I cani hanno carattere, personalità, volontà, gusti, preferenze, provano sentimenti, emozioni e stati d’animo e sono consapevoli di quello che fanno.
La responsabilità di chi prende un cane, quindi, è veramente importante.
Si tratta di far vivere felicemente insieme esseri senzienti di specie diverse, il che comporta anche riconoscere, rispettare e soddisfare le esigenze fisiche, emotive, mentali e sociali del cane.
In questo quadro si inserisce l’argomento di oggi, il lasciare ai cani uno spazio di scelta per cose che lo/a riguardano.
La studiosa australiana Mia Cobb spiega che bisogna sempre chiedersi ‘Se il mio cane avesse possibilità di scegliere, farebbe questa cosa?’
Posto che non possono scegliere tutto e che non tutte le situazioni in cui la loro risposta sarebbe negativa sono evitabili (ad esempio, vuoi che ti prendano la temperatura quando siamo dal veterinario? NOOOO), è importante per il benessere dei cani considerare la vita anche dal loro punto di vista e dove possibile dare loro la possibilità di scegliere cosa è meglio per loro.
Sapere cosa vogliono non è necessariamente difficile. I cani sono grandi comunicatori (ne abbiamo parlato tra l’altro qui, qui, e qui) e i proprietari che prestano attenzione imparano a capire quello che vogliono le loro creature. Il passo successivo è assecondare i loro desiderata.
Facciamo alcuni esempi:
Essere accarezzati: alcuni cani amano essere accarezzati, anche dagli sconosciuti, cercano attenzioni e sono felici quando le ricevono. Altri no. Per questi, già essere guardati, per non parlare di essere toccati, è un vero supplizio. Alcuni addirittura non amano essere accarezzati nemmeno dai loro umani. Assecondare la scelta di allontanarsi dalle mani che si allungano per toccarli e rispettare il desiderio dei cani di non essere accarezzati è molto importante. Accarezzare i cani non è obbligatorio, non accarezzarli se non lo vogliono non toglie loro niente, anzi, da loro rispetto ed evita uno stress inutile.
Smettere quando sono stanchi: la stanchezza dei cani è un aspetto dei quadrupedi poco considerato. La stanchezza nei cani ha due dimensioni, come negli umani – fisica e mentale. Quella mentale è generalmente ignorata mentre per quella fisica l’idea comune è che i cani sono un pozzo senza fondo di energie (alcuni lo sono anche ma sono considerati problematici) che si possono, si devono addirittura, impegnare all’infinito.
In realtà anche i cani, come gli umani, si stancano sia fisicamente sia mentalmente, anche loro raggiungono un punto in cui non ne possono più, devono staccare e anche loro hanno bisogno di riposarsi.
E’ importante riconoscere i segnali e quando è il momento portare l’animale verso la tranquillità di cui ha bisogno. Da notare che, come i bambini, anche i cani possono avere voglia/bisogno di smettere ma far finta che non è così per cui bisogna saper interpretare correttamente le loro comunicazioni.
Poter stare tranquilli: quando c’è fermento (ad esempio una festa, una cena con ospiti, bambini in visita, etc.), per i cani può essere molto stressante. Per la loro serenità e il loro equilibrio (e quindi anche per quelli degli umani) è importante sapere che, se ne sentono il bisogno, possono scegliere di ritirarsi in un posto tranquillo dove non sono disturbati da rumori e/o persone. Da notare che si tratta di dare loro la scelta di ritirarsi se vogliono, non di chiuderli forzatamente da qualche parte facendoli così sentire esclusi dalla vita di famiglia.
Dove andare durante l’uscita: vediamo regolarmente come le uscite sono super importanti per i cani, motivo per cui non tutte le uscite sono uguali. Uno degli ingredienti delle buone uscite per i cani è permettere loro di scegliere i percorsi da fare (compatibilmente con la sicurezza dell’animale e degli altri, umani e cani). Lasciarli liberi di odorare e di scegliere dove andare è come lasciare che una persona navighi su internet o legga una rivista seguendo ciò che che la interessa. Niente di strano, in altre parole. Non solo, l’uso dell’olfatto è tanto tanto importante per i cani, perchè è una delle forme primarie di stimolo e impegno mentale.
Esercitarsi o no: il modo più efficace in cui i cani imparano è se si divertono. Dove c’è coercizione c’è paura e certamente non c’è divertimento. Un approccio etologicamente rispettoso del cane considera il suo stato d’animo rispetto al lavoro che si vuole che faccia. Se sembra non impegnarsi o si allontana è possibile che lo faccia perchè è stanco; o perchè l’impegno è troppo difficile per cui ha bisogno che i compiti, per usare un termine umano, siano divisi in pezzi più piccoli; oppure perchè non è sufficientemente motivato; oppure perchè c’è qualcosa vicino che lo interessa di più. Invece di forzare, cosa che è praticamente garantito causerebbe stress e frustrazione nel cane e rabbia nell’umano, è giusto rispettare lo stato d’animo della creatura pelosa e quindi ad esempio dedicarsi ad altro per un po’, oppure sospendere proprio per la giornata, oppure trovare qualcosa che lo motiva o lo interessa di più, etc.
Dove stare: con il cambio delle stagioni, i cani possono sentire caldo o freddo; a seconda del carattere, della personalità, del momento della loro vita o dello stato d’animo, possono preferire stare da soli o in compagnia; per loro anche anche i muri sono rumorosi (tanto è acuto l’udito dei cani). Questi e tanti altri motivi portano il cane a scegliere di stare in un posto della casa piuttosto che un altro. Lasciare che scelga liberamente dove vuole stare contribuisce alla sua qualità della vita.
Sono solo alcuni esempi ma danno una idea abbastanza chiara di cosa vuol dire e del perchè lasciare scelta ai canifa bene a loro, e alla relazione umano-canina. Tra le altre cose, infatti, permette ai cani di indicare cosa fa loro piacere e di evitare situazioni che li stressano e così contribuisce alla qualità della loro vita.