I cani sono cani e devono fare i cani.
Difficile non essere d’accordo. Cosa dovrebbero fare? I bambini? I cavalli? I tennisti? I commercialisti?
Solitamente chi dice ‘i cani sono cani e devono fare i cani‘ sostiene che sono animali selvatici, tutti uguali, senza regole, senza emozioni, senza sentimenti, senza stati d’animo, senza paure nè preoccupazioni, nè punti deboli, nè punti di forza, e la cui unica esigenza è tornare a ‘fare i cani‘. E li tratta di conseguenza.
Il problema è che l’associazione cani-ipotetica vita selvaggia è profondamente fallata. Arriva addirittura ad essere la negazione della loro vera natura e delle loro reali esigenze.
Vediamo perchè con qualche esempio:
#. I cani si stressano e visto che da soli non possono tutelarsi, farlo è compito degli umani
Il commento: ‘I cani sono cani e fanno i cani’, lo stress non sanno cosa è.
La realtà dei cani: I cani conoscono lo stress, che ne influenza i comportamenti e può influire negativamente sulla loro salute fisica e mentale. Tutelarli dai fattori di stress è un compito importante dei proprietari.
#. Tra i cani ci sono anche i bulli che devono essere gestiti correttamente.
Il commento: ‘I cani sono cani e fanno i cani, il mio è dominante e vuole fare il capobranco’.
La realtà dei cani: La dominanza come è intesa comunemente non esiste. I cani hanno regole di comportamento molto rigorose, chi non le conosce o non le rispetta ha problemi, causa problemi, e deve essere educato e gestito correttamente perchè si comporti in modo compatibile con una serena vita nella società. Chi lascia fare perchè ‘i cani sono cani e devono fare i cani’ mette il proprio cane e gli altri in difficoltà ed è un cattivo proprietario.
#. I cani non devono essere lasciati soli a lungo
Il commento: ‘I cani sono cani e devono abituarsi’
La realtà dei cani: Proprio perchè sono cani non devono essere lasciati da soli a lungo. Per loro la solitudine è innaturale e da soli soffrono. Lasciarli da soli a lungo è una forma di maltrattamento.
#. Il mio cane sta al guinzaglio perchè è insicuro e ha bisogno di essere sostenuto.
Il commento: ‘Che idiozia, poveretto. I cani sono cani e devono fare i cani, devono andare sciolti se no che vita è’.
La realtà dei cani: Un buon guinzaglio ben gestito è uno strumento ottimo che permette al cane di essere e di fare il cane forte del legame, della comunicazione e della guida dell’umano che lo accompagna. I cani hanno bisogno di guida e di sicurezza e si rivolgono agli umani per avere l’una e l’altra. Lasciare i cani sempre liberi non da guida nè sicurezza ed è spesso causa di problemi anche importanti sia per il cane sciolto sia per gli altri. Da notare che che gli umani pensino che i cani non abbiano problemi non vuol dire che non li abbiano.
Il commento: ‘I cani devono fare i cani’ e quindi, a priori, no, i cani non si coprono.
La realtà dei cani: Vivono in case riscaldate per cui risentono dell’escursione termica tra dentro e fuori; possono soffrire di diversi problemi fisici che sono aggravati dal freddo e dall’umiditò; quando è molto freddo rischiano l’assideramento e altri danni. Proteggerli adeguatamente, a seconda del clima e delle specifiche esigenze individuali, è un atto di responsabilità.
#. Il mio cane soffre di artrosi e fa l’agopuntura
Il commento: ‘Ahahahahaaahahaha, (e parolacce varie)’.
La realtà dei cani: L’agopuntura è scientificamente provata essere molto efficace nel trattare numerosi problemi di salute dei cani, tra cui l’artrosi.
Solo 6 esempi, oltretutto molto diversi come natura e ce ne sarebbero decine e decine ancora, ma già bastano per capire quanto sia richioso trattare i cani ‘da cani’ quando il presupposto è negare o ignorare la loro natura e le loro esigenze.
Detto questo, l’argomento non si chiude così facilmente perchè il problema dei cani che non fanno vite adeguate alla loro natura è reale.
Si tratta quindi di capire cosa vuol dire veramente che i cani devono poter fare i cani e per farlo bisogna partire da come sono e da quali sono le loro esigenze.
