Fino a qualche tempo fa si riteneva che per i cani il mondo fosse in grigio. In altre parole, che non vedessero i colori.
Tra le migliaia di ricerche dedicate a scoprire la realtà dei quadrupedi ce ne sono anche alcune che si sono occupate di come vedono i cani – se vedono effettivamente solo in gradi di grigio oppure se hanno una percezione dei colori e se sì, quale.
La risposta è sì, i cani hanno la percezione dei colori.
Li vedono però in modo diverso da come li vediamo noi umani.
Per loro lo spettro è più limitato, riescono a distinguere i gialli, i blue, e i violetti mentre non distinguono i rossi, i verdi e gli arancio. Questi ultimi, ai loro occhi appaiono nello spettro del giallo-blue.
Uno studio italiano pubblicato nel 2017 ha approfondito la questione usando una versione adattata per i cani del test di Ishihara, usato per la diagnosi della deuteranopia negli umani.
L’adattamento per i cani è consistito nel sostituire diverse silhouette di gatti in movimento ai numeri e ai percorsi.
Quello che è emerso è che i cani distinguono i colori e per loro il colore è più informativo della luminosità quando devono scegliere tra stimoli visivi che si differenziano per luminosità e colore.
Gli studiosi hanno stabilito che ‘La percezione del colore è essenziale per la visione dei cani ed è dicromatica. Non solo, stime fatte al computer della sensibilità allo spettro dei due fotopigmenti nella retina dei cani suggerisce che la visione dicromatica nella specie canina assomiglia alla deuteranopia degli umani (daltonismo al rosso-verde)‘.
In altre parole, i cani vedono i colori ma non distinguono le gradazioni di verde e di rosso.
Nella vita quotidiana questa caratteristica della vista dei cani non richiede particolari attenzioni se non scegliere giochi di colori che siano per loro visibili (ad esempio blue) ed evitare oggetti rossi e verdi in situazioni in cui potrebbero farsi male – ad esempio coni rossi su prato verde.