Per i proprietari che amano veramente* i cani, il quadrupede è naturalmente parte della famiglia: nella gestione della vita, i suoi gusti, i suoi desideri e le sue necessità sono tenute in considerazione come quelli degli umani.
Qualche tempo fa abbiamo visto che la relazione che si crea tra il cane e i proprietari è comparabile a quella tra figli e genitori (si può vedere qui).
Una recente ricerca condotta alla Duke University negli Stati Uniti ha fatto una scoperta che offre un’ennesima prova della straordinarietà della relazione umano-canina.
Avete presente quando ci si sbaglia e si chiamano gli amici con il nome di altri amici, il papà con il nome del figlio, un figlio con il nome di un altro figlio, la zia con il nome della figlia, la figlia con il nome della nonna?
Ecco, succede che nella confusione dei nomi sia compreso anche quello del quadrupede, con figli e/o dolce metà chiamati con il nome del cane o il cane chiamato con il nome dei figli e/o della dolce metà.
L’aspetto interessante qui non è il motivo per cui ci si sbaglia, ma cosa c’è dietro l’errore perchè la mente non sceglie i nomi a caso, sceglie tra quelli di soggetti appartenenti ad una stessa categoria di relazione.
In altre parole, si chiamano i parenti con il nome di altri parenti, gli amici con il nome di altri amici – non si chiamano i parenti con i nomi degli amici e gli amici con i nomi dei parenti.
Chiamare figli e/o dolce metà con il nome del cane o il cane con il nome dei figli e/o della dolce metà rivela la posizione del quadrupede in casa: è un membro della famiglia come gli umani!
I ricercatori hanno anche scoperto che la confusione sui nomi avviene con i cani e non con altri animali domestici.
*la precisazione è necessaria perchè il mondo è pieno di millantatori anche in questo, purtroppo; gente che proclama di amare e conoscere i cani quando ignora o nega i fondamentali, tra cui ad esempio che i cani hanno sentimenti, che ognuno ha il suo carattere e la sua personalità e che ognuno ha le sue esigenze specifiche.