Home Educazione Cinofila Educare il cane

Educare il cane

I cani sono notoriamente molto golosi, ma sono anche, ne parliamo continuamente, complessi, articolati, ricchi di sentimenti ed emozioni, intelligenti, amano lavorare, per stare bene hanno bisogno di sentirsi realizzati, e i loro comportamenti (canini) sono regolati da un codice di condotta molto rigoroso.

Un altro aspetto dei cani è che per loro, i loro umani sono tutto e il rapporto che hanno con gli umani è veramente speciale.

Ad esempio,

  • i cani sono gli unici animali al mondo in grado di comprendere quando un umano indica qualcosa, con un dito, con la mano, con il braccio o anche con il piede;
  • i cani riconoscono il volto degli umani e lo riconoscono anche quando si coprono gli occhi, la bocca o il naso;
  • i cani imparano dagli umani osservando i loro comportamenti;
  • quando cani e umani si guardano, si alzano i livelli di ossitocina nel sangue di entrambi;
  • i cani si formano una idea del mondo, e si comportano di conseguenza, in base a ciò che leggono nei comportamenti dei loro umani;
  • i cani preferiscono stare con i loro umani che con i loro simili;
  • quando hanno un problema, i cani si rivolgono naturalmente agli umani per essere supportati (questa è una delle grandissime differenze tra i cani e i lupi. I lupi, anche se cresciuti con gli umani fin dalla nascita, non si rivolgono agli umani per chiedere aiuto).

Quindi, cani creature ricche, articolate e complesse e relazione super speciale con gli umani.

Cosa ha a che fare tutto questo con l’educazione dei cani?

Molto molto.

Ci spieghiamo.

La natura dei cani e il modo in cui si relazionano con gli umani contraddicono e rendono nulla la teoria, e le pratiche che la seguono, che per far fare loro qualcosa bisogna comandarli e, se necessario, usare anche le maniere forti.

La verità è che i cani non rispondono agli ordini e men che mai alla violenza e, notare bene, anche in questo ambito le apparenze ingannano.

Perchè può sembrare che alcuni cani trattati con decisione (per usare un eufemismo) siano soldatini nelle mani dell’umano ma non c’è nessuna garanzia che in una medesima situazione con qualcun altro si comportino nello stesso modo e non c’è nessuna garanzia che un certo punto, stufi di essere maltrattati, non decidano di difendersi dalle angherie.

Perchè i cani si comportino in modo ‘virtuoso’ non devono essere forzati, devono essere convinti di farlo.

(Fatto che, tra le altre cose, conferma e ribadisce ancora una volta che gestire correttamente i cani è molto complicato).

Alla base di un cane che si comporta come ci si aspetta da lui/lei ci sono una forte relazione e una corretta comunicazione con l’umano e c’è che il cane si deve fidare di chi gli domanda (non comanda) di fare qualcosa.

E poi c’è la questione di cosa spinge i cani a fare ciò che viene chiesto loro.

Qual è la molla che li motiva?

Fino a qualche tempo fa l’idea prevalente, ancora diffusissima, era che il cibo fosse la chiave per accedere al cuore e alla mente dei cani. Da cui l’ampio ricorso alle squisitezze per premiare i cani che si comportano bene e invogliarli a ripetere il comportamento virtuoso.

Posto che il metodo funziona e che non c’è niente di sbagliato nel soddisfare la golosità dei quadrupedi, ci sono due elementi da considerare:

Usare sempre i premietti equivale un po’ a corrompere le creature e alla lunga sminuisce sia la loro intelligenza sia la relazione tra cani e umani.

C’è poi un secondo punto, forse ancora più importante del primo: non è detto che i premi siano la motivazione principale che spinge i cani ad agire.

Alcune recentissime ricerche hanno scoperto infatti che quello a cui i cani tengono di più sono gli elogi dei loro umani.

In altre parole, per i cani conta di più essere festeggiati e complimentati dagli umani per qualcosa che hanno fatto che non essere premiati con un bene materiale.

L’implicazione per l’educazione dei quadrupedi ora è più chiara, vero?

Detto questo, bisogna sempre ricordare che ogni cane è un individuo a sè per cui tanto esistono quelli che vivono per l’approvazione dei loro umani, tanto esistono quelli per cui le tentazioni della gola hanno più valore anche dei complimenti dei loro proprietari.

Condividi

Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

Back to top
error: Content is protected !!