#1. So cosa vuol dire far entrare un cane nella mia vita?
L’arrivo di un cane vuol dire accogliere nella propria vita un animale di una specie diversa, con una storia ed esigenze sue anche molto complesse; una creatura che comunica con il suo linguaggio, che ha regole di comportamento proprie della sua specie e che è chiamata ad adattarsi a vivere in un mondo di umani, una creatura che ha il suo carattere e la sua personalità, le sue emozioni e i suoi sentimenti, e che sarà per sempre totalmente dipendente.
Una creatura che farà vivere esperienze affettive ed emotive impossibili da immaginare prima di averlo vissute.
Detta in altre parole, l’entrata di un cane nella propria vita è un evento epocale – nulla sarà più come prima.
Ne sono consapevole?
#2. Sono pronto ad accogliere un cane nella mia vita?
Sono psicologicamente pronto ad accogliere un cane nella mia vita? Ho il cuore pronto ad amare? Ho la voglia, la disponibilità, la apertura mentale, la flessibilità, la gentilezza, la decisione, la pazienza, la coerenza necessarie per dedicarmi, capire, accettare, comprendere, educare il cane? Sono pronto/a a fare i compromessi necessari per soddisfare le sue esigenze?
Ho la voglia, la pazienza, il tempo, le energie, la disponibilità anche economica necessarie per garantire il benessere psico-fisico del cane?
#3. Sono disposto ad impegnarmi (anche moltissimo) per garantire il benessere del cane?
Ogni cane ha le sue caratteristiche genetiche (la razza o mix di razze), la sua storia, il suo carattere, la sua personalità, i suoi sentimenti, e le sue esigenze.
Chi pensa di prendere un cane deve sapere che il suo primo obbligo è conoscere e rispettare la natura del suo quadrupede.
Cosa vuol dire? In termini assoluti vuol dire impegno, tanto, tantissimo impegno, che a sua volta ha due dimensioni.
Una è la parte strettamente operativa della vita con il cane, ad esempio le uscite – anche nei modi e nei tempi di cui il cane ha bisogno – il gioco, l’educazione, l’insegnamento, il veterinario, e tutto ciò di cui ha bisogno nelle diverse fasi della sua vita, ognuna con le sue esigenze.
L’altra è la parte psico-emozionale che implica rispettare un essere animato non umano, accettarlo ed apprezzarlo anche se è diverso da come avremmo voluto, imparare a comunicare anche nella sua lingua, mettersi in discussione quando ci sono problemi (tanti problemi comportamentali dei cani dipendono dai proprietari), essere disponibili a capire e a cambiare, assumere le responsabilità che vengono con l’essere la figura di riferimento che deve guidare e accompagnare il cane nella vita.
#4. Ci sono le condizioni per accogliere il cane nella mia/nostra vita?
Se sono single, ho il tempo, la voglia, la disponibilità, il modo per fare tutto ciò che serve a garantire il benessere del cane e la sua corretta integrazione nella società in cui si troverà a vivere? Se sono in famiglia, vogliono tutti il cane? Se sì, sono tutti, bambini compresi, consapevoli di cosa vuol dire accogliere un cane nella propria vita? Sono pronti ad accoglierlo e viverlo nel modo corretto? Se c’è anche un solo no alle domande di cui sopra, non si deve prendere il cane.
#5. Posso permettermelo economicamente?
A scanso di equivoci, il cane è impegnativo anche economicamente e chi pensa di prenderne uno deve avere i mezzi economici per mantenerlo bene per tutta la sua vita.
Se, fatte tutte le valutazioni, si stabilisce che si è pronti ad accogliere un cane, bisogna porsi la domanda che segue:
#6. Qual è il cane giusto?
Perchè non tutti i cani vanno bene per tutti. Bisogna scegliere il cane giusto.