Un proverbio italiano dice che la pazienza è la virtù dei forti.
Non so.
Gli americani, sempre molto pragmatici, toccano il punto in un modo secondo me molto più bello e molto più efficace.
Dicono ‘Rome wasn’t built in a day‘, Roma non è stata costruita in un giorno.
Nella sostanza, per fare grandi cose ci vuole tempo e pazienza. La regola vale tanto per i fatti umani quanto per quelli canini.
I cani sono creature straordinarie, sono molto disponibili nei confronti dei loro umani e con loro si possono fare grandi cose.
Per raggiungerle basta ‘solo’ pazienza perchè ognuno di noi è fatto a suo modo e ragiona in un certo modo, ognuno di loro è fatto a suo modo e ragiona nel suo modo; per noi la comunicazione è fatta prevalentemente di parole, loro sono sensibilissimi anche ai gesti e alle emozioni che trasmettiamo (spesso involontariamente e/o inconsapevolmente) e anche il più piccolo dei dettagli influenza la loro percezione delle situazioni per cui imparare a capirsi e a comunicare bene richiede tempo, dedizione e pazienza.
A questo proposito, Stanley Coren evidenzia una caratteristica dei cani che influisce in modo significativo su come recepiscono e rispondono alle comunicazioni degli umani.
I cani sono straordinariamente sensibili al nostro stato d’animo e a fronte di un umano nervoso o arrabbiato, che emana e manifesta negatività, reagiscono spostando l’attenzione dal fare quello che viene chiesto loro alla persona, cercando di capire perchè l’umano è disturbato, cosa causa il suo disturbo e preoccupandosi per quello che potrebbe succedere, con il risultato che non fanno quello che dovrebbero e se lo fanno, lo fanno con grande incertezza e dopo parecchio tempo.
Perchè il cane ascolti (e faccia) quello che gli si chiede, dobbiamo essere tranquilli e sereni.