I cani non devono essere lasciati da soli a lungo, ne parliamo regolarmente.
Il motivo è semplice, i cani sono animali sociali e per loro stare da soli è innaturale ed è una sofferenza tanto che lasciarli da soli per ore e ore è una forma di maltrattamento.
Detto questo, stare da soli serenamente è una competenza che i cani devono avere, competenza di cui gli umani non devono abusare ma che i cani devono comunque avere, e ci sono cani che non la hanno.
Ci sono cani che soffrono di ansia da separazione per cui non riescono a stare da soli nemmeno per pochi minuti.
Perchè i cani soffrono di ansia di separazione?
I motivi possibili sono diversi, alcuni che potremmo definire strutturali e altri circostanziali. Eccone alcuni:
#. Il cane non ha mai acquisito la competenza del sapere stare da solo serenamente. Non hai mai imparato che separarsi dai suoi umani è qualcosa di cui non bisogna preoccuparsi. Ricordiamo qui ancora una volta che i cani devono essere preparati alla vita e che è compito di preparali è dei proprietari e uno degli insegnamenti da dare è che separarsi per breve tempo non è nulla di drammatico.
Il che non equivale a dire, come fanno in troppi, che il cane si deve abituare a stare solo anche se soffre. NO. Vuol dire che gli deve essere insegnato che separarsi per un po’ è un fatto normale della vita insieme. Resta la responsabilità per gli umani di non abusare della adattabilità e disponibilità dei cani.
#. Esperienze di vita traumatiche. Tra queste, essere stati abbandonati, cambiare famiglia una o più volte, il canile.
#, Cambio di casa. Cambiare casa può causare ansia da separazione nei cani.
#. Cambiamenti nella struttura familiare. I proprietari si separano, un figlio esce di casa, arriva un bambino; questi e altri cambiamenti nella struttura familiare sono tra i motivi che possono causare ansia da separazione nei cani
#. La morte di uno degli umani o di un altro animale di casa. I cani conoscono il lutto e perdere un proprietario o un compagno animale con cui c’era un legame forte è tra le cause di ansia da separazione
#. Paura dovuta a fattori ambientali. La presenza degli umani e il conforto che offre non impedisce che i cani abbiano paura ad esempio dei botti o dei tuoni ma li aiuta ad affrontare la situazione difficile. Al contrario, essere lasciati soli in situazioni difficili aumenta l’ansia e lo stress.
Come si manifesta l’ansia da separazione?
L’ansia da separazione ha manifestazioni fisiologiche e comportamentali.
Fisiologiche: accelerano il battito cardiaco e la respirazione, ansima, aumenta la salivazione.
Comportamentali: ad esempio, cerca di seguire chi sta uscendo, gratta la porta, mastica la porta, gratta il pavimento, salta sulle finestre, beve in modo eccessivo, si automutila, è distruttivo, abbaia, cerca la fuga, ulula, piange, può fare la pipì e/o la popò in casa.
Un segno di ansia da separazione è distruggere qualcosa che ha l’odore del proprietario e, spesso, accoccolarcisi sopra in un tentativo di trovare un po’ di sicurezza.
Al ritorno degli umani, il cane si sovraeccita.
Comune tra i cani che soffrono di ansia di separazione è aggirarsi nervosamente, ansimare, abbaiare, essere a disagio già prima che gli umani siano usciti, quando si stanno ancora preparando.
Cosa non si deve fare quando il cane soffre di ansia da separazione?
Una cosa da NON fare assolutamente è sgridare o punire il cane che non riesce a stare da solo. Sgridare e punire non serve a correggere il comportamento, anzi rischia di aggravarlo perchè, tra le altre cose, all’ansia di essere lasciato solo si aggiunge anche la paura del ritorno dell’umano.
Cosa di deve fare quando il cane soffre di ansia da separazione?
L’ansia da separazione, che può avere diversi livelli di gravità, è un problema serio sia per il cane sia per i proprietari e per affrontarla nel modo corretto ci si deve rivolgere ad un educatore cinofilo professionista serio e preparato che studierà il cane, i suoi umani, la situazione e lo stile di vita e potrà così identidicare le cause dell’ansia. Stabilite quelle elaborerà un programma di recupero e accompagnerà cane e proprietario nel percorso necessario per migliorare la situazione. In alcuni casi è necessario anche l’intervento del veterinario comportamentalista.