Stanley Coren, che citiamo spesso, si occupa di un argomento molto interessante e sotto certi aspetti delicato.
[su_highlight]Si chiede se è vero che chi ama i cani tiene più ai pelosi che agli altri umani e se sì, perchè.[/su_highlight]
Se ne è occupata una una ricerca della Northeastern University a Boston negli USA pubblicata nella rivista Society & Animals.
Lo studio ha analizzato la reazione di centinaia di persone ad una situazione in cui un soggetto era aggredito da uno sconosciuto, preso a bastonate e lasciato per terra privo di coscienza, con una gamba rotta e lacerazione multiple.
Le vittime dell’attacco (finto) erano, alternativamente, un bimbo, un cucciolo, un cane adulto e un umano adulto (maschio o femmina).
Dai report è emerso che [su_highlight]la reazione emotiva – dispiacere, ansia, stress, preoccupazione, empatia – era egualmente forte quando la vittima era il bimbo, il cucciolo o il cane adulto mentre, seppur presente, era molto più bassa quando la vittima era l’umano adulto[/su_highlight].
Secondo gli studiosi [su_highlight]la scoperta importante[/su_highlight] della ricerca è che conferma che [su_highlight]per gli umani i cani, anche adulti, sono come bambini, dipendenti e indifesi, e altrettando bisognosi di essere accuditi[/su_highlight].
I ricercatori concludono dicendo che lo studio svela che [su_highlight]i proprietari non vedono i loro cani come animali ma come bimbi pelosi o comunque come membri della famiglia alla pari dei bambini umani[/su_highlight].