Abbiamo visto più volte che i cani vivono osservando e interpretando gli umani e che sono sensibili alle ‘anomalie’ (il termine è veramente poco politically correct e me ne scuso ma non me ne viene un altro in mente in questo momento). Un esempio classico è come vedono i neonati.
Per loro sono anomali perchè gli umani che conoscono sono esseri che si reggono su due gambe, hanno un movimento articolato, parlano, tendono a non cadere e tengono le braccia vicino al corpo mentre i neonati non hanno queste caratteristiche e il loro vagire, rimanere sdraiati, non parlare, non camminare li rende essere strani, tanto strani che i cani devono essere abituati ai piccoli.
Un gruppo di ricercatori della University of Liverpool in Gran Bretagna si è occupato di un argomento molto interessante: i morsi dei cani e se ci sono caratteristiche nelle persone che rendono più o meno probabile che siano morse dai cani.
Ne parla Stanley Coren.
I risultati dello studio sono stati pubblicati in un articolo uscito sul Journal of Epidemiology and Community Health.
- Una prima scoperta è stata che i morsi dei cani sono complessivamente rari – meno di 20 ogni 1000 persone – e solo un numero bassissimo di quei 20 tale da richiedere un intervento medico.
- Il 55% dei morsi sono di cani sconosciuti.
- Più a rischio di essere morsi sono i bambini sotto i 15 anni (quasi il 45% delle persone morse aveva meno di 15 anni), risultato che conferma quanto scoperto anche da altre ricerche e che evidenzia ancora una volta l’importanza di educare i bambini ad interagire correttamente i cani.
- Nnostante i bambini siano morsi più spesso, gli adulti sono morsi con maggiore severità.
- Come prevedibile, è emerso che gli adulti tendono ad essere morsi sulle gambe o le braccia, i bambini sul viso e il collo.
- E’ anche emerso che numero di uomini che era stato morso era il doppio di quello delle donne.
- I ricercatori hanno calcolato un lasso di tempo di circa 20-30 secondi tra l’avvertimento (ad esempio il ringhio) o il cambio di postura e l’effettivo affondare dei denti. Bisogna sempre guardare il cane e nel momento in cui invia segnali di fastidio, bisogna smettere di fare cosa si sta facendo per evitare che l’escalation della situazione.
- Tra le cause dei morsi:
- la manipolazione del veterinario;
- disturbare il cane, portargli via il cibo o i giochi, etc.
- trattenere il cane
- stringerlo
- gridargli addosso
- toccarlo quando non vuole
- stargli addosso
Da notare, e si concilia con quanto detto sopra sul fatto che più della metà dei morsi si prendono da cani sconosciuti, che dai propri umani i cani tollerano molte più cose che dalle altre persone e ancora meno se sono sconosciuti.
Relativamente all’esistenza di caratteristiche della personalità che rendevano più o meno probabile che una persona fosse morsa, gli studiosi hanno sottoposto i circa 1000 partecipanti allo studio ad un test di personalità che ha misurato i 5 aspetti della personalità più comunemente indicizzati ed hanno scoperto che c’è una correlazione tra nevroticismo e morsi dei cani – le persone con nevroticismo erano state morse di più (il 22%) delle persone più stabili emotivamente.
Scoperto questo si è trattato di trovare una spiegazione del perchè i cani tendono a mordere di più chi è alto nel nevroticismo e lì, gli studiosi hanno potuto solo avanzare ipotesi.
Sono partiti dai tratti macro del nevroticismo (vulnerabilità, insicurezza ed instabilità emotiva, e quindi emozioni e sentimenti negativi, insicurezza, paura, e ansia) e dai numerosi problemi sia fisici (tra questi, asma, malattie cardiovascolari, e sindrome dell’intestino irritabile.
Una prima ipotesi è stata che i neurotici, essendo molto ansiosi e insicuri, emettano speciali feromoni che i cani percepiscono e a cui reagiscono aggressivamente.
Un’altra ipotesi è che i neurotici abbiano gesti e posture – ad esempio stringersi come per darsi sicurezza o sfregarsi le mani – che attraggono l’attenzione e poi la reazione negativa dei cani.
Tra gli umani il fenomeno è noto. Osservare una persona che manifesta paura e/o insicurezza mette a disagio.
Gli studiosi ipotizzano che lo stesso possa avvenire con i cani nei quali il disagio genera poi la necessità di agire.
In altre parole, l’ipotesi è che i cani vedono/percepiscono la persona neurotica come un essere anomalo, ne sono inquietati e ricorrono ad una pinzata di avvertimento o al morso per tenerla lontana.