Facciamo alcuni esempi:
#. Hanno un legame unico con gli umani
La vicinanza dei cani agli umani ha dell’incredibile. Ad esempio:
- i cani sono gli unici animali al mondo che si sono evoluti con gli umani tanto che si parla di evoluzione convergente;
- riconoscono i diversi visi degli umani, anche solo dagli occhi;
- interpretano lo sguardo degli umani;
- leggono le intenzioni degli umani;
- capiscono i gesti degli umani;
- capiscono quando gli umani parlano anche se loro non usano le parole;
- imparano a comportarsi osservando gli umani;
- imitano gli umani;
- vivono come nessun altro nel mondo degli umani;
- stabiliscono con gli umani un legame comparabile a quello tra genitori e figli;
- lavorano con e per gli umani
- i cani sono animali sociali e il loro gruppo è la famiglia umana a cui appartengono
- dipendono dagli umani in tutto e per tutto
In altre parole, senza gli umani i cani vanno poco lontano. Ovvio, ci sono le eccezioni, spesso dovute alla razza, ma ormai non sono la norma. Questo non è umanizzare i cani ma riconoscerne la natura e la posizione nel mondo e impone ai proprietari responsabilità enormi nei loro confronti. Credo che, oltre all’abbandono, non ci sia tradimento peggiore nei confronti dei cani che ignorare il legame e la dipendenza che hanno dagli umani.
#. Il rispetto delle loro caratteristiche individuali e di razza
I cani hanno esigenze derivanti dal loro essere cani, esigenze derivanti dall’appartenere ad una o all’altra razza (o mix di razze) ed esigenze individuali derivanti dall’essere ognuno quello specifico cane (ricordiamo che non esistono due cani uguali). E’ responsabilità dei proprietari far vivere i cani in un contesto compatibile con le loro caratteristiche di razza e dare loro uno stile di vita in cui le loro esigenze individuali, di specie e di razza sono soddisfatte. Ad esempio: un border collie che non può esprimere le sue capacità o un labrador che non lavora o un jack russell che viene portato al parco ma non si può sporcare non fanno vite adeguate, e non è certo il lasciarli andare sempre sciolti, anche in mezzo al traffico, o il lasciarli soli a minacciare chiunque passi loro vicino che fa sì che facciano i cani.
#. L’uso dei loro sensi
I cani conoscono il mondo prevalentemente con l’olfatto. Fare i cani vuol dire poter usare l’olfatto in modo da esercitare e soddisfare le esigenze cognitive e sensoriali. Un modo in cui ciò avviene è dando loro una vita ricca di uscite adeguate nel rispetto (oltre che della legge) del loro carattere, della loro personalità e in cui sono sereni perchè sicuri. Fare i cani non è certo l’andare sempre sciolti o l’essere lasciati da soli a confrontarsi con chiunque e con qualsiasi cosa. L’andare in esplorazione di un parco con il guinzaglio e l’impermeabile perchè diluvia e loro soffrono di mal di schiena non toglie nulla al loro essere e fare i cani, anzi, permette loro di essere e di fare i cani e per di più protetti e tutelati.
#. L’appartenenza a un gruppo
I cani sono animali sociali per cui conta il ‘noi’ più dell’io – più il gruppo di cui fanno parte che loro stessi come individui. Essere e fare i cani vuole dire essere parte integrante della famiglia umana che è il gruppo sociale a cui appartengono – vivere insieme, giocare, impegnarsi insieme, comunicare, dare e ricevere, etc. Essere soli, non avere il supporto del gruppo, non poter contare sul contributo degli altri non è fare i cani, è contro natura per loro.
#. La loro comunicazione
Gli umani parlano e i cani capiscono. E’ così naturale per gli umani che viene dato per scontato. In realtà è una ennesima dimostrazione della eccezionale vicinanza dei cani agli umani. I cani però non parlano. Sono grandi comunicatori che non usano le parole e parte dell’essere e del fare i cani è poter comunicare nella propria lingua ed essere ascoltati e capiti. Facciamo un esempio: un cane tenuto in area cani e monta gli altri. Gli umani guardano e alternativamente intervengono per staccarlo ma riprende subito o ridono perchè ‘è un maniaco’. In realtà montare è una comunicazione, deve essere interpretata nel contesto in cui è espressa e gestita correttamente.
Anche in questo caso sono alcuni esempi ma danno una buona idea di quale è veramente il punto. Prima ancora di parlare di dire che i cani devono fare i cani, i cani devono poter essere cani, rispettati e apprezzati nella loro natura articolata e complessa, nelle loro esigenze individuali e di specie alla fine tanto vicine a quelle degli umani.
I cani possono essere e possono fare i cani quando i proprietari conoscono e rispettano la loro natura e le loro esigenze, ricordandosi sempre la posizione particolarissima che i cani occupano nel mondo. Sono animali il cui gruppo sociale primario sono le famiglie umane a cui appartengono e che vivono nel mondo degli umani. Negarlo non fa loro un favore, anzi. Lo è rispettarli, aiutarli e tutelarli in questo contesto.