I cani sono [su_highlight]grandi comunicatori e grandi osservatori[/su_highlight].
I cani capiscono cosa dicono gli altri cani dai loro comportamenti, dai loro odori e dai suoni che emettono e comunicano, con gli altri e con gli umani, con la postura, con i suoni, con la posizione e il movimento della coda, con lo sguardo, con lo stato degli occhi, con la posizione delle orecchie, con i gesti, con i ‘depositi‘, con gli odori.
Vediamo un po’ più in dettaglio
Postura
La postura (la posizione del corpo, dalla testa alla coda) rivela lo stato d’animo generale del cane: se è rilassato e sereno, se è teso, se è preoccupato, se ha paura, se è minaccioso.
Suoni
I suoni – abbaio, gemito, ululato, ringhio (ne abbiamo parlato qui e qui) – nelle loro varie declinazioni servono a comunicare uno stato d’animo. Ci sono diversi tipi abbaio, così come di ululato, di gemito e di ringhio e ognuno di loro comunica qualcosa di diverso.
Coda
La coda è uno strumento di comunicazione importantissimo (tanto che i cani senza coda o con la coda tagliata hanno più difficoltà a relazionarsi correttamente con gli altri cani). Come è tenuta e come è mossa la coda indica tanto sullo stato d’animo e sulle intenzioni del quadrupde (ne abbiamo parlato qui e qui).
Occhi
Gli occhi: per gli umani si dice che gli occhi sono le specchio dell’anima, per i cani è simile nel senso che lo stato dei loro occhi – fissi, pupille dilatate, rilassati, etc. – rivela molto del loro stato d’animo – ad esempio, se hanno paura, se sono contenti, se sono in tensione, se sono minacciosi etc.
Orecchie
Le orecchie su cui gli umani tendono a soffermarsi attratti dalla morbidezza e dalla forma, sono un organo molto importante per i cani. Sono un organo prodigioso, un punto molto riservato (così tanto che il controllo delle orecchie per loro è invasivo e fastidioso come quando si prova la febbre), e sono uno strumento di comunicazione. La posizione delle orecchie infatti rivela molto dello stato d’animo del cane: se sono in posizione di riposo (quale è la posizione dipende dalla forma delle orecchie della creatura) vuol dire che sono tranquilli, quando sono tirate indietro o sono tenute attaccate alla testa indicano emozioni negative (ad esempio stress, paura e, secondo la comportamentalista americana Karen London, anche quando stanno per mordere e lo farebbero per proteggerle dall’eventuale attacco dell’altro); quando sono erette vuol dire che il cane è in allerta e possibilmente pronto ad agire.
I gesti
Un ruolo importantissimo nella comunicazione canina hanno i gesti tamite cui i cani mandano segnali sia agli umani sia agli altri cani e possono essere sia pacificatori (non ho cattive intenzioni) sia di minaccia. Tra i segnali pacificatori ci sono ad esempio leccarsi il muso, girare la testa, odorare per terra, fare ‘l’inchino’, sbadigliare, leccare le orecchie, avvicinarsi lentamente e arrivare facendo una curva. Tra i segnali di minaccia, invece, ci sono ad esempio guardare fisso, mostrare i denti, arrivare dritti e a tutta velocità.
Pipì et al
La pipì e la popò dei cani sono ricche di informazioni che gli altri cani rilevano attraverso l’aria e la lingua.
Odori
Gli odori sono un altro tassello fondamentale nel mondo della comunicazione canina – ad esempio l’odore, unico per ognuno di loro (una specie di impronta digitale), che emettono dalle ghiandoline anali e che spargono nell’aria scodinzolando – e infatti il naso dei cani è un prodigio sensoriale e l‘olfatto è uno degli strumenti più importanti attraverso cui conoscono il mondo.
In conclusione
Concludendo: i cani non parlano ma sono grandi comunicatori (oltre che straordinari osservatori) che tramite il corpo, i movimenti e i suoni informano su come si sentono e quindi come potrebbero comportarsi.
Per capire il loro stato d’animo e quindi potenzialmente le loro intenzioni bisogna guardare e saper riconoscere il significato dell’insieme dato dalle posizioni del corpo, dai suoni, dallo sguardo e dai gesti.
Se già così è complicato, c’è di più: ci sono cani che sanno comunicare bene e cani che non sanno comunicare bene e questi ultimi hanno spesso problemi di relazione con gli altri cani, ci sono caratteristiche fisiche (ad esempio la forma del muso e la coda tagliata o inesistente) che complicano la comunicazione, il guinzaglio interferisce nella comunicazione tra cani, e poi ci sono le caratteristiche individuali di ogni cane per cui possono usare forme di comunicazione che deviano da quelle ‘standard’ (ad esempio ringhiare per salutare, quando il ringhio è solitamente usato come avvertimento).
Capire cosa comunicano i cani e cosa si dicono tra di loro non è facile, richiede grande attenzione e capacità di osservazione e nei casi più delicati, anche grande esperienza.