Qualche tempo fa avevamo scritto che un aspetto molto delicato dei cani è che troppo spesso si ignora quanto sono simili agli umani (per cosa vuol dire, si può cliccare qui), con conseguenze negative per la relazione con loro e per la loro gestione.
Una delle regole che vige tra gli umani è Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te ed è tanto importante da essere chiamata anche regola d’oro; un’altra è chi la fa, l’aspetti.
Per quanto possa sembrare incredibile valgono entrambe anche nella relazione tra umani e cani ed è una scoperta rivelatoria che aiuta a capire ancora di più perchè si può dire che i cani hanno sempre ragione e perchè se c’è qualcosa che non va nei loro comportamenti, nella stragrande maggioranza dei casi (non nella totalità visto che anche tra i cani esistono i criminali) dipende dagli umani.
Una delle situazioni da cui si capisce perchè le due regole di cui sopra valgono anche nella relazione con i cani è quella di cui ci occupiamo oggi, la difesa delle risorse da parte del cane.
Inquadriamo il discorso.
Gli umani hanno il senso del possesso – questo è mio; e, gli equilibrati, tra tutte le cose che hanno ne hanno alcune che considerano preziose e di fronte a qualcuno che le minaccia o gliele porta via, diventano difensivi e/o si arrabbiano.
Per i cani è lo stesso.
Anche i cani hanno il senso del possesso – questo è mio; anche loro hanno alcune cose che considerano preziose e anche loro se qualcuno le minaccia o gliele porta via, possono diventare difensivi e/o arrabbiarsi. E’ normale.
In alcuni casi i beni preziosi sono addirittura gli stessi per gli umani e per i cani – il cibo ad esempio è generalmente molto valutato sia dagli umani sia dai cani; in altri casi sono diversi – un legno o un osso è facile che siano molto considerati dai cani ma è difficile che lo siano dagli umani.
Indipendentemente da quale sia l’oggetto, di fronte ad una minaccia ad un bene che considerano prezioso, sia gli umani sia i cani si preoccupano, diventano difensivi e si arrabbiano.
Fino ad un certo livello cambia il modo in cui umani e cani manifestano il loro stato d’animo – gli umani usano le parole, a volte lo sguardo, più raramente i gesti; i cani ringhiano, sollevano il labbro, si irrigidiscono. Superato quel livello, si può addirittura dire che anche il modo di manifestare il loro malessere è simile: in fin dei conti, un umano che picchia e un cane che morde non si comportano in modo tanto diverso, no?
Come tra umani educati, civili e rispettosi non si portano via le cose agli altri e chi lo fa non si sorprende se gli altri reagiscono, così è con i cani. Non bisogna portare via loro le cose e se lo si fa, non bisogno sorprendersi se reagiscono, è normale.
Detto questo, i cani non sono umani, come si sa bene, e anche la difesa delle risorse ha aspetti puramente canini.
Due risorse classiche che difendono sono il cibo e i giochi ma in realtà possono difendere qualsiasi cosa (Oban ad esempio è molto difensivo dei legni, del resto gli importa poco o nulla).
Perchè difendono: può essere perchè sono nati possessivi oppure perchè imparano da come gli umani si comportano nei loro confronti che possedere un tesoro (ad esempio il telecomando) equivale ad essere rapinati (ogni volta che l’umano si avvicina lo porta via) e che l’azione (ringhiare, attaccare, magari anche mordere) è il modo per non perderlo, oppure per altre esperienze di vita.
Gridare, sgridare e punire un cane che difende le risorse non serve a niente se non a peggiorare la situazione, perchè ovviamente non elimina il senso di minaccia da cui nasce il comportamento di difesa, ma anzi lo aumenta.
Vista da questa prospettiva si capisce perchè la famosa pratica di portare via la ciotola della pappa da sotto il muso del cane e poi punirlo se si arrabbia ‘per insegnargli chi comanda’ è demenziale.
Cosa si può fare allora per gestire un cane difensivo delle risorse?
Prima di tutto bisogna contestualizzare.
Ad esempio:
Si tratta di difesa delle risorse che non mina la convivenza? Come ad esempio essere difensivo delle palline (o degli snackini, o dei legni, o di qualsiasi altra cosa) nei confronti degli altri cani ma in casa non ci sono problemi?
E’ un comportamento che si gestisce con il buon senso. Evitando di tirare fuori le palline/gli snackini/i legni quando ci sono altri cani, manca l’oggetto che si teme di perdere e non c’è nemmeno la necessità di difenderlo.
Si tratta di difesa di risorse che complica la convivenza? Ad esempio, impossessarsi e difendere le pantofole degli umani, oppure il telecomando, oppure un cuscino, etc. etc.
Oppure si tratta di difesa di risorse che addirittura minaccia la convivenza? Come ad esempio aggredire chi si avvicina mentre mangia o difendere il letto degli umani, il divano, una stanza, etc. etc.?
La soluzione parte da due principi: il cane deve imparare che chi si avvicina non è un pericolo e che lasciare il bene vale la pena.
Nella pratica ci sono diversi metodi per raggiungere questo risultato ma visto che ogni cane ha le sue caratteristiche e le sue ragioni e che ogni binomio cane-umano ha le sue dinamiche, ognuno ha le sue esigenze specifiche per cui è opportuno rivolgersi ad un educatore cinofilo professionista serio e preparato che studierà la situazione e accompagnerà cane e proprietario nel percorso necessario per migliorare la situazione.
Come sempre, grazie di cuore a Cinzia Stefanini per l’aiuto.