Il peloso ha tra i 4 e i 18 mesi e quasi da un giorno all’altro passa dall’essere un meraviglioso frugolo a una specie di selvaggio che:
- ha dimenticato cosa vuol dire ubbidire
- ascolta solo quello che vuole
- ha la mente che vaga
- non si concentra, sembra non voler imparare nulla
- a volte fa la pipì in casa
- monta gli altri cani, o anche le persone e le cose
- è rissoso con gli altri cani
- sembra voler testare la pazienza e la tolleranza dei suoi umani
- inizia a marcare il territorio
- ha sbalzi ormonali
- è irritabile
- e altri comportamenti spiacevoli di vario genere
Il quadrupede è entrato nell’adolescenza! Gli mancano solo i brufoli sul muso e la somiglianza con gli umani è completa 🙂
Proprio come per i ragazzi e i loro genitori, anche per i cani e i loro proprietari l’adolescenza è complicata, tanti proprietari si sentono sopraffatti dal cane adolescente e tanti problemi possono nascere (secondo alcune ricerche negli Stati Uniti, non è un caso che la grande maggioranza degli abbandoni è di cani in età adolescenziale).
L’inizio e la durata dell’adolescenza canina varia in base alla taglia del cane: i cani piccoli maturano molto prima – per loro è possibile parlare di adolescenza già a 4 mesi – mentre i cani grandi maturano più lentamente e per loro l’adolescenza può arrivare anche a 18 mesi.
Da un certo punto di vista si può dire che l’adolescenza è quel periodo nella vita del cane e nella relazione tra il quadrupede e i suoi umani in cui tutto viene in messo in discussione – il peloso deve trovare sè stesso, capire chi è e stabilire come ci si comporta – e perchè la situazione non sfugga di mano e il treno della crescita deragli verso brutte direzioni, il proprietario è fondamentale.
Il suo ruolo deve essere quello di genitore (non di capobranco e men che mai di dominatore) che accompagna, guida e indirizza il cane in questa fase della sua crescita così che la creatura impari le regole e sviluppi le competenze necessarie per affrontare la vita con responsabilità e serenità e così anche da sviluppare una relazione forte e basata sulla fiducia e sul rispetto reciproci.
Cosa vuol dire praticamente:
- Avere pazienza: ricordarsi che le follie, in qualsiasi forma si manifestino, sono parte del pacchetto peloso e che non esistono soluzioni nè facili nè immediate. Si tratta di affrontare, e superare, una fase complicata.
- Andare a scuola: si dice che non si smette mai di imparare e l’adolescenza non è certo il momento per ridurre le occasioni di apprendimento.
- Continuare con la socializzazione che iniziata da cucciolo è essenziale prosegua: avere esperienza positiva di quante più cose – cani, persone sconosciute, situazioni, mezzi di trasporto, etc. etc. – serve per acquisire competenze e sicurezza. Un cane che sa come si affrontano le situazioni ed è sicuro di sè e dei suoi umani è un cane sereno ed è un cane che ad esempio non ha bisogno di litigare inutilmente con gli altri cani, che non ha problemi ad incontrare persone nuove o ad andare ovunque ci sia bisogno.
- Lavorare per rafforzare la relazione: giocare insieme, stare insieme, divertirsi insieme, imparare insieme e crescere insieme.
Fare esercizio: gli adolescenti hanno tanta tanta energia addosso che ha bisogno di essere sfogata, usarla al meglio con le giuste attività fisiche e mentali è super importante. - Avere senso dell’umorismo: particolarmente nell’adolescenza, i quadrupedi sono capaci di fare cose su cui si riesce a passare su solo grazie a una buona dose di senso dell’umorismo.
- Impegnarsi, dedicarsi e avere flessibilità: anche l’attraversamento dell’adolescenza non è tutto in discesa ma c’è una certezza, impegno, dedizione, buon lavoro e amore sono riccamente premiati.
- Essere positivi: le interazioni con il cane devono essere piacevoli sia per la creatura sia per i suoi umani. E’ utile ricordarsi come i cani sono sensibili agli stati d’animo degli umani e come rispondono bene alla positività e al contrario come rispondono male alla negatività
- Saper chiedere aiuto: se si ha l’impressione che la situazione stia sfuggendo di mano, non esitare a rivolgersi ad un educatore cinofilo professionista serio e preparato che seguirà in questo percorso e saprà fornire strumenti utilissimi per relazionarsi al meglio con il quadrupede.
Tutto questo con una certezza: Ne vale veramente la pena.
Gestita correttamente, accompagnare il cane nella sua crescita è un’esperienza bellissima, super arricchente e gratificante per l’umano, per il cane e per la relazione umano-canina.