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Disc Dog: intervista ad Adrian Stoica

Amore è… 4 zampe, due gambe e un frisbee.

Lui è Adrian, umano, e lei è Rory, una border collie di 9 anni.

Insieme sono i campioni europei di Disc Dog.

Ci potrebbe chiedere come mai un’intervista al campione europeo di disc dog (Obanino si è intimidito e non ha voluto intervistare Rory per cui la sua umana ha intervistato Adrian) è iniziata con una premessa d’amore.

Il motivo è questo: si può essere anche il più grande atleta del mondo ma nel Disc Dog si diventa campioni solo se cane e umano hanno una relazione e una sintonia fortissime.

In altre parole, Adrian vince perchè è insieme alla sua Rory e Rory vince perchè c’è il suo Adrian. Una delle manifestazioni più belle della forza del legame che si crea tra cane e umano.

Ma andiamo alla sostanza, abbiamo l’immenso piacere e onore di presentarvi Adrian Stoica!

Caro Adrian, grazie tantissimo per il tempo che ci hai dedicato.

D (Dogdeliver): Ci puoi raccontare il rapporto che avete tu e Rory?

A (Adrian Stoica): Ciao a tutti gli amici di Dog Deliver! Il mio rapporto con Rory? E’ difficilissimo da spiegare: tu riesci a spiegare cos’è l’amore? Io non ci riesco.  Abbiamo un rapporto fantastico, amoroso e speciale… siamo in perfetta sintonia e abbiamo sempre voglia di stare insieme. Per fortuna e per impegno sono riuscito ad avere un tipo di lavoro e di vita che ce lo consente, ed è bellissimo.

D: Ci puoi raccontare un po’ di te, di Rory, di come avete iniziato a fare disc dog?

A: Io sono nato in Romania, di preciso nella regione Transilvania, a Brasov, una città molto bella e colorata a vocazione turistica e mi sono trasferito in Italia a 18 anni. Appena mi è stato possibile ho preso con me il primo cane della mia vita, Rory (border collie smooth che oggi ha 9 anni). E’ stata un’emozione fortissima, e non ho resistito dal prendere subito un secondo cane, Jay (border collie anche lei). Con loro ho iniziato a frequentare un centro cinofilo in cui ho scoperto l’agility e il flyball, e ogni momento libero era dedicato ad approfondire questi sport e le potenzialità della mia relazione con “le mie ragazze”, come le chiamo io.
Poi una sera, cercando nuovi tricks su YouTube, mi sono imbattuto in dei video di Disc Dog che mi hanno tenuto incollato tutta la notte: una scoperta! Uno sport dinamico e spettacolare che poteva darmi la possibilità di mettere in atto le mie competenze di atletica e arti marziali (io sono un ex-stuntman professionista) costruendo qualcosa di unico con i miei cani, in sintonia e armonia: è stato amore a prima vista. Da lì ho iniziato allenamenti intensivi e pianificati, da autodidatta: io e Rory siamo letteralmente cresciuti insieme, io insegnavo qualcosa a lei e lei insegnava qualcosa a me. Le prime competizioni sono state l’occasione di raccogliere i frutti di tanto lavoro, e ci hanno permesso di confrontarci con altri giocatori di vari paesi… Ho preso qualcosa da vari giocatori, reinventando e trovando il mio stile, e ho aggiunto molto di mio: tutt’oggi ogni giorno cerco nuovi stimoli e nuove idee. A volte sono i miei cani a propormi nuove soluzioni: incredibile quanto loro siano di ispirazione! E per sperimentare anche con un cane di piccola taglia, è arrivata Tinkerbell (Jack Russell dall’energia incontenibile) e, appena un anno e mezzo fa, Hurricane (anche lei border collie), con cui ho una grande istintiva intesa.

D: Quale percorso vi ha portato a vincere il titolo europeo?

A: Quale titolo Europeo? Perchè le ragazze ed io ne abbiamo vinti ben 6 negli ultimi 4 anni in diverse federazioni internazionali 🙂 . Per vincere sicuramente il lavoro paga, così come la costanza e l’umiltà di continuare a perfezionarsi. Ma posso dire che non bastano, come non basta la tecnica: il rapporto che esiste tra noi ci ha aiutato e ci aiuta molto.

D: Come festeggiate le vittorie?

A:  Va detto per onorare la costanza e le capacità strabilianti di Rory e di Tinky: con loro ho avuto l’onore di vincere 6 europei in quattro anni, nelle varie federazioni internazionali. E quale modo migliore di festeggiare che un bellissimo allenamento ☺? E’ il nostro modo di vedere le cose… E’ che davvero quello che facciamo ci piace molto e ci gratifica, ed è il giocare in sè che è premio sia per me che per le mie ragazze.

D: Avete un rituale pregara?

A: Siiiiii, abbiamo un rituale pre-gara: io mi chino al centro del campo, poggio i dischi a terra e con il mio cane accanto a me stringo i lacci delle scarpe finché lei abbaia per dirmi che è pronta per iniziare lo show.

D: Come vi sentite tu e Rory quando finite una gara?

A:  Quando finiamo una gara siamo abbastanza tristi perché noi ovviamente volevamo ancora giocare ☺. Non ci basta mai!

D: Avete un rituale di rilassamento che fate insieme?

A: Appena dopo la performance ci regaliamo una passeggia di defaticamento, soli io e il mio cane: serve a tutti e due per ritornare nella normalità e a smaltire un po’ di adrenalina.

