Uno dei sommi desideri dei proprietari di cani complicati sono le uscite tranquille – passare davanti ad altri cani come se non ci fossero, incrociare le moto e non rischiare la dislocazione della spalla, incrociare bimbi schiamazzanti e non rischiare la strage, attraversare normalmente la strada, etc. etc. etc.
Le indicazioni dell’educatore cinofilo, tanta pazienza e ancora più flessibilità nel medio-lungo termine portano al famoso risultato di compromesso: con le dovute accortezze, ordini verbali, incoraggiamenti, premi al momento giusto, trucchi tipo allungare di km la via del ritorno per evitare le zone pericolose, controllare l’uscita dal portone come se fuori ci fossero cecchini pronti a sparare, uscire ad orari improbabili per non trovare nessuno in giro, etc. etc. , le uscite pur non diventando semplici smettono di essere un incubo.
Fino a che…
Fino a che senza nessun motivo apparente, una volta si esce e l’animale da di matto come ai vecchi tempi.
Insieme alla frustrazione e alla rabbia, nella testa del proprietario spunta virulenta la domanda: ma perchè diamine si comporta così??????
La risposta è allo stesso tempo semplice e complicata: la semplicità sta nella certezza che i cani hanno sempre ragione e che quando fanno qualcosa un motivo c’è. La parte complicata è capire il motivo.
Ce ne possono essere tanti, ad esempio, fa caldo, ha caldo e quindi è più nervoso; oppure è stanco e non aveva voglia di uscire; oppure ha qualche fastidio fisico che lo rende inquieto; oppure è stressato.
Ebbene sì, anche i cani si stressano.
Lo stress consuma, porta a reazioni esagerate e ad aggredire e nei cani come negli umani, può manifestarsi a sorpresa.
Manifestarsi a sorpresa vuol dire che un cane può reagire in modo esagerato ad una situazione qualsiasi, anche di quelle non a rischio, e la causa del suo comportamento non è quella situazione ma lo stress accumulato per via di altre situazioni che ha vissuto.
Una delle fonti potenziali di stress sono le uscite troppo numerose.
Ci spieghiamo.
I proprietari tendono ad associare uscite = cane felice ma non è necessariamente così e se ci si pensa alla fine è anche abbastanza ovvio il perchè. Più si esce, più ci si espone a situazioni e la statistica dice che più alto è il numero delle situazioni con cui ci si confronta, maggiore è il rischio di viverne qualcuna che disturba.
Per alcuni cani ciò che vivono quando escono è talmente penoso che odiano il solo pensiero di dover lasciare la casa, altri invece amano andare fuori ma risentono negativamente di determinate esperienze, ad esempio essere richiamati troppe volte mentre camminano, essere tirati mentre vogliono fermarsi ad odorare qualcosa, oppure le grida dei bambini, oppure il rumore delle automobili, oppure altri cani che vanno loro incontro, oppure le persone che li sovrastano per accarezzarli, oppure sentire una cagnetta in calore, oppure attraversare una strada molto trafficata, etc. etc. etc.
Tante situazioni per noi anche normalissime e di cui nemmeno ci rendiamo conto e che in loro possono generare stress, ancora di più se sommate una all’altra.
Un cane che percepisce serenamente l’esperienza che sta vivendo è tranquillo.
E’ evidente che un cane che è uscito più volte nel corso della giornata e che, ai suoi occhi, è miracolosamente riuscito a sopravvivere alle attenzioni degli umani, alle grida dei bambini, al pericolo delle motociclette, all’attraversamento delle strade, nel momento in cui è posto di fronte al fatto di un’altra uscita (sulla quale non può esprimere la sua opinione, che sarebbe negativa), appena mette il naso fuori dalla porta e sente un bambino che urla, o una moto che passa può avere reazioni all’apparenza folli, come se avesse visto il suo peggior nemico.
Non è impazzito. E’ solo che ne ha piene le tasche.
Tra i compiti del proprietario c’è tutelare la propria creatura ed evitare che raggiunga il limite perchè quando tutti sono sereni, tutti sono anche molto più contenti.