Home Il Benessere dei Cani Convivere serenamente con il cane ai tempi del Coronavirus

Convivere serenamente con il cane ai tempi del Coronavirus

Qualche tempo fa abbiamo visto che i cani si rendono conto che sta succedendo qualcosa di strano in questo periodo e la convivenza concentrata pesa anche su di loro.

E’ difficile immaginare che anche per i cani possa essere difficile stare a casa tutti insieme continuamente e, come abbiamo visto tante volte, quando il cane è a disagio e lo manifesta (cosa che non necessariamente succede, ma per chi ama la sua creatura è meglio che lo faccia) la convivenza diventa ancora più complicata per tutti.

Che fare?

Come ci insegna il saggio, prevenire è meglio che curare e anche in questo caso la soluzione sta nell’agire prima che il problema si presenti.

La brava Victoria Stillwell da alcuni suggerimenti sul suo sito.

Vediamo.

Una prima questione da considerare è che in situazioni normali, con i membri della famiglia che entrano e escono da casa nel corso della giornata, i cani hanno modo di ritagliarsi un po’ di tempo da soli, quei minuti preziosi in cui riposarsi e rigenerare la mente e il corpo. Con tutti in casa sempre, particolarmente se ci sono bambini, è molto più difficile, un po’ perchè la creatura vuole partecipare alle attività familiari e un po’ perchè viene costantemente sollecitata.

Per il bene di tutti, umani e cane, per evitare stress inutili, la Stillwell suggerisce di creare quella che chiama una safe zone, una zona di sicurezza, a cui solo il cane ha accesso, dove i suoi spazi sono rispettati e dove sa di poter andare a ritirarsi nel momento in cui ne sente il bisogno. Può essere qualsiasi cosa, un letto, una cuccia, un angolo tranquillo, quello che conta è che sia tutto suo, in una buona posizione e dove sa di poter andare senza pericolo di essere disturbato quando ha bisogno di quiete.

Perchè è importante creare una safe zone per il cane? Perchè lo mette in condizione di affrontare semplicemente allontanandosi una situazione per lui/lei in quel momento faticosa. Non ho voglia di chiasso, non ho voglia di giocare, mi metto da parte per un po’ e quando sono pronto, torno. Non c’è bisogno di stressarsi, di arrabbiarsi, di ringhiare, di abbaiare, di fuggire nervosamente. Semplicemente si ritira dove sa che può stare tranquillo e gli umani rispettano la sua scelta. Cane sereno, umani sereni, un win win per tutti.

Un’altra cosa da fare è impegnare il cane in modo che sia allo stesso tempo stimolante e non eccitante. E’ molto più semplice di quello che si può immaginare: un modo è usare il cibo e invece di dare da mangiare sempre nella ciotola, si nasconde la pappa in un giochino così che il cane debba impegnarsi per recuperarla. Se si vuole rendere l’attività ancora più impegnativa, si può anche nascondere il gioco ricco di pappa da qualche parte così che al lavoro necessario per estrarre il cibo si aggiunge l’impegno della ricerca.

Un’altra cosa che si può fare è insegnare nuovi trucchi alla creatura, magari qualcosa a cui normalmente non si penserebbe. La Stillwell ad esempio racconta che sta insegnando alla sua piccola a cercare le chiavi.

Concludendo, questo è un periodo complicato per noi ma lo è anche per i cani che percepiscono le nostre emozioni e i nostri stati d’animo. Se hanno comportamenti diversi dal solito, ad esempio sono irrequieti, si alzano e si stendono in continuazione, camminano avanti e indietro, sono più vocali del solito, è un segnale che stanno percependo il nostro stress e la nostra ansia. Un altro modo per aiutarli a rilassarsi (che aiuta anche noi) è mettere un po’ di musica di sottofondo in casa. Come abbiamo visto in passato (qui), la musica classica, il soft rock, il reggae hanno un effetto rilassante per i cani, mentre il rock e l’heavy metal li agitano.

Concludendo, la convivenza continua e forzata e lo stress e l’ansia della situazione pesano su tutti i membri della famigia, cani compresi. Ricordarsene e aiutare il più indifeso e dipendente (il cane) dei membri della famiglia con semplicissime accortezze permette di prevenire il degenerare delle sue emozioni e dei suoi stati d’animo e ne benficiano tutti.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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