D: Come vi allenate tu e Rory? Sempre insieme o ci sono alcuni allenamenti che fate separatamente?

A: Ci alleniamo ovviamente insieme, ma ci sono anche aspetti della preparazione che vedono attiva solo lei sotto mie indicazioni, ad esempio per tutta la parte cardio e atletismo; o solo me – come per tutta la parte di lanci: non esiste il lancio perfetto, ma più ho il controllo dei miei lanci, più posso aiutare i miei cani a non sbagliare a a sentirsi gratificati nel successo. L’allenamento che Rory preferisce è sicuramente il nuoto e il correre insieme alla “sorellina” Hurricane. Ah, poi c’è la parte di “lotta greco-romana” con Tinky, chiamata anche Ulka – è una fanciulla molto fisica e con una grande potenza muscolare.

D: Un cane che compete come Rory ha un tipo di alimentazione particolare?

A: Certo l’alimentazione è fondamentale per un cane atleta, e per ciascun cane va calibrata qualità e quantità giusta per lei/lui (meglio se con i consigli di un veterinario nutrizionista). Poi ciascuno ha le sue particolarità: ad esempio io e Rory prima della gara ci dividiamo una banana 🙂 . E anche questo è diventato un po’ un rito.

D: Quali caratteristiche fisiche e psicologiche ha Rory che la rendono così forte?

A: Penso che al di là delle caratteristiche fisiche sia molto importante la voglia di fare e la voglia di giocare insieme.

D: Un cane che come Rory fa il disc dog a livelli agonistici è contento?

A: Il cane “agonista”, in tutti gli sport e le attività agonistiche e nonè contento se non viene “stressato”. Calibrando il lavoro giusto, della intensità adeguata e fatto nel modo corretto per quel cane, se condito con amore e rispetto allora sì, si può sicuramente dire che è molto contento e che sta anche lavorando per rafforzare il suo piacere di fare cose insieme a quell’umano 🙂 .

D: Quando non gareggiate o vi allenate, state comunque insieme tu e Rory? Cosa fate insieme?

A: Quando non ci alleniamo? Certo che stiamo insieme, Rory vive con me e passa con me tutto il tempo possibile, per il reciproco piacere: non saprei farne a meno. Quando siamo in casa Rory dorme gran parte del tempo, salvo l’alzarsi spessissimo per venire a cercare coccole come un’assetata: fuori casa è una regina algida, tra le mura domestiche è una coccolona ai limiti dell’indecenza!

D: Chi può fare il Disc Dog?

A: Parliamo di umani? Tutti possono giocare a Disc Dog: bambini come persone anziane, persone in perfetta forma fisica ma anche con vari gradi di disabilità (come accade di vedere, anche in gara). Ricordo che il Disc Dog si può praticare anche a livello amatoriale, per giocare al parco o nel giardino di casa. Ed è un metodo unico e prezioso per instaurare una relazione già profonda con il proprio cane. Cosa c’è di più divertente che condividere un hobby?!?

D: Quali caratteristiche deve avere il cane che fa il Disc Dog?

A: Ovviamente il nostro amico deve essere in salute, anche perché la forma fisica col tempo viene. Ma ci sono vari modi di “giocare a Disc Dog”: lo si può fare per costruire o rafforzare la relazione con il nostro cane, senza il bisogno di grandi salti o di competere; lo si può fare per sostenere e stimolare la crescita di un cucciolo, con grande divertimento reciproco, ovviamente con le dovute attenzioni, con lanci adeguati e dischi adatti; lo si può fare per mettersi pienamente in discussione e per confrontarsi con altri binomi, partecipando a competizioni di varie federazioni.

D: E’ possibile praticare il disc doc con un cane non proprio?

A: Certo, in competizione si può anche partecipare con un cane non di proprietà: ovvio che la sintonia nel binomio fa la differenza, quindi deve essere un cane che già ci conosce e gioca con piacere con noi. Io ad esempio, ho raggiunto grandi soddisfazioni e anche titoli Europei con una border collie dolcissima e di grande temperamento che non è mia. E poi c’è Peppy Miller, Jack Russell di 4 anni che solo da pochi mesi si diverte con me sul campo e nonostante le zampette corte ce la mette tutta per darci grandi soddisfazioni (o quantomeno grandi sorrisi) 🙂

D: Ci puoi indicare centri in cui è possibile conoscere il disc dog?

A: Per quanto riguarda me, quest’anno ho un progetto di vari stage itineranti che mi porteranno a incontrare molte persone che vogliono perfezionarsi o che hanno semplicemente la curiosità di conoscere la disciplina: per gli interessati l’elenco delle date e delle località è sul mio sito ma più in generale, basta cercare nella vostra zona un bravo istruttore qualificato e sicuramente vi divertirete un mondo! Il problema sarà semmai smettere 🙂

Grazie Adrian!

E un grazie grandissimo a Simona Migliorati per l’aiuto nel completare questa intervista (la Peppy citata è sua 🙂 )

Ed ecco un po’ di foto veramente spettacolari di Adrian in azione con le sue ragazze.

 

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Lauretana

La mamma umana di Oban, autrice di Senti chi Abbaia, ama la montagna, leggere e scrivere, ha un debole per la mozzarella. Pensa che i cani siano creature straordinarie e la vita con loro un'esperienza oltre l'immaginabile che, incredibile ma vero, si scopre nella sua straordinarietà ogni giorno, anche dopo tanti anni con il cane.

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