Tra le numerose incertezze che affliggono i proprietari di cane c’è l’incognita dell’accoglienza a 6 zampe, ossia come è veramente la situazione quando si arriva in quei quei posti – alberghi, case vacanze, b&b, ma anche navi – appositamente scelti perchè proclamano che i cani da loro sono benvenuti.
Cosa può fare il proprietario di cane per assicurarsi una vacanza serena? In caso di cattive sorprese, è tutelato in qualche modo?
Ne abbiamo parlato con l’Avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio Legale dell’Oipa, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali.
Prima di procedere alla prenotazione e quindi al pagamento, anche solo del deposito, è necessario ricevere conferma scritta dalla struttura in cui si intende andare, dal proprietario o dall’agenzia immobiliare se si tratta di casa, oppure dai responsabili per alberghi e b&b, che il cane è benvenuto.
E’ importante ricordare qui che la legge non prevede che gli animali domestici debbano obbligatoriamente essere accettati – la possibilità è lasciata alla libertà contrattuale delle parti.
Chi accetta gli animali domestici può richiedere il pagamento di una somma maggiore per una specifica pulizia della casa/stanza, pulizia che viene fatta a fine permanenza. Anche questa disposizione è oggetto di libero accordo tra le parti e non imposta per legge e, per sua tutela, chi prenota è bene che si informi in anticipo su eventuali spese extra per l’animale domestico.
Per gli alberghi c’è una attenzione in più, diverse strutture limitano l’accesso del cane alla zona ristorante. E’ bene informarsi prima se esistono limiti di accesso ai cani e comunque sapere che tali limitazioni sono scelte dell’esercente e non imposte per legge per cui ogni albergo ha le sue regole e potrebbero essere diverse una dall’altra.
Discorso simile si applica ai viaggi in nave: le compagnie marittime predispongono il proprio regolamento di trasporto mediante il quale viene previsto se gli animali siano ammessi o meno e la relativa modalità di detenzione e prima di prenotare bisogna essere certi che la modalità di trasporto sia quella desiderata. Se alcune compagnie prevedono l’accesso anche in cabina, infatti, altre vietano l’accesso dei cani alle zone interne e hanno solo un’area per la custodia degli animali (generalmente in gabbia, sul ponte).
Riassumendo: la legge non stabilisce obblighi nè divieti per quanto riguarda l’accoglienza dei cani in case vacanze, alberghi, b&b, e navi. E’ compito del proprietario informarsi sulle policies della struttura a cui è interessato e firmare il contratto e pagare, anche solo l’acconto, solo se si ricevere conferma scritta che il cane è accettato.
E in caso di sorprese per cui si arriva e nonostante la conferma scritta il cane in realtà non è accettato, oppure la casa/la stanza sono di qualità inferiore a quanto previsto per via del cane? Cosa si può fare?
Meglio arrivare “armati” di documenti stampati, in particolare la prenotazione e le relative condizioni contrattuali. Se sono imposte limitazioni non accordate prima ovvero erogato un trattamento di “serie b” solo perchè accompagnati dalla creatura pelosa, è bene contestare subito, sia a voce che per iscritto, alla controparte quanto accaduto, senza escludere successive azioni per ottenere un indennizzo a causa del disagio subito.
Per qualsiasi dubbio o domanda, è possibile rivolgersi all’Avvocato Taccani mandando una email all’indirizzo sportellolegale@oipa.org