Home Educazione Cinofila Un comportamento da evitare: giudicare i cani degli altri

Un comportamento da evitare: giudicare i cani degli altri

Un fenomeno molto diffuso tra i proprietari di cani, generalmente i proprietari di cani ‘bravi’, è giudicare i cani più complessi e spesso sparlarne con altri.

Il giudizio può essere manifesto, alcuni tra i commenti più comuni sono:

  • ‘quel cane abbaia sempre, è cattivo’
  • ‘quando uno si avvicina quel cane ringhia, è cattivo’
  • ‘quel cane si è avventato sul mio cucciolo, è cattivo’
  • ‘poveretti, quel cane scappa sempre (con implicito commento di contorno, ‘il mio invece è bravissimo, non scappa mai’)
  • ‘certo al tuo cane le femmine piacciono, non si tiene proprio’
  • ‘quello il suo cane non lo controlla proprio’ (con implicito commento di contorno, ‘il mio invece è bravissimo, basta che fischio e arriva’)
  • ‘quel cane è proprio dominante’
  • ‘quel cane ha attaccato quell’altro, è veramente cattivo’
  • etc. etc. etc. etc

oppure più subdolo; subdolo è il giudizio che si nasconde dietro le domande sul cane, tra le più comuni ci sono:

  • ‘come mai è al guinzaglio?’ (= quanto è cattivo/a?)
  • ‘non lo/a sciogli mai? (=poveretto/a che vita che gli fai vivere)
  • ‘non gli/le piace giocare con nessuno?’ (= è proprio un cane orrendo)
  • ‘non gli/le piace essere accarezzato/a?’ (= ma che cane è??)
  • ‘non lo/a porti mai in area cani?’ (=non sa stare con gli altri cani)
  • ‘in casa come è?’ (= è tremendo/a come quando è fuori?)
  • etc. etc. etc. etc

Si dice che la apparenze ingannano e se il detto vale per gli umani, per i cani vale ancora di più – quello che si vede è spesso molto diverso da quello che è.

Facciamo qualche esempio:

Esempio 1

Un cane se ne sta per conto suo e qualcuno si avvicina. Il cane ringhia. Il destinatario dell’avvertimento lo ignora e continua ad avvicinarsi. Il cane scatta (= ‘aggredisce’). E’ cattivo? O forse ha una bolla prossemica molto ampia (per un approfondimento sullo spazio individuale dei cani, vedere qui) per cui quando ha sentito che il suo spazio stava essendo violato ha avvertito del disagio e poi è partito per difendersi? Non è un villano (o un cretino) quello (umano o cane) che ha ignorato il messaggio? O responsabile il proprietario che mette il suo cane in condizioni per lui/lei di disagio (magari forzandolo a contatti ravvicinati con altri cani)? O responsabile il proprietario dell’altro cane che non lo controlla e causa problemi agli altri?

Esempio 2

Un cane sta giocando con la palla in un’area cani, si avvicina un altro cane, lui/lei scatta (= ‘aggredisce’). E’ cattivo? O forse ha un certo senso del possesso = non ama condividere con gli altri – e sta solo difendendo il suo bene? La responsabilità della situazione è sua o del suo proprietario che si comporta in modo tale da creare situazioni di crisi? Se il gioco con la palla fosse fuori dall’area cani, in un’area isolata del parco in un chiaro segno di bisogno di solitudine, parte della responsabilità sarebbe anche dell’altro proprietario che se ne sbatte delle esigenze altrui e non controlla il proprio cane.

Esempio 3

Un cucciolo si avvicina ad un cane adulto. E’ esagitato, abbaia, salta addosso a lui/lei o addosso agli umani. L’adulto scatta (agli occhi umani, ‘aggredisce’). E’ cattivo/a o sta insegnando al piccolo come non ci si comporta? Molto probabile che sia la seconda…(per un approfondimento sulle regole di comportamento dei cani, vedere qui)

Esempio 4

Un cane appena vede un altro cane ringhia, abbaia, fa scenate colossali. E’ cattivo o forse è un cane insicuro e incerto che avrebbe bisogno dell’aiuto dei suoi umani e viene regolarmente ignorato (anche inconsapevolmente) per cui ritiene di doversi difendersi da solo/a?

Gli esempi sono solo 4, i casi tanti quanti i cani e i loro umani, innumerevoli, la conclusione una sola:

Giudicare i cani degli altri non serve a niente – tanto per dirne una, a cosa serve definire maniaco un cane perchè gli piacciono le femmine? E’ forse più naturale o più normale un maschio che nemmeno si accorge se passa una femmina in calore? – ed è sbagliato perchè il comportamento di un cane è la reazione alle situazioni in cui si trova (che nella stragrande maggioranza dei casi sono situazioni in cui viene messo) e la manifestazione e il risultato di un universo articolato e complesso di genetica, carattere, personalità, esperienze e percezioni di cui chi giudica non sa nulla. Giudicare e sparlare dei cani altrui equivale a giudicare una persona dall’aspetto – al minimo inutile, al peggio anche dannoso.

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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