacità di adattamento e non necessariamente esprimono il loro disagio e se lo fanno, non necessariamente lo fanno in modo tale per cui gli umani se ne rendono conto al volo. Per chi ha a cuore il benessere del proprio cane, che si esprima chiaramente è una fortuna (non necessariamente immediata da apprezzare).