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Lo straordinario amore che lega i cani e gli umani

‘I know your eyes in the morning sun
I feel you touch me in the pouring rain
And the moment that you wander far from me
I want to feel you in my arms again
And you come to me on a summer breeze
Keep me warm in your love, then you softly leave
And it’s me you need to show
How deep is your love

cantavano i Bee Gees.

Più o meno si traduce così

So quando è profondo il tuo amore,
Riconosco i tuoi occhi nel sole della mattina
Sento il tuo tocco sotto la pioggia scrosciante
E il momento in cui ti allontani da me
Voglio sentirti ancora nelle mie braccia
E vieni da me nella brezza estiva
Mi tieni caldo nel tuo amore, e poi dolcemente te ne vai.
Ed è a me che hai bisogno di mostrare
Come è profondo il tuo amore

Non è stata scritta da un proprietario per il suo cane ma avrebbe potuto esserla. Descrive così bene il meraviglioso legame tra il cane e i suoi umani.

Non c’è nulla di casuale nella straordinria storia d’amore tra gli umani e i cani.

C’è una base chimica, la stessa responsabile per i sentimenti più forti che si sviluppano tra gli umani si attiva anche nelle interazioni tra cani e umani.

Da un punto di vista fisiologico, ci leghiamo ai cani nello stesso modo in cui ci leghiamo ai figli: tramite il circuito positivo (il termine non è proprio preciso ma rende abbastanza l’idea) della ossoticina.

Accarezzare i cani alza i livelli di ossitocina sia nei pelosi sia negli umani, cosa che ci fa sentire più vicini, cosa che ci porta a cercare ulteriore contatto fisico, che a sua volta aumenta i livelli di ossitocina, che ci fa sentire ancora più vicini e così via in un circuito positivo di vicinanza e legame.

In realtà non serve nemmeno toccarsi, basta guardarsi negli occhi perchè il circolo virtuoso abbia inizio. E numerosi studi hanno dimostrato che i cani che sono legati fortemente ai loro umani hanno più fiducia in loro stessi e sono più capaci di andare alla scoperta del mondo (effetto base sicura e safe heaven). Lo stesso avviene con i bambini umani.

Ma c’è di più. I cani e gli umani riconoscono le emozioni reciproche, quindi in membri di altre specie, ad un livello che è solitamente possibile solo tra membri di una stessa specie. I cani non solo distinguono epressioni neutre degli umani da espressioni con emozioni ma distinguono anche i diversi tipi di emozione – ad esempio felicità e arrabbiatura. In altre parole, è impossibile nascondere il proprio stato d’animo ai cani.

Alcuni studi hanno scoperto che lo stesso avviene negli umani nei confronti dei cani – anche persone che hanno poca familiarità con i cani sanno distinguere se sono contenti o tristi o hanno molta paura. Gli umani che hanno poca conoscenza dei cani hanno maggiori difficoltà a distinguere quando i cani sono un po’ tristi, un po’ nervosi, un po’ ansiosi.

Un altro aspetto della straordinaria connessione tra cani umani è che i cani leggono il viso degli umani nello stesso modo in cui lo fanno gli umani, con la stessa parte del cervello usata per processare quel tipo di informazioni. Gli umani invece sono meno bravi nel riconoscere le informazion, visive o vocali, inviate dai cani.

I cani sono bravissmi a capire le vocalizzazioni degli umani, non solo distinguono i diversi toni della voce ma capiscono anche le parole. Nel cervello dei cani e degli umani, il piangere e il ridere degli umani, come il piagnucolare e l’abbaiare dei cani attiva la stessa parte del lobo temporale del cervello.

La vicinanza tra cani e umani ha quindi basi fisiologiche, visuali, acustice e celebrali.

Ma c’è molto di più.

Come nel legame tra gli umani, è scientificamente provato che più si passa tempo con il proprio cane e più si fanno cose con lui/lei, più la relazione si rafforza. In altre parole, più si condivide (di positivo…), più ci si sente vicini.

Un aspetto molto speciale di questa connessione è dato dal lavoro insieme per il raggiungimento di un obiettivo comune, che crea un legame ed una vicinanza straordinari che vanno ben oltre il lavoro. Si tratta di binomi fatti da partners alla pari, che si affidano uno all’altro, il cui ciascuno contribuisce le sue capacità, che si devono integrare a quelle dell’altro, per il raggiungimento del successo.

Un detto dice che la strada per arrivare al cuore dei cani passa dallo stomaco (= amano chi da loro squisitezze). La realtà è più raffinata. Posto che i Cani (intesi come specie, poi ci sono le differenze individuali) non disdegnano le squisitezze, anzi, la via per arrivare al cuore del cane e stabilire una relazione è il gioco.

Infine, oltre alla fisica, alla chimica, alla fisiologia, c’è l’aspetto inspiegabile dell’amore che ci lega ai cani. Figli, fidanzati, compagni di vita, amici, occupano un posto che non ha pari nella nostra vita.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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