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Come conoscere i gatti può aiutare con i cani

Girando per il web ho trovato un articolo che mi è sembrato curioso, interessante e utile allo stesso tempo.

Parla di cani, gatti e proprietari e di come l’esperienza di interagire con i gatti può insegnare ai proprietari di cane cose utili per interagire con i loro animali.

La questione è questa:

Salvo le eccezioni individuali (che ci sono sempre), i gatti sono generalmente più indipendenti e autonomi dei cani e più distaccati dai loro proprietari.

I gatti sono solitamente più autonomi, indipendenti e distaccati dei cani. E poi ci sono i caratteri individuali 🙂

Un match praticamente perfetto con i loro proprietari che sono generalmente più  introversi, autoreferenziali, più freddi e più distaccati dei proprietari di cane (per approfondire sulle differenze di personalità dei proprietari di cane rispetto ai proprietari di gatto cliccare qui).

L’insieme di natura dei gatti e personalità dei proprietari fa sì che i proprietari di gatto siano abituati all’idea che la socievolezza non si può imporre. Per loro è normale ignorare il peloso fino a che non si mostra lui interessato ed è normale aspettare che sia l’animale ad avvicinarsi quando è pronto.

In altre parole, per chi ha familiarità con i gatti è normale lasciare che siano i pelosi a dettare i tempi e i termini delle interazioni.

Per i cani timidi e paurosi serve un approccio più gattesco che canino

I proprietari di cane che tendono ad essere più più socievoli, interattivi e disponibili verso l’esterno tendono anche ad essere proattivi nei confronti dei pelosi, ad avvicinarli, a chiamarli, a cercare di attirare la loro attenzione, ad accarezzarli, etc. e se la espansività degli umani è generalmente in sintonia con la natura dei cani, per alcuni di loro, in particolare i cani paurosi e/o timidi, può essere un vero problema.

I cani timidi e/o paurosi soffrono l’espansività e il modo giusto per approcciarli è ‘gattesco’: non bisogna forzare i contatti, bisogna stabilire un canale di comunicazione e il primo passo è far sapere loro che possono suggerire i tempi e i termini della conoscenza e che saranno rispettati.

Fatto questo, visto che i cani sono molto diversi dai gatti, una volta rotto il ghiaccio è molto probabile che le interazioni assumano un carattere più canino.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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